Emanuele Nardella e Lapo Jacopo Pucci, imputati di reato di violenza di gruppo nei confronti di una giovane schermitrice uzbeka di 17 anni durante un ritiro a Chianciano Terme nella notte del 4 e 5 agosto 2023, hanno volontariamente deciso di sospendere la loro partecipazione alle competizioni, in accordo con i rispettivi legali.
Pertanto, entrambi eviteranno di scendere in pedana durante l’incontro programmato per questo fine settimana a Lucca, che comprende la prova Open Nazionale e la prova Nazionale Giovani, per le quali avevano precedentemente ottenuto la qualificazione.
Nonostante il continuo riaffermare dell’estraneità degli imputati agli eventi contestati, l’episodio di grave portata ha suscitato notevole attenzione mediatica. Gli avvocati dei due giovani accusati hanno sottolineato la presenza di un presunto processo mediatico, dichiarando:
“Oggi i nomi e le immagini dei nostri assistiti sono stati diffusi dalla stampa. Indipendentemente dall’esito delle indagini condotte dalla procura della Repubblica, la quale ha dimostrato sollecitudine e pieno rispetto dei diritti di tutti gli attori coinvolti, è profondamente preoccupante che un processo che affronta questioni così sensibili venga discusso sui media, considerando l’esistenza di strumenti legali e forme di tutela altamente efficaci previste dal sistema giuridico“. Dall’altro lato, l’avvocato della presunta vittima, Luciano Guidarelli, ha condannato l’omessa applicazione di misure cautelari nei confronti dei due imputati da parte della Procura di Siena.
Lo riporta Sport Mediaset.