Edizione n° 5386

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Incapsulati nell’amianto

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
7 Maggio 2010
Manfredonia //

Esterno, porto bacino Alti Fondali di Manfredonia (Stato)
Esterno, porto bacino Alti Fondali di Manfredonia (Stato)
MATERIALE PER IL RIVESTIMENTO ED INCAPSULAMENTO – Trattamento tipo 1: pretrattamento superficiale con impregnante costituito da rivestimento epossi-poliamminico tipo Barrierpipe, applicabile a spruzzo airless in singola ripresa per uno spessore di almeno 200 micrometri direttamente sulla camicia in amianto da rimuovere (..) Trattamento superfciale della zona immersa e di bagnasciuga del palo in acciaio con rivestimento epossidico, con indurente poliamminico, senza solvente, ad altissimo spessore (4 mm) di tipo Subcoat S per applicazioni subacque su struture in acciaio e calcestruzzo (pontili, pilastro, tubazioni, piattaforma, off-shore). Va applicato tramite spalmatura manuale. Trattamento superficale della zona emersa del palo in acciaio con rivestimento eposissi-poliamminico tipo Barrieripe (..), applicabile a spruzzo airless in singola ripresa per uno spessore di almeno 1500 micrometri direttamente sulla superficie del palo in acciaio previa sabbiatura dello stessa. Subcoat S (rivestimento epossidivo, con indurente poliamminico, senza solvente, ad altissimo spessore (4 mm) per applicazioni subacque su strutture in acciaio e calcestruzzo (pontili, pilastri, tubazioni, piattaforme off-shore, ecc). Va applicato tramite spalmatura manuale. Modalità applicativre (prelevare dalla confezioni, con le mani protette dai guanti (..) impastarli tra loro fino ad ottenere una colorazione uniforme. Per mantenere durante l’applicazione una costante pastosità del prodotto miscelato (..) metterlo in acqua in un secchiello (..) stendere il prodotto sulla parte da rivestire con una certa pressione del palmo della mano in modo da eliminare l’acqua dal supporto ed eventuali bolle d’aria (..) Barrierpipe )rivestimento epossi-poliamminico ad altissimo spessore, applicabile a spruzzo airless in singola ripresa sino ad uno spessore di 3000 micrometri direttamente sull’acciao e (..) calcestruzzo (..) trattamento tipo 2: trattamento superficiale per incapsulare la camiocia di amianto, con mfornulato bicompenente a base di resine eposiddiche modificate ed indurenti formulati (..) Epoval jet c (malta fluida a media viscosità per iniezioni.

Indagini sul campo – IL PONTILE DI APPROCCIO è sorretto da 81 stilati a gruppi variabili di 4 e 5, per un totale di 354 pali. L’indagine ha evidenziato la seria compromissione delle camicie delle palificate per la presenza di numerose ed estese aperture dei giunti, causate dallo strappo delle camicie in corrispondenza dei ganci. A causa: scarsa capacità di resistenza a trazione del fibrocemento, sollecitazioni trasmesse alla palificata dalla sovrastruttura e dal moto ondoso (..) in ultimo il processo di ossidazione innescatosi a seguito delle lesioni che ha progressivamente aplificato il fenomeno di distacco della preotezione camicia di riempimento dal palo. Un processo che avrebbe provocato il distacco della camicia con conseguente scopertua della parte in acciaio (probabilmente moto ondoso). “Questa situazione di avanzato degrado del sistema di rivestimento dei pali comporta un elevato rischio di inquinamento ambientale per il rilascio di fibre in amianto nell’ambiente e il distacco, già avvenuto, di parti intere del rivestimento in Eternit”, è scritto nella relazione. Quindi parti intere del rivestimento in cemento amianto sono cadute nel fondo marino adiacente all’area interessata dai lavori.

IL PONTILE DI COLLEGAMENTO unisce le banchine di attracco a1 e a2 con la banchina a3, sorretta da una struttura analoga a quella del pontile di approccio, con un totale di 38 pali, rivestiti con le camicie di cemento-amianto fino ad una profondità sotto il livello del mare variazione da 1,20 metri a 1,50 metri. Rivestimento costituito, in questo caso, da un micro incoluvcro cilindrico. Senza l’utilizzo di ganci o giunti. La ridotta altezza del rivestimento dei pali unita all’assenza dei ganci in acciaio (presenti nelle palificate del pontile in approccio) hanno consentito una migliore conservazione della struttura palo-camicia.

