Foggia. In un’epoca ormai lontana quella del periodo unitario Massimo d’Azeglio, o almeno così si crede, ebbe a dire “Fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani”, che è un po’ come dire l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro così come statuisce il primo comma dell’articolo primo della Carta Costituzionale, ma nei fatti (e le cronache quotidiane ce lo dimostrano a chiare lettere) non è proprio così.
Proprio ieri con un’iniziativa di tipo popolare l’ex premier Giuseppe Conte ha tentato di rilanciare la questione sul salario minimo all’attenzione del Parlamento e dell’esecutivo, nonostante i reiterati dinieghi opposti dall’esecutivo e dal premier
Meloni. Il tema, ripreso poi anche dal Partito Democratico e dalla stessa Shlein, sembra essere tornato di grande attualità nel dibattito politico italiano.
A Foggia su iniziativa del professor Marco Barbieri, di Mario Nobile e di Luciano Beneduce componenti del movimento “Comunità Politica per Foggia” la questione del salario minimo è stata sottoposta attraverso una mozione al Sindaco Episcopo e all’intero Consiglio comunale affinché l’assise municipale deliberi sulla richiesta di fissare un salario minimo pari a 9 € lordi per i dipendenti delle imprese in appalti, subappalti e concessioni del Comune della Città di Foggia e delle società da esso controllate, così come spiega a StatoQuotidiano Mario Nobile.
“L’idea nasce dalla necessità di integrare le linee guida dalla amministrazione comunale in materia di politiche e del lavoro e dalla conoscenza dello stato di lavoratori delle imprese che operano in contesti in cui il pubblico si trova ad essere stazione appaltante, tali ragioni ci hanno indotto a far sì che facessimo questa proposta proprio in questo momento storico in cui sono stati dichiarati illegittimi i salari collettivi fiduciari come la vigilanza non armata dalle sei sentenze della Suprema Corte di Cassazione che si è pronunciata ad ottobre. Si tratta di retribuzioni troppe basse, che si aggirano intorno ai 4 euro all’ora per i full time, immaginiamo cosa accada per i lavoratori part time. In virtù di queste sei sentenze emesse ad ottobre abbiamo pensato di portare all’attenzione dell’amministrazione comunale di Foggia questo tema”, riferisce a SQ Nobile.
Quanto ai feedback ottenuti dal Sindaco e dall’amministrazione, Nobile parla di un risultato al momento soddisfacente.
“Abbiamo proposto una mozione agli assessori Frattarolo e De Santis, rispettivamente assessore ai alle politiche del lavoro e ai contenziosi, al Sindaco e al presidente del consiglio Lia Azzarone, ai capigruppo in Consiglio, avviando così delle interlocuzioni informali. Dai primi approcci mi pare che l’amministrazione abbia mostrato una postura certamente non di chiusura.
La nostra proposta anticipa in tal modo di pochissimo l’iniziativa delle opposizioni parlamentari che proprio nei giorni scorsi hanno rilanciato il tema per riportarlo all’attenzione del Parlamento.
La nostra idea su questa mozione è quella di mettere le mani nella carne viva dei problemi della collettività, per tentare di migliorare la qualità della vita dei cittadini e del tessuto economico-sociale del territorio”, conclude.