Milano – “SE cinquanta anni fa di cancro si ammalava un italiano su trenta, oggi si ammala uno su tre e, in futuro, si ammalerà uno su due. Sarà una malattia epidemica“.
E’ questo il messaggio lanciato da Umberto Veronesi, direttore scientifico dello IEO (Istituto europeo oncologico), nell’incontro tenuto allo IULM con le maggiori testate giornalistiche.
“Per affrontare questa che è la più grande sfida che l’umanità si trova di fronte, serve l’alleanza dei mezzi di informazione” continua l’oncologo. Nell’incontro, infatti, Veronesi ricorda che, il 2 luglio del 1981, un articolo in prima pagina sul New York Times cambiò la storia del cancro al seno. Il noto giornale americano parlava del suo intervento mini-invasivo che sarebbe rimasto una pubblicazione scientifica di qualche pagina chiuso in un cassetto se non fosse stato grazie a quella pubblicazione.
Veronesi sostiene che la lotta al cancro si può vincere se ad affiancare le scoperte scientifiche e i messaggi lanciati dai ricercatori ci sia un’informazione corretta e forte. Se l’informazione è debole, contrastante o dà notizie imprecise, è un problema. Si rischia “un allontanamento tra mondo della scienza e popolazione”.
“Gli italiani -spiega ancora- non amano la scienza e sono anche male informati. E’ fondamentale che i media diano messaggi corretti sugli stili di vita, le visite e gli esami cui sottoporsi. E’ finito il tempo in cui il cancro non si poteva neppure nominare e veniva chiamato ‘male inguaribile’, per sconfiggerlo serve uno sforzo di fiducia”.
Cinque i direttori sul palco con Calabresi all’incontro “I media nella lotta al cancro: sette direttori a confronto”: Mario Calabresi de la Stampa, Monica Maggioni di RaiNews 24, Ezio Mauro di Repubblica, Roberto Napoletano del Sole 24 Ore e Sarah Varetto di Sky Tg 24.
I cinque direttori hanno accettato la sfida lanciata dagli oncologi. “Dei 20 milioni di italiani che oggi sviluppano un tumore nel corso della vita – è il messaggio dell’ex ministro della Sanità – 14 milioni, il 70%, potrebbero essere salvati con la prevenzione e la diagnosi precoce“.
Redazione Stato
Inattività ed eccessiva alimentazione andrebbero bandite…in TV piuttosto che programmi di cucina sarebbero necessarie lezioni di ginnastica dolce alla portata di ogni età
Leggo da Tiziana errati stili di vita come quelli nei quali si rifugiano i complici della Camorra rivolgendosi ai parenti delle vittime falcidiati dai tumori!
Io invece consiglio sesso o erotismo a tutte le ore e a tutte le salse!