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“Cambiano la cultura e la stampa: Stato ha saputo leggere il passaggio”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
7 Ottobre 2019
Cultura // Foggia //

Il panorama culturale locale degli ultimi dieci anni è stato segnato da alcuni, significativi, cambiamenti che hanno favorito la crescita della comunità foggiana. In generale, è da sottolineare un’attenzione e una vicinanza maggiore da parte degli Enti locali, che hanno consentito un risveglio culturale di alcuni territori la cui programmazione di eventi non aveva sempre risposto alle esigenze delle comunità. Foggia ha beneficiato della riapertura del Teatro “Umberto Giordano”, che ha consentito alla cittadinanza di usufruire di nuovo di uno spazio culturale importante.

Ma anche l’attività delle associazioni e delle compagnie teatrali si è intensificata, allargando così l’offerta al pubblico. E’ da rimarcare la collaborazione tra le istituzioni foggiane e regionali, che ha permesso a Foggia di essere al centro di eventi di portata internazionale. Penso ad esempio al Medimex, che nel mese di aprile di quest’anno ha portato nel capoluogo dauno artisti del calibro di RenzoArbore e Bryan Ferry e, recentemente, del Maestro Ezio Bosso. Due eventi che hanno visto lo sforzo importante e l’impegno della Regione Puglia e del Teatro Pubblico Pugliese e che hanno raccolto consensi anche al di fuori dei confini regionali.

Ma le trasformazioni della comunità foggiana hanno riguardato anche aspetti sociali, in cui la comunità ha assunto un ruolo da protagonista. Penso, ad esempio, alla riqualificazione di alcuni spazi che sembravano abbandonati al proprio destino. Un esempio importante è l’inaugurazione della Fondazione Apulia Felix, che dal 2014 è ormai una realtà attiva, riconosciuta e apprezzata a Foggia e in Capitanata, e non solo, consentendo la ristrutturazione e funzionalità dell’Auditorium di Santa Chiara, un piccolo gioiello situato nel centro storico del capoluogo..

E, a proposito di periferie, non si può non ricordare l’esperienza virtuosa di Parcocittà, che da luogo di illegalità e degrado è diventato dal 2015 uno dei fiori all’occhiello della città di Foggia, attraverso l’opera instancabile e preziosa di un gruppo di volontari e di associazioni facenti parte del privato sociale, che hanno restituito a quella zona di Parco San Felice la sua funzione di punto di aggregazione con la nascita di un Centro Polivalente aperto alla cultura inclusiva e alla partecipazione.

Le periferie sono comunque al centro di una programmazione più ampia della Regione Puglia attraverso il recente bando “Periferie al Centro”, che si caratterizzerà in azioni volte a valorizzare le periferie e il loro ruolo attraverso un’offerta culturale e una specifica programmazione di spettacolo dal vivo mirate a rivalutare le periferie stesse nell’ottica di luoghi di apertura e sperimentazione, capaci di diventare motore propulsore di nuovo sviluppo culturale e sociale.

In tutto ciò, il mondo dell’informazione non è rimasto a guardare: c’è stata, in questi anni, una proliferazione di testate giornalistiche soprattutto on line, che ha arricchito l’attenzione mediatica verso la Capitanata. E’ un segnale incoraggiante in un settore segnato, purtroppo, anche dalla recente crisi di un giornale storico come la Gazzetta del Mezzogiorno. In questo panorama, Stato Quotidiano rappresenta ormai una voce autorevole dell’informazione, impreziosendo un settore di cui l’intera comunità foggiana ha bisogno per crescere. Dentro un quadro di progressiva difficoltà della carta stampata, ha saputo leggere i processi e le ansie del territorio, territorio sempre più inteso come spazio sociale, cogliendone la dimensione critica, e, a volte, prospettica. A tutta la Redazione, allora, gli auguri per questi primi dieci anni di vita e di un futuro radioso.

Giuseppe D’Urso, Presidente del Teatro pubblico pugliese-Consorzio per le arti e la cultura

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