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Riluttanze alla lettura ed editori digitali

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
13 Maggio 2010
Editoriali //

Libri, immagine d'archivio
Libri (immagine d'archivio)
Pescara – L’INDUSTRIA del libro italiana, per titoli pubblicati e per fatturato, è quinta in Europa e settima a livello mondiale. Nonostante la pesante crisi finanziaria degli ultimi anni, che ha inciso un po’ su tutti i settori, la distribuzione nel 2009 ha chiuso in crescita, segnando nei primi mesi del 2010 addirittura un incremento del 3,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In aumento anche i lettori, che secondo l’ISTAT nel 2009 sono stati il 45,1%: 25 milioni e 300 mila persone con età superiore ai sei anni avrebbero letto almeno un libro all’anno. La quota più alta di lettori (il 64,7%) è rappresentata dai ragazzi tra gli 11 e i 14 anni, si scende sotto il 50% nella fascia dei 35 anni, per arrivare ai livelli più bassi tra le popolazioni di 75 anni (22,8%). Il profilo del lettore che esce fuori è così caratterizzato: donna (51,6% contro il 38,2% degli uomini), laureati (80,6% contro il 28,4% di chi possiede la licenza elementare o nessun titolo di studio), per quanto riguarda la condizione professionale i livelli più bassi si registrano tra operai e casalinghe, rispettivamente con il 30,6% e il 35,9%, mentre imprenditori, liberi professionisti e dirigenti si aggirano intorno al 63%; del nord (il 52%) e del centro (48%), agli ultimi posti ci sono la Puglia con il 33,1%, la Campania con il 32,9% e la Sicilia con il 31,5%. Come si dice di solito se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto: l’avvicinarsi alla lettura dipende da un insieme di fattori sociali e culturali. Certamente gli stimoli provenienti dalla famiglia hanno ripercussioni forti, ma oggi l’editoria sente il bisogno di lanciare una sfida, principalmente a se stessa e fare i conti con la prepotenza delle nuove tecnologie digitali e in generale con il processo di digitalizzazione. Fatto detto, la novità più forte è rappresentata dai libri elettronici e dal salone internazionale del libro di Torino alla sua ventitreesima edizione, che si terrà dal 13 al 17 maggio, arriva Edigita, acronimo di Editoria Digitale Italiana, la prima piattaforma digitale italiana per la distribuzione degli e-book. Promossa da i tre maggiori gruppi editoriali “nostrani”, Feltrinelli, Messaggerie Italiane, GeMS e Rcs, sviluppata con il supporto del Politecnico di Milano per quel che riguarda lo studio preliminare sulla dimensione e la tipologia del mercato, l’identificazione della piattaforma teconologica e dei requisiti funzionali e tecnici per la gestione, distribuzione e vendita dei contenuti; inglobante circa 40 sigle editoriali, l’obiettivo è realizzare un’infrastruttura comune per la distribuzione on line dei testi digitali e presentarsi come fornitore di servizi sia per le librerie on line, in primis i siti di Rizzoli, Feltrinelli e Ibs, sia per i siti di e-commerce stranieri come Amazon e iBooks. L’avvio ufficiale del progetto è fissato per l’autunno prossimo, quando si prevede la disponibilità di 2 mila titoli in formato elettronico. I testi saranno presenti nei formati più diffusi (PDF e ePub) e la protezione dei diritti d’autore sarà garantita da soluzioni di gestione dei diritti digitali differenziate secondo le necessità di ciascun editore, che potrà inoltre decidere qualsiasi aspetto della politica di pubblicazione dei libri digitali. Edigita gestirà una piattaforma informatica in grado di ricevere e archiviare i file digitali prodotti dagli editori, distribuirli ai negozi on line che a loro volta li venderanno ai consumatori finali. Il progetto è aperto a tutte le case editrici interessate allo sviluppo di questo canale parallelo di distribuzione, che permetterebbe di raggiungere il maggior numero di lettori possibile e soddisfacendoli con l’ampliamento del servizio ai lettori. Garantisce a tutti gli editori italiani che aderiscono parità di condizioni, attraverso la gestione diretta del catalogo e la possibilità di offerta di servizi aggiuntivi quali, ad esempio, la consulenza. Cero per adesso il nuovo mercato degli e-book è ancora in una fase embrionale, si pensi che la quota negli Usa nel 2009 è stata inferiore al 2% e la prospettiva per il mercato italiano è di raggiungere nei prossimi cinque anni una quota pari al 4-5%. Secondo Carlo Feltrinelli si è davanti ad un cambiamento irreversibile, ad un progetto lungimirante e moderno, ad un segnale di grande maturazione dell’editoria italiana, dove l’e-book è una realtà ormai e anche se gli italiani non sono pronti adesso lo saranno tra qualche anno. Per adesso ne rimane fuori la Mondadori che entro fine anno, però, dovrebbe lanciare una propria piattaforma con 1400 titoli di cui 400 novità assolute, ma non è ancora chiaro se si possa auspicare una convergenza con Edigita o se si arriverà ad una guerra a base di formati e piattaforme. Se tutta questa ambizione ha ragione di esistere lo scopriremo solo leggendo.

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