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Pino Bruno e la “Teatro-terapia”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
8 Novembre 2010
Teatro //

Pino Bruno con Riccardo Scamarcio sul set de "Il grande sogno" di Michele Placido
Foggia – PINO Bruno e la sua Bottega dell’attore. Pino Bruno ed il teatro. Pino Bruno e l’arte di recitare senza troppo clangore d’armi, senza barocchismi. Pino Bruno ed una scuola di teatro. Pino Bruno ed un amore per il cinema, per i corti. Pino Bruno ed una carriera di buoni riconoscimenti. Pino Bruno ed una sorta di doppia identità, alla Superman: lavoro in banca più teatro. Lui che ha recitato negli ultimi due film di Michele Placido, cui è legato da un decennale legame di amicizia. Facendo, in entrambi, il tutore della legge. E già che la storia, la sua, quella di Pino, è ben diversa. Qualche tempo fa, in un’intervista, ammise che i ragazzi si sarebbero dovuti scuotere dl torpore anche lanciando pietre contro i palazzi del potere, scuotendo un sistema intorpidito, creando un sisma sociale tale da rovesciare le parti.

Pino Bruno ed i suoi primi vent’anni. Non quelli della carta d’identità, ma quelli passati da amante consapevole del palcoscenico. La sua “creatura”, ovvero la Bottega dell’attore compirà vent’anni l’anno venturo. E, anche in questo caso, nessun clamore. Perché Pino ha sempre lavorato in maniera cocciuta e coerente, dando ampio spazio alla formazione, puntando sui giovani e, nel contempo, credendo che la maturazione passa dal confronto con l’esperto, dall’incontro con chi ce l’ha fatta.

È un gioco sottile, l’arte teatrale. È un gioco sottile, l’arte cinematografica, è un gioco sottile, l’arte attoriale. Serve applicazione, impegno, sforzo, sacrificio, la volontà continua di non fermarsi, di apprendere anche quando pare che oramai si maneggi la creta recitativa con assoluta padronanza. E, come ogni gioco sottile, oltre alle regole, ci sono complicazioni ed ostacoli da superare con la forza della ragione.

Nel tempo, con le sue “Lezioni di cinema”, che lo fanno letteralmente impettire, Pino Bruno ha portato a Foggia grandi nomi del grande schermo. Registi ed attori di spicco. Il tutto per spiegare, per discutere, per parlare. Con la gente, con la città, con i discepoli di Bruno.

LA TEATRO TERAPIA. Quell’esperienza non si è conclusa. Ma, per brindare al compleanno in cifra tonda, il Direttore Artistico della Bottega ha messo in piedi due progetti di forte interesse. Il primo è quello di Teatro Terapia e nasce – parola di attore – con l’intento di “prevenzione, riabilitazione e risoluzione di alcune problematiche della psiche”. Al di là delle cure medicinali, al di là delle strutture sanitarie, al di là delle sedute, la terapia del teatro è il modo attraverso il quale l’arte accorre in aiuto dell’uomo, dei suoi problemi, dei suoi ritardi. È il metodo innovativo per rendere armonioso il tutto individuale. Corpo più mente insieme, in equilibrio perfetto, trasposte del binomio psicologia più allestimento scenico. Su queste basi, Pino Bruno e Maurizia Pavarini hanno appunto fondato il corso, articolato in venti ore, che avrà inizio il prossimo 19 gennaio. Sarà condotto da Aurelia Gagliano, psicologa, iscritta all’Albo degli Psicologi della regione Puglia e Counselor a orientamento interpersonale approccio integrato.

DIZIONE. Il secondo, curato e condotto dalla stessa Pavarini, inizierà fra pochi giorni, mercoledì 17 novembre, ed è finalizzato al perfezionamento della “Dizione ed espressività vocale”. Un cammino laboratoriale in dodici incontri a cadenza settimanale per “scoprire i colori della voce, acquisire nuove tecniche per migliorarne l’uso e renderla musicale”. Con un bersaglio: la rimozione delle fastidiose inflessioni dialettali che distorcono la pronuncia del corretto italiano.


p.ferrante@statoquotidiano.it

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