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Oggi il decreto che stanzia i primi 9 miliardi contro caro bollette al Consiglio dei ministri

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
10 Novembre 2022
Economia // Politica Nazionale //

FOGGIA, 10/11/2022 – (AGI) La manovra economica, la prima del governo di Giorgia Meloni, arrviverà al massimo tra 3 settimane. A tracciare le scadenze per arrivare al Dpb è il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, oggi in audizione di fronte alle Commissioni speciali congiunte di Camera e Sentato. “Ho dato un termine di massimo 3 settimane ma, ragionevolmente, due mi sembra il target realistico”, spiega il titolare del Mef. Ma la costruzione del documento programmatico di bilancio richiede i suoi tempi tecnici e, soprattutto, la ricerca delle coperture adeguate per le misure previste.

Giorgia Meloni durante la riunione dellÂ?esecutivo di Fratelli dÂ?Italia a via della Scrofa, Roma, 5 ottobre 2022. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Il ministro dell’Economia e delle Finanzemha firmato il decreto che dispone a partire dal 1 gennaio 2023 un adeguamento pari a +7,3% delle pensioni dei cittadini. L’aumento, come previsto dalla normativa vigente, e’ stato calcolato sulla base della variazione percentuale che si è verificata negli indici dei prezzi al consumo forniti dall’Istat il 3 novembre 2022.

Sui social interviene anche Giorgia Meloni anticopando il Consiglio dei ministri di oggi che si soffermerà sul caro energia. “In 2 settimane abbiamo liberato 30 miliardi per calmierare e coprire il costo delle bollette. Abbiamo messo in sicurezza il nostro tessuto produttivo e già domani (giovedì 10 novembre, ndr) il decreto che stanzia i primi 9 miliardi sarà in Consiglio dei ministri.  Fermare la speculazione e’ fondamentale: stiamo conducendo anche questa battaglia”.

 

Ventuno miliardi contro la crisi energetica

L’esecutivo intende destinare 21 miliardi di euro interamente alla mitigazione degli effetti del caro energia su imprese e famiglie. Alcune risorse potrebbero arrivare dalla rimodulazione del reddito di cittadinanza. Altre dalla revisione selettiva del superbonus edilizio.

Pesa la congiuntura economica, con la guerra in Ucraina in corso da quasi 9 mesi, la corsa dei prezzi e la crescita dei tassi di interesse per frenare l’inflazione. Ma incide anche la struttura demografica del Paese, con il conto del sistema pensionistico che per il periodo 2022-2025 peserà per 50 miliardi di euro.

Un primo provvedimento sull’energia arriverà già domani, con il Dl aiuti quater, in Consiglio dei ministri. “Con il prossimo decreto-legge saranno confermate, anche per dicembre 2022, le misure che riconoscono, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, contributi straordinari, sotto forma di crediti d’imposta, per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale”. Inoltre sara’ prorogata fino al 31 dicembre 2022 la riduzione delle aliquote di accisa sul carburante.

President of the Brothers of Italy party (Fratelli d’Italia, FdI) Giorgia Meloni (R), Italian Lega party leader Matteo Salvini (C), and Former premier and leader of the Forza Italia (FI) party Silvio Berlusconi (L) leave after a meeting with Italian President Sergio Mattarella for the first round of formal political consultations for new government at the Quirinale Palace in Rome, Italy, 21 October 2022. ANSA/ETTORE FERRARI

Quanto alla manovra, in considerazione dell’incertezza del quadro economico, Giorgetti spiega che il governo “è intenzionato a destinare le risorse disponibili per il 2023, circa 21 miliardi, al contrasto della crisi energetica, favorendo al contempo politiche di contenimento dei consumi e di risparmio energetico“.

Poi ricorda che “spetterà al Parlamento decidere l’entità e la destinazione al sostegno alle imprese e alle famiglie più svantaggiate”. Il ministro rivendica l’approccio prudente nelle stime sulla crescita.

A pesare sui conti pubblici c’è il capitolo pensioni. Le nuove stime di inflazione, annuncia il titolare del Mef, determinano “una diversa ipotesi di indicizzazione, che comporta maggiori oneri per 7,1 miliardi nel 2024 e 5,6 miliardi nel 2025. Se consideriamo il periodo 2022-2025, la spesa per pensioni assorbira’ risorse per oltre 50 miliardi”. Potrebbe non essere esclusa quota 41 come misura da introdurre, in attesa di una riforma complessiva del settore pensionistico.

Altri fondi potrebbero arrivare dalla revisione del reddito di cittadinanza e del superbonus edilizio. Su quest’ultima misura Giorgetti è netto: “mai visto un provvedimento che costa cosi’ tanto in favore di pochi”. E annuncia: “Sarà rivisto in modo selettivo. Questo governo non ritiene equo destinare una massa di risorse cosi’ ingente a una limitatissima fetta di cittadini, per reddito e per prima e seconda casa, queste risorse potevano essere destinate in un altro modo”.

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