LE BANCHINE di attracco A1-A2 hanno dimensioni 300×50 metri, realizzate in prosecuzione del pontile di approccio (..) Le camicie sono costuite da elementi (..) continui privi di giunzioni e ganci. Anche per queste palificate, dal progetto definitivo, lo stato di conservazione del fibrocementeo è risultato essere buono.

BANCHINE di attracco A3, A4 e A5 posizione in adiacenza del muro flangiflutti, (caratteristiche costruttive analoghe a quelle delle banchine a1-a2). Costituite da 5 allineamenti per un totale di 1249 elementi (..) 220 pali immersi a ridosso del muro flangiflutti. (…) stato di conservazione della camicia in fibrocemento è risultato essere buono.

PARTE IMMERSA della camicia (..) relativamente al quadro fessurativo della camicia si è riscontrato che nei pali ove è presente l’apertura dei giunti nella parte emersa, la stessa si è ritrovata nella parte immersa.

I FONDALI sono costituiti da aree in prevalenza poco profonde e con andamento relativamente piano, caratterizzati dalla presenza di notevoli orizzonti di materiali teneri costuiti da argille limose e fanghi che hanno reso “la costruzione del porto (…) difficoltosa soprattutto per quel che riguarda le opere di fondazione. In considerazione di queato è stato adottato per le strutture della diga flangiflutti delle banchine di attracco e del pontile di accesso e di collegamento un siastema costruttivo (..) di acciaio, il quale ha garantito una certa indipendenza delle caratteristche dei primi (..) del terreno di fondazione”.

La camiocia esterna in ETERNIT è stata realizzata tramite l’accostamento di due gusci semicilindrici e giuntata con ganci in acciaio e ad aderenza migliorata, successivamente ricoperti con mastice di colore biancastro. Lo strato interno, in aderenza al palo in acciaio, è stato realizzato in seconda battuta tramite un getto in (..) cementizia che ha colmato l’intercapide volutamente lasciata tra il palo e la camicia in Eternit. “Con il getto quindi sono stati annegati anche i ganci in acciaio a completamento del legale degli involucri in Eternit“.

CARATTERISTICHE DELL’AMIANTO IN CAMICIA – “generalmente l’amianto è stato utiulizzato con altri materiali in diverse percentuali, per strutturare al meglio le sue caratteristiche. Nel caso in esame le camicie di protezione delle palificate del porto Alti fondali sono state realizzate in matrice fortemente legate e solida tali da ricadere in una tipologia di amianto in matrice compatta”.

METODOLOGIA VALUTATIVA DELL’INTERVENTO DI BONIFICA: nel caso specifico la struttura del porto industriale di Manfredonia si colloca per intero fra seconda e terza valutazione: materiali integri suscettibili di danneggiamento e materiali danneggiati. Ferma restando la necessità di intervenire con attività di bonifica per le due situazioni enunciate, mentre la terza risulta essere indifferibile, la seconda (considerati 40 anni la vita utile di manufatti di amianto siffatti e che gli stessi sono in vita da 30) è stata programmata nei prossimi 5 anni.

BONIFICA PALIFICATE, PROGETTO PRELIMINARE- Nel progetto preliminare (calcolo sommario della spesa del 10 ottobre del 2005) è così descritto l’intervento di bonifica tipo 1 (rimozione e trattamento), previsto per tutti i pali del pontile di approccio e dell’attracco ausiliaro: applicazione a spruzzo di impregnante su tutta la superficie della camicia in Eternit per evitare possibili dispersioni di fibre nell’atmosfera durante la successiva fase di rimozione, particolarmente dove si sono verificate gli strappi; l’impregnante sar costitutio da rivestimento erspossi-poliamminico t ipo BARRIERPIE, applicabilw a spruzzo airless in singola ripresa per uno spessore di almeno 200 NM confroma alle normatrive DION 30671; b) rimozione completa della camicia (parte emersa ed immersa) in Eternit di spessore di 3 cm di tutti i pali del pontile in approccio, dalla stilata 1 alla 82. La rimozione avverra in ambgiente confinato la cui peculiare descrizone verrà dall’impresa esecutrice ripotato nel piano di lavoro;

