TRANI (BAT) – Avvicinate e molestate in mare da un uomo molto più grande di loro. È la denuncia di due ragazzine di 12 e 13 anni che, ieri mattina, sarebbero state violentate da uno sconosciuto sulla spiaggia di Colonna, nella baia a sud di Trani.
Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che le minori stavano trascorrendo la mattinata al mare insieme ai loro genitori sulla spiaggia libera.
Mentre facevano il bagno si sarebbero spostate di poche decine di metri, fino a raggiungere lo specchio d’acqua di fronte a un lido privato.
Ed proprio lì che sarebbero state avvicinate da un uomo sulla sessantina: dopo qualche chiacchiera per rompere il ghiaccio, l’uomo le avrebbe strette a sé per poi toccare le loro parti intime, totalmente incurante del fatto che, in quel momento, in mare ci fossero molte persone.
Le ragazzine non si sarebbero subito rese conto della gravità di ciò che stava succedendo.
Solo dopo pochi istanti una delle due sarebbe riuscita a divincolarsi dalla morsa del loro aggressore, fuggendo via verso il bagnasciuga. Una volta a riva sarebbero scoppiate in lacrime, attirando così l’attenzione della gente che era in spiaggia.
In pochi secondi è scattato l’allarme, tutti si sono stretti attorno alle ragazzine per sincerarsi delle loro condizioni di salute e tranquillizzarle.
L’arresto
Dopo la telefonata alle forze dell’ordine è iniziata anche la caccia all’uomo, individuato dopo poco ancora in mare.
Quando sono arrivati in spiaggia, i carabinieri si sono messi alla ricerca del sessantenne che, intanto, era fuggito scalzo e senza maglietta prima lungo la battigia e poi in strada, lungo la statale 16 che collega Trani a Bisceglie, inseguito da una decina di persone.
I militari sono riusciti a bloccarlo diverse centinaia di metri distante dalla spiaggia e sottrarlo a fatica al tentativo di linciaggio.
Intanto in spiaggia è poi arrivata un’ambulanza del 118 per soccorrere le due ragazzine, in evidente stato di agitazione.
Secondo alcune testimonianze, nei giorni precedenti l’uomo aveva già mostrato un atteggiamento sospetto, faceva spesso avanti e indietro sul bagnasciuga e, in più di una circostanza, la sua attenzione si focalizzava spesso sugli adolescenti, ai quali chiedeva di giocare.
Il racconto delle due ragazzine ora è al vaglio degli inquirenti.
Non sarà semplice per i carabinieri venire a capo di un fatto così grave che, al momento, poggia esclusivamente sulle dichiarazioni delle minori.
Lo riporta quotidianodipuglia.it