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POLITICA Asse Pd-MoVimento. C’è chi dice no e la tensione è a 5Stelle

Favorevoli e contrari al mantenimento dell'alleanza con il Pd nei comuni chiamati al voto

AUTORE:
Claudia Ferrante
PUBBLICATO IL:
8 Aprile 2024
Capitanata // Foggia //

E’ fatto ormai evidente che attraverso la presidenza assunta da Giuseppe Conte il Movimento Cinque Stelle abbia assunto una veste certamente più partitica.
Le risultanze venute fuori dai fatti di Bari hanno fatto emergere il tema spinoso delle alleanze.
In Capitanata saranno chiamati al voto diversi comuni tra i quali anche Manfredonia ma tra gli attivisti della provincia non tutti la pensano alla stessa maniera perciò che riguarda il mantenimento o meno dell’asse PD.

La recente assemblea provinciale di sabato mattina ha portato alla luce oltre alla discussione sullo statuto interno anche alcune dinamiche in seno al movimento.
I delicati equilibri in vista del rinnovo dei consigli comunali di centri come San Giovanni Rotondo, Manfredonia, San Severo e Torremaggiore non vedono una comunione di intenti per ciò che riguarda l’alleanza all’interno della medesima coalizione tra il movimento e il Partito Democratico.

Allineata al pensiero espresso già su queste colonne dal coordinatore provinciale Mario Furore è il pensiero di Raffaella Gambarelli, attivista del gruppo territoriale di San Severo già consigliere comunale per una consiliatura a Lucera.
“Le alleanze vanno mantenute laddove si può portare avanti un discorso comune”, sostiene a SQ Gambarelli, che rivendica la visione partitica impressa al movimento da Conte.
“C’è una linea comune del partito e va condivisa. Dove è possibile lavorare in maniera paritaria tra partiti diversi si opera, altrimenti ognuno lavora per sé e si va divisi. Penso inoltre che lavorare per compartimenti stagni non produca nulla di buono. Quelli che la pensano così son quelli che sono rimasti ancorati al vecchio movimento che dava parola a tutti e ciò a lungo andare si è rivelato un punto debole del movimento, nel quale ognuno la pensava in maniera diversa dall’altro e non c’era unità di intenti. Era un’epoca durante la quale si facevano due passi avanti e tre indietro. I ruoli e le identità vanno rispettate, non è più ammissibile che da un giorno all’altro un attivista, sempre seduto in poltrona, detti regole scavalcando l’opinione di chi lavora ogni giorno mettendoci la faccia e prendendosi le sue responsabilità”.
Di diverso avviso è invece Maria Teresa Bevilacqua , già consigliere comunale di Vieste e tenace oppositrice del Sindaco Nobiletti.

Riguardo al tema delle alleanze, concordo con quanto espresso già dal presidente Conte riguardo all’eventuale presenza di capi bastone, persone la cui attività nociva inizia nei grandi comuni e termina nei piccoli.

Pertanto ritengo che il potere espresso da costoro vada eliminato e non alimentato. Credo che attualmente bisogna prestare grande attenzione, non ci possiamo rilassare. Dobbiamo evitare che fuoriesca un altro caso Bari.

Penso che sarebbe opportuno attendere che la magistratura si pronunci, mettendo in stand-by tutte le alleanze nei vari comuni. In maniera preventiva credo che bisogna sospendere accordi e fare come sta accadendo in maniera egregia a San Giovanni Rotondo, attuando alleanze con le civiche, allontanando il PD”.

© StatoQuotidiano - Riproduzione riservata

1 commenti su "Asse Pd-MoVimento. C’è chi dice no e la tensione è a 5Stelle"

  1. Quindi, secondo i “nuovi attivisti” il movimento che dava parola a tutti non andava bene e, invece, l’assunzione della forma partito, nella quale c’è chi decide per tutti, è più utile a tutelare gli interessi dei grillini.
    Interessante registrare la definitiva trasformazione del Movimento, sogno di milioni di italiani che, subendo le imposizioni calate dall’alto, sono tornati a votare i vecchi partiti o a non andare più alle urne.
    Un plauso a Mariateresa Bevilacqua, che mantiene uno spirito critico costruttivo, che invita alla riflessione su temi concreti e importanti. Ma rimarrà senza risposte.

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