L’ASSESSORE al Mediterraneo, Silvia Godelli, replica al sen. Quagliarello sulla questione dell’acquisto del teatro Kursaal di Bari. “Leggo le note polemiche del senatore Quagliariello a proposito dell’esercizio del diritto di prelazione per il Kursaal Santalucia da parte della Regione, e pongo a mia volta alcune questioni. In tutte le città italiane i teatri d’epoca sono di proprietà pubblica e concorrono a formare sistemi urbani e artistici che sono a fondamento della civiltà, del progresso collettivo, della qualità del vivere. Nel caso di Bari, dove il Teatro più prestigioso, il Petruzzelli, non ha ancora un destino proprietario definito, e dove ancora del tutto imperfetta è la salvaguardia e l’utilizzo dei principali contenitori culturali, l’acquisizione del Kursaal alla collettività, per la salvaguardia e la valorizzazione ad uso pubblico di un luogo simbolico della storia e del decoro della città, e per la tutela di un edificio che qualifica l’intero centro urbano e i suoi sistemi produttivi di natura artistica, ci è sembrato più che doveroso.
Il senatore Quagliariello sembra confondere le acque: le dismissioni di immobili inutili da parte dello Stato, in molti casi anche discutibili, sono una via che nulla ha a che fare con la nostra volontà di qualificare i sistemi urbani, a partire da Bari e a partire dalla acquisizione del Kursaal, utilizzando allo scopo non ‘i soldi dei cittadini’, ma i fondi per investimenti, con i quali solo investimenti di interesse collettivo è possibile fare.
La questione della gestione è altra cosa. Essa seguirà un percorso interlocutorio con vari Enti, a partire dal Comune di Bari e dagli Enti da noi partecipati, e con i privati che vorranno costruire con noi un partenariato all’insegna di un progetto di qualità e di integrazione urbana. Un teatro vendoliano? Che insulsaggine. La cultura è di tutti e per tutti, e rappresenta il polmone pulsante della vita e dello sviluppo del territorio. E in esso il Kursaal non può che occupare una indispensabile collocazione privilegiata, per l’oggi e per le generazioni future”.
Redazione Stato