Foggia. La convocazione presso la Prefettura di Bari, avvenuta regolarmente ieri 7 marzo 2024, ha visto l’assenza della Pegaso Security Spa dall’incontro di mediazione, suscitando sorpresa tra i rappresentanti del Sindacato Autonomo Vigilanza Privata (SAVIP). Tale comportamento conferma la tendenza dell’Azienda a eludere il dialogo sindacale, preferendo rifugiarsi in una prassi di paternalismo autoritario, espedienti dilatori e mancanza di chiarezza nei confronti dei lavoratori.
I rappresentanti del SAVIP hanno presentato alla Prefettura un dettagliato documento che ripercorre le difficoltà nelle relazioni con l’Istituto di vigilanza. Nel documento sono evidenziate non solo recenti e illegittime azioni penalizzanti nei confronti dei Rappresentanti aziendali del SAVIP, ma anche numerose violazioni di legge e dei diritti dei lavoratori.
Tra le problematiche denunciate, si evidenziano ritardi sistematici nel pagamento degli stipendi, l’assenza della busta paga contestualmente al salario, la riduzione di buoni pasto e indennità accessorie, l’utilizzo di mezzi inadeguati e condizioni di lavoro insicure. I dipendenti si trovano costretti a rispondere per danni causati da terzi senza alcuna colpa.
“In attesa di risposte, i lavoratori speravano che la Pegaso fornisse chiarimenti al Prefetto e al SAVIP prima di essere costretta a farlo davanti a un Giudice. Tuttavia, come parafrasato da Alessandro Manzoni su don Abbondio, chi non ha risposte non può fornirle. La situazione rimane in sospeso, alimentando le tensioni sindacali e lasciando aperti numerosi interrogativi sul comportamento dell’Azienda nei confronti dei propri dipendenti“.
Lo dice in una nota il segretario nazionale, Vincenzo del Vicario.