Edizione n° 5445

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

Il lavoratore anziano può lasciare il posto a quello giovane

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
11 Dicembre 2012
Casi e Sentenze // Lavoro //

(fonte image: valdinievoleoggi.com)
Foggia – IL ministero del Lavoro ha emanato un decreto (che sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni) che amplia le tipologie di intervento a favore dei giovani, in una prospettiva di solidarietà generazionale. In pratica, accanto agli incentivi per il reinserimento nel mercato del lavoro e ai bonus assunzionali già previsti da precedenti decreti ministeriali (con una dotazione complessiva di circa 80 milioni di euro), viene “disciplinato normativamente” il cosiddetto “patto tra generazioni”, che consente di concludere “un accordo” tra cinque attori diversi. Il lavoratore anziano che accetta di proseguire in part-time, il giovane che conquista un contratto stabile all’interno della stessa azienda; e i soggetti pubblici (vale a dire Regioni e province) che si fanno carico di versare al l’Inps i contributi previdenziali aggiuntivi in favore del lavoratore anziano in modo tale da garantirgli un livello di copertura pensionistica adeguato.

Il decreto appare decisamente interessante per le prospettive occupazionali dei giovani: da oggi il lavoratore anziano, prossimo alla pensione, potrà chiedere di trasformare il proprio rapporto di lavoro da tempo pieno a “part-time”, al fine di consentire l’assunzione di un giovane con contratto di apprendistato o a tempo indeterminato.

La condizione è che l’interrelazione tra la nuova assunzione e la riduzione dell’orario di lavoro comporti un “saldo positivo” in termini occupazionali.

Il lavoratore anziano, nonostante la diminuzione dell’orario di lavoro, non ne risentirà in termini di contributi per la pensione. Infatti, il decreto prevede che i soggetti pubblici, Regioni e Province si facciano carico di versare all’Inps i contributi previdenziali aggiuntivi (a titolo di contribuzione volontaria) in favore del lavoratore “altruista”, in modo tale da garantirgli un livello di copertura pensionistica adeguato.


Detti enti territoriali dovranno quindi siglare intese con l’Istituto Nazionale di Previdenza al fine di quantificare l’onere finanziario degli interventi.

È un “ponte generazionale” (anche detto “patto tra generazioni”) quello pensato dal ministro Fornero, per favorire nuovi posti di lavoro. Si tratta di “un’etica di grande respiro”, ha commentato lo stesso Ministro.

Il decreto, sei articoli in totale, stabilisce come a fronte del l’assunzione dei giovani come apprendisti (o a tempo indeterminato) le Regioni e le province autonome versino al l’Inps l’integrazione contributiva – a titolo di contribuzione volontaria – a beneficio dei lavoratori che accettano volontariamente un contratto part-time.

(A cura dell’Avv. Eugenio Gargiulo)

Lascia un commento

La fede non è la convinzione che Dio farà quello che vuoi. E’ la convinzione che Dio farà ciò che è giusto. (Max Lucado)

Anonimo

StatoQuotidiano sei tu!

StatoQuotidiano, fondato nell'ottobre 2009, si basa sul principio cardine della libertà d'informazione, sancita dall'art. 21 della Costituzione.

Il giornale si impegna ad ascoltare la comunità e a fornire informazione gratuita, senza sostegno di classi politiche o sociali.

Ai lettori che ci seguono e si sentono parte di questo progetto, chiediamo un contributo simbolico, per garantire quella qualità che ci ha sempre contraddistinto!

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce, articoli, video, foto, richieste, annunci ed altro.

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.