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INSTALLAZIONE Foggia. “Cuori pulsanti”: “quando il prodotto è gratis, il prodotto sei tu”

Il Comitato "La Società Civile" assiste, così come tutti i cittadini attenti, al surreale prender forma di un qualcosa che si fatica a comprendere: l’installazione

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
12 Settembre 2024
Cronaca // Foggia //

Cuori pulsanti: quando il prodotto è gratis, il prodotto sei tu

Il Comitato “La Società Civile” assiste, così come tutti i cittadini attenti, al surreale prender forma di un qualcosa che si fatica a comprendere: l’installazione, nel parco “Campi Diomedei” di un’opera realizzata da un artista, finanziata da misteriosi benefattori e che l’amministrazione comunale pare intenda accettare e imporre “a scatola chiusa”.

L’opera, di cui non ci riteniamo deputati a giudicare il valore artistico, consisterebbe in due tralicci metallici alti circa venti metri, rappresentanti due braccia stilizzate, al termine delle quali due mani reggerebbero due cuori, pare pulsanti, illuminati di rosso.

Riteniamo che l’impatto visivo, paesaggistico, ecologico e persino psicologico di tale installazione possa in un colpo solo stravolgere quelle che sono le aspettative da parte della cittadinanza su ciò che dovrebbe essere il parco “Campi Diomedei”: un polmone verde che sia un’oasi di natura e ristoro distante dal cemento e dal metallo della città, in cui ritemprarsi fisicamente e psicologicamente, in cui poter allungare lo sguardo senza incontrare ostacoli artificiali, ma percependo gli alberi e il verde presenti nel progetto originario (purtroppo, al momento rimasti solo sulla carta).

Ricordiamo, inoltre, che l’area in questione sorge su un importante villaggio neolitico, oggetto di vincolo da parte della Soprintendenza ai beni culturali. Il Codice dei beni Culturali, decreto legislativo 42/2004, all’Art. 10 prevede che “occorra l’autorizzazione della Soprintendenza per l’esecuzione di opere e lavori di qualunque genere su beni culturali, ossia su immobili soggetti a vincolo artistico, storico o archeologico”.

Siamo certi di non essere i soli a nutrire queste perplessità e ci sorprende la fermezza dell’amministrazione comunale nel far propria l’installazione, senza un naturale confronto preventivo, se non quello, tardivo e quasi imposto dalle diffuse manifestazioni di dissenso, con una commissione presentata come “neutrale”, appositamente costituita e finanziata per valutare (e approvare) il progetto. A tal proposito, anche il Comitato potrebbe proporre un ventaglio di esperti, scelti tra il meglio che la città possa offrire, da affiancare alla suddetta commissione, in quanto esperti neutrali in rappresentanza della cittadinanza.

La nostra è una contrarietà di metodo e di merito, pertanto intraprenderemo ogni iniziativa per sensibilizzare la popolazione sulla questione ed intercettarne il gradimento o meno.

Aggiungiamo che, in un contesto paesaggistico già ampiamente compromesso dalle migliaia di pale eoliche che assediano Foggia e l’intera provincia, un manufatto così visivamente impattante, che utilizza un materiale obsoleto e contrastante con l’area come l’acciaio, rappresenterebbe un passo indietro rispetto alla moderna tendenza, ampiamente condivisa, che prevede la rimozione di opere edili o industriali e la loro sostituzione con ogni possibile forma di verde.

Premesso il nostro rispetto per l’artista, noi riteniamo inaccettabile la pretesa di imporre l’ubicazione dei tralicci con un “prendere o lasciare” e le motivazioni addotte non ci convincono affatto.

In ultimo, ma non per importanza, riteniamo inaccettabile anche l’anonimato dei cosiddetti finanziatori segreti, che sarebbero garantiti da una Fondazione. Tutto ciò non è normale, poiché la cittadinanza ha diritto di sapere chi (e perché) intenda finanziare un’opera destinata alla cittadinanza stessa. Non è ammissibile imporre di accettare la proposta soltanto perché, attualmente, non sembra rappresentare un costo finanziario per il Comune di Foggia.