LE camicie asportate verranno sigillate in appositi contentori BIG BAGS, così come descritto nel disciplinare e conferite in discarica, evidenziando che i materiali edilizi in amianto cemento a matrice compatta sono considerati rifiuti speciali non pericolosi secondo il Dm 29 luglio del 2004 n.248 ‘regolamento relativo alla determinazione e disciplina delle attività di reucpero dei prodotto e beni di amianto e contenenti amianto’; d ) rimozione completa del materiale di riempimento (parte emersa ed immesa) delle camciie in mala cementizia dello spessore di 5 cm e successivo trasporto in discarica autorizzata allo smaltimenti dei rifiuti; e) preparazione della superficie del palo in acciaio tramite sabbiatura accurata della zona immersa a partie da -1,50 m + i 0,50 metri in emersione e sabbiatura di tipo commerciale fino al pulvino (generalmente in ghisa) in modo da rendere la superficie rugosa e pronta per l’applicazione di rivestimenti protettivi, f) trattamento superficiale della zona immersa (-1,50 m) e di bagnasciuga (0,50 m) del palo in acciaio con rivestimento epossidico, con indurente poliamminico, senza solvente, ad altissimo spessore (4mm) di tipo SUBCOATS per applicazioni subacquee mediante spalmatura manuale; g) trattamento superficiale della zona emersa del palo in acciaio con rivestimento epossi-poliamminico tipo BARRIERPIPE, applicabile a spruzzo airless in singola o doppia ripresa per uno spessore di almeno 1500 NM diretamente sulla superfcicie del palo in acciao.

Intervento (2) di incapsulamento: (..) le indicazioni del progetto preliminare “data l’assenza di una quotazione precisa dei materiali utilizzati e comunqe mirata ad una stima dei costi”, restituivano un intervento che interessa due tipologie di materiali ed altrettante metodiche applicative. Dato che si è ritenuta di maggiore efficacia l’incapsulamento previsto per la parte immersa, nella fase definitiva della stesura del progetto ci si è indirizzati ad estendere tale trattamento anche alla parte emersa. Pertanto l’intervento 2 prevedfe per tutti i pali della banchina a1-a2 e A3-A4-A5 banchina flangiflutti e pontile di collegamento: a) pulizia della parte emersa ed immersa con eliminazione dei microrganismi presenti sulla superficie della camicia in Eternit; b) posizionamento (.. ) per iniezioni a 0,5 bar tipo PERI (…) Le fasi in ordine sono:
svuotamento (..) riempimento,: successivamente una volta rilevato dal rubinetto superiore la fuorisciuta del prodotto incapsulante si procederà alla chiusura del rubinetto e alla messa in pressione del sistema; raggiunta la pressione indicata il sistema dovrà essere mantenuto in funzione per almeno 10 minuti (..) maturazione: trascorsi i 10 minuti si provvederà alla chuisura del rubinetto inferiore (..) Infine (..) il programma di monitoraggio e manutenzione delle strutture bonficate con incapsulamento, per “accertare che non siano avvenuti distacchi, sfaldamenti o fessurazioni, controllo dello spessore del rivestimento incapsulante con l’utiizzo di spessimetri elettronici”.

LO SMALTIMENTO dei riifuti dalle operazioni di bonifica dovranno essere eseguite nel rispetto della normativa vigente ad esclusivo carico e responsabilità delal ditta esecutrice dei lavori che dovrà informare il Responsabile del procedimento circa la destinazionale finale dei rifiuti e successivamente consegnare la certificazione relativa ai diversi passaggi e alla destinazione finale dei rifiuti (quale discarica autrorizzata di smaltimento o stoccaggio definitivo conferirà la ditta i rifiuti e quale ditta ne effettuerà il trasporto). La ditta esecutrice dei lavori responsabile verso il Comune nel: confezionamento rifiuti, stoccaggio provvisorio, stoccaggio provvisorio dopo il trasporto, stoccaggio definitivo, eventuali analisi chimico fisiche necessarie alla classificazione dei rifiuti.

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