IL PROGETTO – Nato dall’idea dell’Associazione Culturale Carpino Folk Festival all’indomani della morte, di Andrea Sacco, l’interprete dei canti tradizionali più famoso del Gargano, nel 2008 viene inserito nella pianificazione strategia di Area Vasta “Capitanata2020”, classificato sotto l’obiettivo di indirizzo “Città e Solidarietà” come “Struttura di accoglienza a supporto del Carpino Folk Festival”. Soggetti pubblici coinvolti: Comune di Carpino, Provincia di Foggia, Parco Nazionale del Gargano.
L’INCONTRO – Lunedì 26 aprile prossimo, a Bari, si svolgerà una riunione con gli organi tecnici di “Capitanata 2020” per la focalizzazione e la condivisione della strategia e dell’idea forza comune alle pianificazioni comunitaria, nazionale, regionale e di Area Vasta sui temi inerenti i Programma Plurifondo e la Valutazione circa la cantierabilità dei progetti attivabili nel corso del 2010.
I FONDI STANZIATI – Per l’Auditorium della Musica Popolare del Gargano l’importo finanziario impegnato in “Capitanata2020” è 3.150.000,00 Euro. Adesso è necessario incardinare l’opera sull’Asse IV del Programma Operativo FESR 2007-2013 e integrarla con i Programmi Operativi Nazionali e i Programmi Operativi Interregionali.
Alcune informazioni Tecniche – L’intero spazio urbano ed architettonico destinato alla realizzazione del grande complesso musicale dell’Auditorium deve ruotare attorno all’idea principale della centralità della musica. Tutti gli spazi, sia esterni che interni, debbono essere pensati in maniera funzionale alla musica. In particolare il progetto deve prevedere: un anfiteatro, una sala principale, un teatro studio, uno studio, una sala stampa, un foyer, 2 aree parcheggio.
NEI DETTAGLI – L’ANFITEATRO all’aperto cuore dell’Auditorium, deve poter ospitare fino a 3.000/10.000 spettatori al coperto/aperto.
Deve rappresentare fisicamente il focus del progetto: la sua doppia funzione, di teatro all’aperto e di piazza, lo deve rendere il fulcro della centralità dell’intero complesso rispetto al sistema urbano. L’anfiteatro deve diventare con il tempo un punto di incontro, luogo sempre più inserito nel contesto urbano del Gargano assumendo una vera e propria funzione di piazza dove c’è gente che lavora e dove è piacevoli fare soste come il bookshop, il bar, il ristorante.
La SALA PRINCIPALE, di 500 posti, deve essere in grado dì coprire tutte le esigenze musicali, ossia essere una sala per i concerti per grande orchestra e coro, ma adattabile ai più svariati tipi di musica anche in virtù delle diverse posizioni assumibili dall’orchestra rispetto al pubblico.
Il TEATRO STUDIO di almeno 200 posti deve essere lo spazio in cui eseguire le prove sempre in condizioni acustiche ottimali, ma allo stesso tempo essere polifunzionale per il teatro e il cinema, ma anche per conferenze, dibattiti, incontri con compositori ed esecutori;
Un vero teatro musicale, con fossa d’orchestra e palco attrezzato e con possibilità di cambio di scena e di costumi, per la rappresentazione di opere liriche e spettacoli teatrali, ma anche per l’esecuzione di concerti di musica da camera, barocca e sinfonica e per la rappresentazione di pièces teatrali e proiezione di pellicole cinematografiche.
Lo STUDIO, 30 posti, deve essere un importate laboratorio multimediale per lo studio e la ricerca (biblioteca e audioteca) e per la didattica (archivio sonoro). Uno spazio elegante multifunzionale che ispiri i designers di eventi per qualsivoglia progetto innovativo, per presentazioni “fashion” esclusive, aste, campagne pubblicitarie, presentazioni e conferenze innovative.
Una SALA STAMPA moderna e tranquilla per i giornalisti (10 postazioni), completamente fornita di computers, wi-fi ed accesso a banda larga ad Internet, telefoni, fax e stampante. Questa Sala deve essere pensata trasformabile in una sala ricettività o nell’ufficio managment di un evento per congressi o per ospitare importanti conventions.
Il FOYER, ossia il locale che unisce gli accessi alle sale e agli studi, deve poter ospitare semplici performances musicali ed essere non solo un punto di aggregazione, ma un vero e proprio “luogo di incontro culturale”, un’area polivalente che ospiti al suo interno lo spazio espositivo e il museo dell’auditorium.
MICHELA MEZZANOTTE: IL VECCHIO SI RELAZIONA AL NUOVO – “Nuovo simbolo della Musica, della Cultura, dell’Arte, ma soprattutto dell’Architettura la quale si presenta al nostro paese, quasi come un tema a se stante, un popolo conservatore, un mentalità non sempre aperta alle nuove tecnologie e le nuove proposte che appaiono per l’occhio italiano troppo azzardate. Fondere vecchio con il nuovo, con l’avanzato, guardare avanti e non rivolgersi sempre al passato. L’Italia è un paese che vanta ancora la sua storia antica, e tutti ne siamo fieri; ma dov’è il nuovo? Noi popolo di costruttori di inventori di grandi architetti siamo tra gli ultimi della classifica europea. Un Auditorium che sia il grido delle nuove generazioni, il simbolo della Novità”, dice Michela Mezzanotte.