Esiste un famoso detto contemporaneo, che narra: “Quando un prodotto è gratuito, allora il prodotto sei tu”. Bene, i cittadini di Foggia non vogliono essere un prodotto, ma una collettività trattata con rispetto e considerazione da chiunque, iniziando da chi li amministra.

L’amministrazione comunale ha, quindi, il dovere di favorire una discussione ampia sulla questione, invece di darle un tono di ineluttabilità.

Comitato cittadino “La Società Civile” – societacivilefoggia@gmail.com

3 commenti su "Foggia. “Cuori pulsanti”: “quando il prodotto è gratis, il prodotto sei tu”"

  1. I dubbi di un idiota
    Tornano ad allungarsi le ombre sul Parco delle Diomedee. Le ombre dei ‘Tralicci di Limosani’. Ora è annunciata la istituzione momentanea di una commissione di ‘alto profilo scientifico’ che deve occuparsi dell’opportunità di erigere tali strutture nel sito richiesto. Prende una curiosità: chi mai metterà in gioco il proprio ‘alto profilo scientifico’ per una faccenduola come questa. Vero è che non lo faranno gratis. Mi chiedo se evitando di sperperare altro denaro non bastasse il parere della Soprintendenza (ad avercela una Soprintendenza con una qualche autorità), e magari il suo veto? Transeat. Ora il punto non è essere a favore o contro. Ma di mettere un qualche argine alle idiozie. Alle mie intendo. Si, perché solo un idiota (nella sua accezione più blanda, cioè sciocco, me lo concederete) solo uno sciocco come me continua a porsi certi interrogativi. Come mai arriva qualcuno con il disegnino di un ammasso di ferraglia per quanto dotati di organo cardiaco, spacciati per opera d’arte e vieppiù per un dono e decida dove e come posizionarli? Come mai trova una incondizionata ammirazione dall’Amministrazione e perfino dalla Curia. Sarà l’effetto cuori. Solo uno sciocco come me trova strana una conferenza stampa di presentazione fatta tra sodali in cui si farfuglia addirittura di evento straordinario legato al prossimo Giubileo. Quanti pellegrini devieranno il proprio cammino giubilare per venire ad adorare e ammirare due tralicci? Solo un idiota come me non ha colto il paragone con la Tour Eiffel e il Beaubourg (è stato detto anche questo) e detti tralicci? Chi sono questi mecenati anonimi che finanziano l’operazione. Piacerebbe saperne i nomi per ringraziarli e magari temerli per l’avvenire. Perché evitano di metterci la faccia? Un dono deve avere un mandante riconoscibile altrimenti è altra cosa. Solo un idiota come me teme che i giochi siano stati già fatti. Solo uno sciocco come me ha potuto porre la sua fiducia in ‘Tuttanatastoria’ e ritrovarsi innanzi agli ennesimi poteri dominanti (a lento rilascio ma ad alto tasso di improvvisazione) che usa la cultura come forzatura, come privazione farcita di risibili ascetismi, dibattiti e discussioni ‘pro domo sua’. C’è già troppa paccottiglia, troppe brutture nella nostra città, non abbiamo necessità di un manufatto che non smuove il benchè minimo brandello di anima. Le opere d’arte ambientale necessitano di essere studiate per inserirsi nel contesto naturale con il massimo rispetto sia nei materiali sia nelle forme. Solo un idiota come me alla fine si arrende. Ma si, metteteli dove volete quei tralicci, saranno testimonianza di un paesaggio culturale disarmonico, misero e spesso distrutto…come rinascere a nuova vita? Ma questa è TUTTANATASTORIA… e l’Idiota sono io.

  2. colgo l’occasione per ricordare la locomotiva che giace in villa , monumento al ferroviere lasciato andare in rovina e buttata come un ferrovecchio nl boschetto. Anche in occasione della sua istallazione io e il compianto Camarca trovammo difficoltà, ma nel nostro caso si trattava di una vera opera d’arte, reperti ormai introvabili e che fanno bella mostra in molte città e ora sembrerebbe sia stata anche restaurata e spero che la nostra Sindaca voglia occuparsene. Sono contrario all’istallazione dei “tralicci” di dubbia estetica.

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