Edizione n° 5452

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

"MALASANITA'" Foggia, sorella ragazza morta ai Riuniti: “L’intervento doveva avvenire a Roma”

In lungo post non nega aggressione e ricostruisce vicenda

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
7 Settembre 2024
Foggia //

FOGGIA – Un lungo post di accuse ai medici del Policlinico Riuniti di Foggia è stato pubblicato dalla sorella della giovane di 23 anni, morta il 4 settembre scorso mentre era sottoposta ad un intervento chirurgico in seguito ad un incidente stradale verificatosi a giugno.

Dopo la morte della giovane si è scatenato il caos in ospedale con i parenti della ragazza che avrebbero aggredito medici e infermieri del reparto di chirurgia toracica.

La sorella della 23enne di Cerignola si sfoga sui social e tra “mille perchè” fornisce la sua versione della vicenda, non negando l’aggressione ma parlando di “falsità” che sono state dette e scritte e dicendosi convinta che sua sorella sia morta per responsabilità dei medici.

La giovane era ricoverata dal 19 giugno scorso dopo essere rimasta coinvolta un incidente stradale avvenuto mentre si trovava su un monopattino.

La ragazza in elisoccorso viene trasferita a Foggia. Prima in rianimazione, subisce un intervento per tre vertebre scomposte, la tracheotomia l’aiuta a respirare con le macchine.

16 giorni rimane in rianimazione in coma.

Poi il risveglio, il trasferimento in neurochirurgia e l’inizio della riabilitazione il 16 luglio.

Secondo quanto riferisce la sorella, la giovane si era ormai ripresa ma doveva essere sottoposta ad un secondo intervento alla trachea conseguenza della tracheotomia.

L’intervento deve essere eseguito a Roma “perché nell’ospedale di Foggia, come comunicato, non sono competenti nel settore”.

Il 4 settembre – è sempre la ricostruzione – la ragazza con un messaggio avvisa i familiari di dover essere sottoposta ad una visita.

Da quel momento – secondo il racconto della sorella – la situazione precipita fino al decesso. “Sono morta anch’io con lei, non accetterò mai tutto ciò e non lo perdonerò mai”.

Sarà l’autopsia ad accertare le cause del decesso insieme con una indagine interna della direzione generale che dovrà verificare tutto il percorso assistenziale. La procura di Foggia ha aperto due inchieste: una sul decesso della giovane, l’altra sull’aggressione ai sanitari.

Lascia un commento

La fede non è la convinzione che Dio farà quello che vuoi. E’ la convinzione che Dio farà ciò che è giusto. (Max Lucado)

Anonimo

StatoQuotidiano sei tu!

StatoQuotidiano, fondato nell'ottobre 2009, si basa sul principio cardine della libertà d'informazione, sancita dall'art. 21 della Costituzione.

Il giornale si impegna ad ascoltare la comunità e a fornire informazione gratuita, senza sostegno di classi politiche o sociali.

Ai lettori che ci seguono e si sentono parte di questo progetto, chiediamo un contributo simbolico, per garantire quella qualità che ci ha sempre contraddistinto!

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce, articoli, video, foto, richieste, annunci ed altro.

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.