Una violenta rissa, caratterizzata dall’uso di spranghe di ferro, è stata seguita, poche ore dopo, da alcuni colpi di arma da fuoco esplosi a scopo intimidatorio. Questo è lo scenario di tensione che ha sconvolto Sannicandro di Bari pochi giorni fa, suscitando preoccupazione tra i cittadini che, soprattutto sui social, invocano un miglioramento della vivibilità del paese. L’Amministrazione comunale non è rimasta indifferente e ha già messo in atto delle contromisure.
Nel frattempo, la Polizia Locale ha puntato l’attenzione su un chiosco situato in piazza Don Nicolino Guglielmi, che secondo alcune indiscrezioni, potrebbe essere stato l’obiettivo degli spari. In via Guglielmo Marconi, sede dei vigili urbani, si preannunciano importanti provvedimenti. I carabinieri della stazione locale, guidati dal maresciallo Carlo Guagnano, mantengono il massimo riserbo sugli eventi, sottolineando la gravità degli episodi. Una prima ricostruzione suggerisce che due gruppi rivali, legati anche da parentele, stiano cercando di espandere i propri interessi criminali. Questo scontro potrebbe essere stato innescato dalla scomparsa di un presunto capo, che, temendo ritorsioni, si sarebbe dileguato dopo essere uscito di prigione.
La rissa è avvenuta davanti a una macelleria nel centro di Sannicandro, coinvolgendo almeno dieci persone che si sono affrontate a calci e pugni per diversi minuti. Poche ore dopo, alcuni colpi di pistola sono stati esplosi in piazza Don Nicolino Guglielmi, con uno dei proiettili che ha infranto la vetrata degli uffici del Consorzio delle Guardie Campestri.
La cittadinanza è preoccupata. Un commerciante ha espresso il suo disappunto: “Non possiamo definirci un paese tranquillo se succedono episodi di questo tipo. Un tempo, a Sannicandro, si poteva lasciare l’auto aperta senza timore di furti. Spero che quei tempi non siano troppo lontani”.
Una donna all’uscita di un supermercato ha detto: “Esco poco, nonostante viva qui da decenni. Quando sento notizie come queste, preferisco rimanere a casa con la mia famiglia”. Un altro residente ha indicato con precisione il luogo dell’incidente: “Andate dritto e girate a sinistra. Troverete una piazza moderna. L’altra notte, lì, si è sparato. È stato un episodio molto grave”.
Un pensionato ha aggiunto: “È tempo di agire contro questi episodi inqualificabili. Ho insegnato per 40 anni presso le scuole superiori di Acquaviva e non ricordo episodi di teppismo notturno come questi a Sannicandro. Serve un’azione di prevenzione continuativa e ben distribuita sul territorio”.
Lo riporta La Gazzetta del Mezzogiorno.