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Manfredonia, fallimento Cogemim, a fine aprile udienza atto citazione

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
10 Marzo 2015
Manfredonia //

Foggia/Manfredonia – UNA domanda di Equitalia ed una surroga Inps per un credito di un dipendente: queste le novità principali in seguito alla “prima udienza di verifica dello stato del passivo, udienza tardive, etc.” correlata al fallimento (sentenza n.14 del 16.01.2014) del Cogemim ‘Consorzio gestione mercato ittico Manfredonia soc.coop. in liquidazione’, svoltasi lo scorso 5 marzo 2015, nella sezione fallimentare del Tribunale di Foggia.

Nessuna novità sostanziale dopo quanto già stabilito in seguito all’udienza del 15 maggio 2014 relativa all’esame dello stato del passivo del Cogemim, con il Giudice delegato dott. Francesco Murgo – Curatore del fallimento l’avv. Nicoletta Fabiano – che aveva disposto “l’ammissione del credito in chirografo per l’importo di €. 321.083,24 derivante dalla convenzione sottoscritta con il Comune di Manfredonia dalla fallita e relativa ai canoni annuali; l’ammissione della somma di €.107.348,37 per il rimborso delle spese relative alla somministrazione dell’energia elettrica anticipata dal Comune di Manfredonia ma a carico della fallita come evidenziato nella detta Convenzione e successivo ingiunzione di pagamento emessa ai sensi del R.D. 639/10; la non ammissione del credito in via chirografaria per la somma di €. 26.426,40 pagata al Liquidatore del Consorzio a titolo di compenso non deliberato dall’assemblea, trattasi di somma versata al liquidatore dal detto Comune a fronte di delibera per attività liquidatoria comunque non ancora conclusa e, come detto, compenso mai deliberato dall’assemblea della fallita”. Al contempo era stata già , disposta l’ammissione al passivo del credito in chirografo della Banca Popolare di Milano (tesoreria COGEMIM) per una somma pari a 611.249,11 euro.

Complessivamente disposta l’ammissione al passivo dei chirografi per un totale di 1.053.998,76 euro, con esclusione di una somma pari a 44.160,32 euro.

Mentre delle verifiche sarebbero state operate nelle scorse settimane dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Manfredonia all’interno della struttura del mercato ittico di via Lungomare Nazario Sauro, sarebbe fissata per fine aprile l’udienza relativa all’atto di citazione con il quale la Curatela del Fallimento ‘Consorzio gestione mercato ittico Manfredonia soc.coop. in liquidazione’ ha chiesto la condanna di 16 persone – dal Presidente al vice-presidente e consiglieri del CdA, sino al liquidatore – che hanno già ricoperto una carica nel COGEMIM di Manfredonia “in solido tra loro, al pagamento, in favore della Curatela del Fallimento ‘Consorzio Gestione Mercato Ittico Manfredonia soc.coop. in liquidazione’, in persona del curatore Avv. Nicoletta Fabiano, della somma di euro 591.099,78 o di quella maggiore o minore che sarà ritenuta di giustizia, a titolo di risarcimento del danno causato alla massa dei creditori ed alla procedura concorsuale, unitamente agli interessi maturanti e maturandi dalla domanda sino all’effettivo soddisfo (..)”.

SOCIETA’ COGEMIM MESSA IN LIQUIDAZIONE IL 04.11.2012. Come emergente dal bilancio di esercizio chiuso al 31.12.2012, la società Co.Ge.M.I.M. in data 04.11.2012 è stata messa in liquidazione ed ai sensi dell’articolo 2545 duodecies c.c. ha cessato la propria attività il 10.12.2012, dopo che il Comune di Manfredonia ha affidato a terzi le attività del mercato ittico, considerata attiva di rilevanza pubblica (ad oggi, continua la gestione diretta dell’Ente comunale, con recente bando pubblicato).

DEBITI PER 1.400.000 EURO; PERDITE PORTATE A NUOVO 1.212.626. Da raccolta dati, al 31 dicembre 2012, le perdite del citato consorzio sono risultate pari a 1.212.626 euro; debiti a 1.443.184 euro. Alla stessa data del 31.12.2012 l’attivo del Consorzio è risultato pari a 223.307.00 euro (321.079 euro al 31.12.2011).

Per ipotetici reati penali correlati al fallimento del Cogemim da ricordare come, ai sensi dell’art. 33 della legge fallimentare, il curatore ha presentato al giudice delegato – nei sessanta giorni dalla dichiarazione di fallimento – “una relazione particolareggiata sulle cause e circostanze del fallimento, sulla diligenza spiegata dal fallito nell’esercizio dell’impresa, sulla responsabilità del fallito o di altri e su quanto può interessare anche ai fini delle indagini preliminari in sede penale”.

Come previsto ai sensi di legge, “se si tratta di società, la relazione deve esporre i fatti accertati e le informazioni raccolte sulla responsabilità degli amministratori e degli organi di controllo, dei soci e, eventualmente, di estranei alla società”. Inoltre “il giudice delegato ordina il deposito della relazione in cancelleria, disponendo la secretazione delle parti relative alla responsabilità penale del fallito e di terzi ed alle azioni che il curatore intende proporre qualora possano comportare l’adozione di provvedimenti cautelari, nonché alle circostanze estranee agli interessi della procedura e che investano la sfera personale del fallito”. “Copia della relazione, nel suo testo integrale, è trasmessa al pubblico ministero”.

“Il curatore, ogni sei mesi successivi alla presentazione della relazione di cui al primo comma, redige altresì un rapporto riepilogativo delle attività svolte, con indicazione di tutte le informazioni raccolte dopo la prima relazione, accompagnato dal conto della sua gestione”. Attesa dunque per le ipotetiche disposizioni della Procura di Foggia che solitamente arriverebbero entro 12 mesi dalla consegna (avvenuta probabilmente nel febbraio 2014) della relazione da parte del Curatore fallimentare.

Da raccolta dati, ed in seguito alle dichiarazioni rese al Curatore, non sarebbe stato redatto un inventario delle attrezzature presenti nel Mercato ittico di Manfredonia, correlate alla gestione del Consorzio. Al momento non conosciuta – per mancanza di raccolta dati – la destinazione finale e l’utilizzo delle stesse attrezzature presenti nella citata struttura mercatale.

g.defilippo@statoquotidiano.it@riproduzioneriservata

1 commenti su "Manfredonia, fallimento Cogemim, a fine aprile udienza atto citazione"

  1. MA QUALCUNO SÌ RENDE CONTARE DEL BOTTO CHE CI SARÀ A MANFREDONIA? CURATORE VAI AVANTI COSI’. FATE APPREZZATO LA LEGGE. BRAVO GIUDICE E CURATORE.

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