Fino a 2 o 3 anni per eseguire esami clinici che andrebbero svolti con urgenza. E’ la situazione-limite vissuta nella sanità, in Puglia, dove il Codacons lancia una iniziativa legala favore dei cittadini.
“Com’è noto esiste una apposita normativa sui tempi massimi delle liste di attesa, che troppo spesso viene disattesa dagli enti sanitari”, spiega il Codacons in una nota. “Il Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa definisce le priorità e i tempi massimi per l’erogazione di esami, visite specialistiche, ricoveri ospedalieri e interventi chirurgici da parte del Servizio Sanitario. I cittadini che hanno bisogno di esami clinici immediati si vedono fissare il proprio appuntamento anche fino a 2 o 3 anni di distanza”, denunciano.
Per questo motivo il Codacons e Articolo 32 (associazione specializzata nella tutela del diritto alla salute) hanno attivato in Puglia un servizio per gli associati, ossia lo sportello di assistenza a favore dei cittadini lesi dalle carenze del servizio sanitario nazionale, attraverso il quale poter chiedere all’ente sanitario le prestazioni dovute nei tempi di legge e senza ulteriore aggravio economico. “Chi non può permettersi di eseguire visite e interventi presso strutture private è costretto ad attendere i tempi infiniti della sanità pubblica, rischiando di veder peggiorare le proprie condizioni di vita con ripercussioni anche gravi sul fronte della salute. E quel che è ancora più grave è che alcuni cittadini rinunciano addirittura a curarsi”.
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