Tonino Notarangelo, superati i 95 anni, guarda con speranza all’apertura imminente della campagna elettorale per le elezioni amministrative di giugno 2024, sperando che il centro storico di San Severo possa finalmente risollevarsi dalla desertificazione che lo ha colpito. Descrive con malinconia la perdita delle botteghe artigianali e dei negozi di vicinato, ricordando le insegne spente e le vetrine chiuse che un tempo caratterizzavano vie come Soccorso e Daunia. Nomi come Giovanni Volpe, Assuntina Morrica, Lucia Valentini e Patrizia Vittoria Risoldi emergono dai suoi racconti, rievocando un passato commerciale vibrante.
Tonino porta alla mente i tempi passati, quando la piazza era il fulcro della vita cittadina, animata da commercianti provenienti da tutta Italia e frequentata da gente che si intratteneva fino a sera. Racconta degli alberghi Italia e Moderno, dei bar storici come il Caffè Centrale e l’Unione, celebri per il Pan Drion di Domenico Di Filippo. Le sale da gioco nei bar erano popolari, e ogni confezione del Pan Drion conteneva una poesia di Ernesto Mandes.
Ricorda anche le attività commerciali come la macelleria Aquilani e il negozio di tessuti Di Battista, che contribuivano a dare vita alla piazza. Osserva il negozio di Monteleone, un altro simbolo della storia locale. Mentre la pioggia inizia a cadere, Tonino torna nella sua cartolibreria, illuminata dalle prime luci della sera. Osserva con un misto di nostalgia e disapprovazione i giovani che sfrecciano su motorini senza targa né casco, mentre gli anziani sulla panchina della Chiesa dei Celestini rimproverano le loro bravate.
Infine, il suo sguardo si posa sul negozio dei cinesi, contraddistinto dalle lanterne rosse, e con un sospiro ricorda i giorni in cui quel luogo ospitava la pasticceria del Caffè Unione con il celebre Pan Drion. Concludendo la giornata, Tonino si rifugia dietro a una pila di libri, immerso nei ricordi di un tempo che fu.
Lo riporta Lagazzettadisansevero.it.