Edizione n° 5386

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Incapsulati nell’amianto

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
7 Maggio 2010
Manfredonia //

Bacini Alti Fondali di Manfredonia (Stato)
Bacini Alti Fondali di Manfredonia (Stato)
L’ANALISI -I CAMPIONI DI RIVESTIMENTO esterno della camicia contengono amianto con prevalenza di fibre di crisotilo, appartenente alla famiglia del Serpentino (silicati di magnesio) Nel caso di Manfredonia le camicie di protezione delle palificate del porto alti fondali sono state realizzate in matrice fortemente legate e solide “tali da ricadere in una tipologia di amianto in matrice compatta”.

ITER BUROCRATICO PRIMA DELL’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ALLA MICROLAB-MED INGEGNERIA – L’iter burocratico che ha proceduto l’affidamento per la redazione del progetto definitivo, all’At Microlab srl (capogruppo) Med Ingegneria srl (mandante) relativo ai lavori di bonifica per la presenza di amianto delle tubazioni e dei pali installati nel bacino portuale Alti Fondali ha seguito queste procedure: con nota 4689/4703 del 15 luglio del 2004, pervenuta al Comune di Manfredonia il 23 luglio del 2004 e acquisita al protocollo n.27845, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Direzione Generale per le infrastutture della Navigazione Marittima e Interna – comunicava l’avvenuta approvazione del programma di interventi da finanziari con i fondi previsti dalla legge n.166 del primo agosto del 2002 art.36 quale ulteriore finanziamento della legge 30 novembre del 2008 n.413, da destinare ad interventi infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento e riqualificazione dei porti sed e delle Autorità Portuali, ivi compresa la nuova Autorità Portuale di Manfredonia, istituita con la legge 24 dicembre 2003 n.350, art.4 comma 65 (l’Autorità Portuale doveva rientrare come ente appaltante, ma così non è stato, per istituzione successiva alla legge 166/2002, ma non tuttavia alla pubblicazione del decreto). Il decreto, registato alla Corte dei Conti il 15 giugno del 2005 e pubblicato sulla G.U. n.193 del 18 agosto del 2004, ha stanziato 4.999.995.00 per il porto di Manfredonia, per le finalità indicate dalla legge del 9 dicembre 1998 n.426 articolo 1 (interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati). Ai sensi dell’articolo 4 del suddetto decreto, l’esecuzione delle opere del programma di interventi, con lo stesso approvato, riguardanti il porto di Manfredonia, deve essere a carico del Comune, quale Ente competente per gli interventi di cui all’art. 1, comma 4, lettera d della legge 426/1998, secondo modalità e tempi stabiliti in apposito ‘accordo procedimentale’. Con lo stesso decrto sono state approvate le modalità di assunzione dei mutui da contrarre a fronte dei limiti di impegno annuali a carico del Min.Infr e dei Trasporti, con le disposizioni di cui all’art.45, comma 32, della legge 23 dicembre del 1998 n-448 per quanto concerne il tasso massimo, e con la precisazione che le rate di ammortamento dovranno essere corrisposte direttamente alla Banca mutuante del detto Ministero. Con delibera G.C. di Manfredonia n.326 del 8 giugno del 2005 si è deciso di affidare, al fine dell’inserimento nel programma triennale OO.PP. , l’incarico del progetto preliminare relativo alla bonifica per la presenza di amianto delle tubazioni e dei (..) installati nel bacino portuale Alti fondali a tecnici esteni di provata esperienza e competenza, trattandosi di lavori di speciale complessità e rilevanza ambientale e il cui (..) richiede l’apporto di pluralità di competenae (..) demandando ai dirigenti dei settori OO.PP. e ragioneria ogni altro adempimento per la varazione del programma triennale OO.PP ed elenco annuale 2005, la predisposizione dell’avviso pubblico e scmea di convenzione ed incarico, la licitazione privata accelerata per l’assunzione di due mutui bancari per l’esecuzione dei lavori (..). Con determina n.168 del 10 giugno del 2005 del Dirig. Settore OO.PP. ed espropriazioni del Comune di Manfredonia è stato approvato l’avviso pubblico per l’affidamento a tecnici esterni (..) per i suddetti lavori. Con determina n.194 del 15 luglio del 2005 (dirigente OO.PP) in esecuzione delle deliberazione della G.C. n.421 del 13 luglio del 2005 è stato conferito all’At Microlab srl – Med Ingegneria srl l’incarico relativo alla progettazione preliminare dei lavori di bonifica del bacino portuale Alti fondali per la presenza di amianto. In data 6 ottobre del 2005 la costituita At Microlab srl – Med ingegneria stipulava apposita convenzione d’incarico per la progettazione preliminare relativa ai lavori di bonifica per la presenza di amianto delle tubazioni e dei pali installati nel bacino portuale Alti Fondali con il Comune di Manfredonia. In data 16 novembre 2005 (prot.n.41539) il Comune di Manfredonia riceveva il parere favorevole dell’Ausl Fg2 dipartimento di prevenzione Servizio di igiene e sanità pubblica in merito al progetto preliminare relativi ai lavori suddetti. Con delibera di giunta comunale n.684 del 29 novembre del 2005 è stato approvato il progetto relativo. Con nota dell’8 novembre 2005 ptocollo n.40550 la costiuita At Microlab srl (capogruppo) – Med Ingegneria srl si dichiarava disponibile alla redazione del progetto “al fine di consentire al Comune di dotarsi degli elaborati progettuali necessari per il perfezionamenti del finanziamenti” permessi dal Ministero Inf.Trasp. di 4.999.995,00. Con deliberazione di GC. N.684 del 29 novembre del 2005 veniva approvato il progetto preliminare affindato alla ditte predette e conferite alla stesse per la redazione del progetto definitivo.

