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Accademia Galateo: il cattivo gusto di Sanremo 2013

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
11 Febbraio 2013
Musica //

Fazio (musicfanpage@)
Roma – “PENSAVAMO che Fazio, che per la sua buona educazione merita di essere promosso a pieni voti, ripristinasse al Teatro Ariston l’uso del red carpet , utilizzato oggi solo come seconda via di uscita o come cornice ai servizi televisivi e alle interviste. L’Accademia Italiana di Buone Maniere, Galateo e Costume si scaglia duramente contro le distanze che, negli ultimi anni, i nuovi artisti prendono con il pubblico.


“Io sono cresciuto nelle vie del Festival, la mia Sanremo dei fiori, della musica e delle passerelle sta sparendo. Ricordo ore di fermento sotto quel tappeto rosso, aspettando i grandi nomi della musica italiana. I nuovi big oggi preferiscono entrare dal retro, forse nei talent show non gli hanno insegnato le buone maniere”, ricorda il Presidente dell’Accademia Samuele Briatore.

“Il contatto con il pubblico è un dovere degli artisti verso il loro pubblico”, dichiara il Vice Presidente la contessa Nelly Santoli. Quel tappeto è stato calcato da artisti che hanno rappresentato e rappresentano la storia della musica italiana da Mina a Ornella Vanoni, da Milva a Celentano, chiediamo a Chiara, Marco Mengoni e Annalisa di fare un atto dovuto, scrollarsi dalle spalle l’impersonalità dei talent e fare il dovuto bagno di folla.

Siamo dispiaciuti di non vedere nella Città dei Fiori alcune icone dell’eleganza e del buon gusto della canzone italiana. Troviamo ingiustificabile l’assenza al festival di alcune “principesse” come Ornella Vanoni, Fiorella Mannoia e soprattutto Anna Oxa che di classe, eleganza e talento ne ha da vendere. In tutte le sue apparizioni sanremesi ci ha fatto sognare con i suoi camaleontici cambi di look tenendosi sempre in equilibrio tra bon ton e trasgressione. Un lacrimuccia anche per il nuovo dandy: Morgan. Speriamo di sbagliarci ma ad oggi dobbiamo bocciare la maggior parte dei partecipanti.


Nel tritacarne di Sanremo promuoviamo a pieni voti Malika Ayane e Simona Molinari.
Siamo sicuri che Malika conserverà il suo leggero gusto retrò, condito da quel pizzico di timidezza e autoironia che la contraddistingue. Gestualità dal leggero gusto aristocratico e ricercato, come le sue capacità vocali. Ricordiamo ancora l’elegantissima apparizione nella ultima serata di Sanremo 2012, quando l’orchestra andò su tutte le furie per la sua eliminazione. L’unico consiglio per Malika … di stare attenta alla scelta del tacco. Simona Molinari, giovane promessa, elegante e raffinata stupisce per le sue scelte perfette di stile negli accessori. Non a caso nel 2012 aveva duettato con Ornella Vanoni. La ricordiamo con un tubino bianco, impeccabile e decisamente bon ton, ma sorprenderci è stata la sua voce.

Rimandiamo Elio e le Storie Tese, speriamo che riescano a portare la loro ironia dissacrante ad un livello superiore e aspettiamo a giudicare il nerd Cristicchi, tutt’altro che bon ton ma che riesce a convincerci con quell’aria geniale e anticonvenzionale. Promuoviamo a pieni voti Bianca Baldi, confidiamo che riesca a camuffare i simpatici inciampi della Litizzetto, la Baldi è capace di regalare ad ogni sua apparizioni un sapore squisitamente classico e regale.

Siamo fieri di vedere il ballerino Lutz Foster, del corpo di ballo di Pina Bausch, madre della danza contemporanea, scelta di grande classe che speriamo riesca a farci dimenticare la presenza di Vincenzo Montella.

Carla Bruni ospite internazionale? Bocciata
Tra i grandi nomi, e gli ospiti internazionali esce quello di Carla Bruni. Ma Torino non era in Italia? Nata all’ombra della Mole Antonelliana e del Gianduiotto la Bruni oggi passa come ospite internazionale, una carriera da modella invidiabile, qualche motivetto simpatico, molta classe che spesso si confonde con puro snobismo. Forse troppo risalto per un’Anna Bolena dei giorni nostri, credevamo che l’acquisizione di titoli in seconde nozze fosse un usanza ormai obsoleta.

Gli organizzatori hanno avuto molti dubbi, non sapevano se collocarla tra gli ospiti italiani o stranieri. Questo dubbio poteva farli riflettere, decidendo che forse era meglio lasciare la Bruni a canticchiare con la sua chitarra in terra straniera, magari chiedendo ad una italianissima Loren di partecipare alla kermesse. L’Accademia Italiana di Buone Maniere, Galateo e Costume è al fianco di Mogol, e insieme a lui crede che anche nel costume la qualità stia lasciando spazio alla popolarità.


Redazione Stato@riproduzioneriservata

2 commenti su "Accademia Galateo: il cattivo gusto di Sanremo 2013"

  1. Beh io lo guardo anche perchè ci sarà la Littizzetto.Ma anche Gualazzi è molto bravo.Spero che vinca per quello che propone.Melodia unica e gran talento.

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