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GENITORI Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Mattinata e Zapponeta: “700 bambini senza psicologo e neuropsichiatra”

"Genitori allarmati per la mancanza di servizi integrativi scolastici"

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
7 Settembre 2024
Cronaca // Manfredonia //

“Una situazione preoccupante e paradossale” si starebbe verificando nei comuni di Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Mattinata e Zapponeta, “dove circa 700 bambini con disabilità sono rimasti privi di due figure professionali essenziali per la loro integrazione scolastica: lo psicologo e il neuropsichiatra”.

“I servizi integrativi scolastici di questi territori, infatti, da mesi sono sprovvisti di un dirigente psicologo e di un neuropsichiatra, lasciando i minori e le loro famiglie in una condizione di grave difficoltà”.

E’ quanto scrive una mamma di Manfredonia a StatoQuotidiano.it.

“A seguito della mobilità concessa all’unico psicologo in servizio presso la ASL di riferimento, trasferito presso un’altra azienda sanitaria pugliese, nessuno è stato designato per sostituirlo. La conseguenza è che 700 bambini, molti dei quali con necessità legate alla disabilità, si trovano attualmente senza un supporto psicologico che permetta loro di affrontare al meglio il percorso scolastico. A complicare ulteriormente la situazione, la figura del neuropsichiatra, ormai in pensione, non è stata adeguatamente sostituita: attualmente, solo uno specialista ambulatoriale visita saltuariamente gli uffici di Manfredonia, ma questo non è sufficiente a rispondere alle necessità di un’utenza così vasta”.

L’inizio della scuola alle porte: nuove segnalazioni e nessun supporto adeguato

“L’inizio del nuovo anno scolastico è imminente e la preoccupazione dei genitori cresce di giorno in giorno. È prevedibile che, con la ripresa delle lezioni, aumenteranno le segnalazioni di bambini che necessitano di una valutazione psicologica e neuropsichiatrica per poter frequentare la scuola in modo adeguato. In molti casi, il supporto dello psicologo della ASL è fondamentale non solo per migliorare la frequenza scolastica dei minori con disabilità, ma anche per consentire loro di frequentare la scuola in sicurezza e serenità.

Nonostante le numerose sollecitazioni inviate da parte delle famiglie e di alcuni rappresentanti politici, l’ASL non ha ancora provveduto a garantire la sostituzione delle due figure professionali mancanti. A oggi, l’unica figura di riferimento per i genitori è un’assistente sociale, che tuttavia non ha le competenze necessarie per gestire le problematiche legate alla disabilità e all’integrazione scolastica, aggravando ulteriormente una situazione già al limite”.

La denuncia delle famiglie: “Una situazione vergognosa”

“Le famiglie coinvolte, attraverso lettere e appelli pubblici, esprimono tutta la loro frustrazione e indignazione”. “È vergognoso – scrivono in una delle tante lettere inviate agli organi competenti – che chi ha permesso questa situazione sia lo stesso che poi si presenta in prima fila durante le manifestazioni per la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. Come possiamo parlare di inclusione e rispetto dei diritti dei bambini disabili se mancano le figure professionali necessarie per garantire loro un percorso scolastico sereno?”

La mancanza di uno psicologo e di un neuropsichiatra, infatti, non solo limita fortemente le possibilità di integrazione dei bambini con disabilità, ma rende impossibile anche la loro presa in carico tempestiva, fondamentale per affrontare eventuali difficoltà di apprendimento e relazionali. Inoltre, questo vuoto assistenziale ha ripercussioni anche sugli insegnanti di sostegno e sul personale scolastico, che si trovano a dover gestire situazioni complesse senza il supporto necessario.

I genitori dei minori interessati chiedono a gran voce un intervento immediato da parte delle autorità competenti, affinché venga ripristinato un servizio essenziale per i loro figli. “Non possiamo accettare che i nostri bambini vengano privati di un loro diritto fondamentale – continuano i genitori – ovvero quello di ricevere il supporto necessario per poter frequentare la scuola in modo dignitoso e sereno. La presenza dello psicologo e del neuropsichiatra non è un’opzione, è un dovere”.

L’appello finale: non lasciamo soli i bambini con disabilità

“In occasione di eventi e manifestazioni si parla tanto di inclusione e rispetto, ma è proprio nei fatti concreti che queste parole devono trovare un riscontro – concludono i genitori –. Non è accettabile che, dopo mesi di sollecitazioni, ci troviamo ancora senza una soluzione. I nostri figli non possono aspettare, hanno bisogno di un sostegno adeguato oggi, non domani”.

 

1 commenti su "Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Mattinata e Zapponeta: “700 bambini senza psicologo e neuropsichiatra”"

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