Edizione n° 5385

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Social network e Manfredonia fra violenze e vendette

AUTORE:
Girolamo Romussi
PUBBLICATO IL:
14 Maggio 2010
Manfredonia //

CasaBarletta, immagine d'archivio
CasaBarletta, immagine d'archivio
Manfredonia – L’AVEVA conosciuto in chat alla fine di marzo, ma nulla le avrebbe mai fatto pensare che di lì a poco tempo quel ragazzo, dai modi gentili e cortesi, si sarebbe trasformato nel suo aguzzino, pronto a picchiarla per ogni minimo pretesto. Lei, una 21enne originaria di Manfredonia, di famiglia non facoltosa, lui un parrucchiere 22enne di Barletta, ma disoccupato, avevano iniziato a convivere nella città della Disfida subito dopo essersi conosciuti su un noto social network (attraverso la chat Badù).

LA ragazza di Manfredonia, che fino a quel momento viveva con i suoi genitori nel centro sipontino, decide dopo un mese di messaggi via chat, di convivere con il ragazzo, che, come detto, si era mostratro molto gentile con la giovane di Manfredonia. Ma la convivenza si sarebbe presto trasformata in un incubo per la giovane. Il 22enne parrucchiere, già dai primi giorni con la ragazza, avrebbe manifestato segni di irascibilità per ogni futile motivo. Sarebbe bastato infatti un mancato saluto alla mattina, dalla ragazza al giovane, per scaturire nello stesso moti di violenza.

DA lì a poco, il 22enne avrebbe cominciato ad operare delle vere e proprie violenze fisiche ai danni della ragazza: calci e pugni erano all’ordine del giorno e le minacce di morte che lui le rivolgeva, costringevano la vittima a vivere in uno stato di inquietudine quotidiano, impedendo alla stessa di denunciare l’accaduto ai parenti e alle Forze dell’Ordine per la paura di ritorsioni. Dopo l’ennesima lite terminata, come sempre, con minacce di morte, la ragazza aveva manifestato l’intenzione di lasciarlo per fare ritorno a Manfredonia, dai genitori. Per tutta risposta, lui le aveva addirittura sottratto il denaro dalla borsetta (per questo è stato anche accusato di rapina impropria, di una somma pari a 70 euro) per impedirle di lasciare la città. Per nulla persa d’animo, sebbene esasperata dalle violenze subite, ha trovato il coraggio e, con un pretesto, è uscita di casa per raggiungere la Stazione dei Carabinieri della città per chiedere aiuto. Lì, tra le lacrime, ha mostrato i lividi delle percosse subite (20 i giorni di prognosi per la ragazza, dopo le cure al locale pronto soccoeso) e raccontato tutto ai militari, già preparati ad affrontare e gestire situazioni del genere ed orientati circa i traumi psichici subiti dalle vittime di tali episodi. Accompagnata presso il locale ospedale, i sanitari le hanno riscontrato lesioni guaribili in venti giorni. Nel frattempo, i militari dell’Arma (coordinamento delle indagini affidato al comandante della compagnia Marco Vatore) si sono messi alla ricerca dell’aguzzino, rintracciandolo e traendolo in arresto immediatamente. Accusato di violenza privata, maltrattamenti, minacce e lesioni, il giovane è stato rinchiuso nel carcere di Trani, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Indaga il Pm Mirella Conticelli della Procura della Repubblica del Tribunale di Trani. Lunedì 17 maggio ci dovrebbe essere l’interrogatorio di garanzia ai danni del giovane.

VAL GARDENA, LASCIATO DALLA RAGAZZA SI VENDICA – Lasciato dalla fidanzata pensa di vendicarsi pubblicando le foto hard di lei su un sito per scambisti. Scoperto, viene denunciato. È successo in Val Gardena, protagonista un 35enne di Manfredonia, in provincia di Foggia. L’uomo, impegnato in Alto Adige per un lavoro stagionale insieme alla donna, aveva inserito le immagini della ragazza su un sito dedicato agli annunci per gli scambi di coppia, per vendicarsi dopo l’abbandono della giovane. La sua ex lo ha scoperto quando è stata contattata da persone interessate a un appuntamento e si è rivolta ai carabinieri, che hanno denunciato l’uomo per i reati di molestie, sostituzione di persona, violazione della privacy e diffamazione.

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