IL PROGETTO PRELIMINARE, L’INTERVENTO DI BONIFICA: Nel progetto preliminare (calcolo sommario della spesa del 10 ottobre del 2005) è così descritto l’intervento di bonifica tipo 1 (rimozione e trattamento): applicazione a spruzzo di impregnante su tutta la superficie della camicia in Eternit per evitare possibili dispersioni di fibre nell’atmosfera durante la successiva fase di rimozione, particolarmente dove si sono verificate gli strappi; rimozione completa della camicia (parte emersa ed immersa) in Eternit; conferimento a discarica considerando che i materali edilizi in amianto-cemento sono considerati rifiuti speciali non pericolosi (il dubbio degli operatori del settore farebbe riferimento alle spese necessarie per effettuare questo smaltimento, non sufficienti con le somme stanziate ); rimozione completa del materiale di riempimento (parte emersa ed immera) e seguente trasporto in discarica per inerti; sabbiatura accureata del palo nella zona immersa più i 50 centimetri in emersione e di tipo commerciale fino al pulvino (elemento che ha la funzione di ripartire il carico tra una parte sovrastante con minoreresistenza meccanica e una sottostante di resistenza di più elevata. Generalmente realizzato in ghisa.); applicazione tramite spalmatura manuale di un rivestimento epossidico con indurente poliammidico (senza solvente ad altissimo spessore per applicazioni subacquee per strutture in acciaio e cls, sulla parte immersa e di bagnasciuga del palo). Applicazione a spruzzo di rivestimento epossi-poliammidico ad alto spessore protettivo con eccellenti proprietà anticorrosive idoneo per strutture poste in mare sulla parte emersa del palo.

IL SECONDO INTERVENTO previsto nel progetto preliminare fa invece riferimento all’incapsulamento delle palificate, per la “pulizia ed eliminazione dei microrganismi presenti sulla superficie della camicia in Eternit”;con applicazione tramite spalmatura manuale di un rivestimento epossidico con indurente poliammidico senza solvente ad altissimo spessore per applicazioni subacquee per strutture in acciaio e csl, sulla parte immersa e di bagnasciuga del palo. Per la parte restante in emersione, l’applicazione a spruzzo con airless di uno strato di primer su tutta la camicia, di Eternit e due strati superiore a 250 µm di rivestimento epossi-poliammidico ad alto spessore protettivo con eccellenti proprietà anticorrosive idoneo per strutture poste in mare (intervento 2 con relativo programma di monitoraggio per verificare ‘distacchi, sfaldamenti o fessurazioni del rivestimento incapsulante con possibile ripristino della continuità del rivestimento incapsulante applicando uno strato di prodotto per sostiuire quello danneggiato). Questi due interventi secondo il progetto preliminare della Microlab hanno richiesto un totale di spesa pari a 2.572.500 (vedi sopra) che sono poi diventati 3.500.000 con le somme a disposizione del Comune (927.724,04): rilievi, accertamenti e indagini preliminari, spese tecniche, per sperimentazioni, attività di consulenza, pubblicità, analisi e collaudi, pubblici servizi, spese, iva (..) pari a 927.724,04, per un totale complessivo pari a 3.500.000,00.

NORME – Le operazioni di raccolta, trasporto, stoccaggio, trattamento e smaltimento finale dei rifiuti contenenti amianto sonosottoposte alle disposizioni di cui al decreto legislativo 5 febbraio del 1997 n.22, nonché alla disciplina specifica relativa all’amianto (..) l’allontantamento dall’area di lavoro, l’utilizzo di rivestimenti incapsulanti e l’imballaggio deve avvenire adottandoi le disposzioni e precauzioni previste dai decreti del Ministero della sanità: 6 settembre 1994, 26 ottobre 1995 e 20 agosto 1999.

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