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Tagli ospedali, in Puglia chiesta seduta monotematica

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
14 Luglio 2010
Politica //

Chiesta seduta monotematica per piano di rientro regionale (immagine d'archivio)
Chiesta seduta monotematica per piano di rientro regionale (immagine d'archivio)
Bari – AI sensi dell’art. 34 dello Statuto della Regione Puglia (in base al quale un quinto dei Consiglieri regionali può chiedere la convocazione del Consiglio), i capigruppo del Pdl, Rocco Palese; de La Puglia Prima di Tutto, Francesco Damone e de I Pugliesi, Davide Bellomo, hanno inviato stamane al Presidente del Consiglio Regionale, Onofrio Introna, una richiesta di convocazione di una seduta monotematica del Consiglio, con all’ordine del giorno una informativa del Presidente della Giunta sul Piano di rientro previsto dall’art. 2, comma 49 della legge 244 del 2007 (“Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – Finanziaria 2008 Testo .

I CONSIGLIERI REGIONALI SU TAGLI SANITA’ – Marmo (PDL): “Per lo sfondamento del ‘patto di stabilità’, si chiudono 19 Ospedali e la cassa della Regione. Pelillo se ne vantò” – Il Consigliere regionale PDL, Nino Marmo, vicepresidente del Consiglio regionale ha diffuso la seguente nota: “Le conseguenze dello sfondamento del ‘patto di stabilità’ da parte della Regione si stanno materializzando in termini sempre più drammatici. Mentre Vendola e Fiore, in assenza di qualsiasi concertazione, si apprestano a tagliare 19 Ospedali e 220 posti-letto, a bloccare il turn-over ed a inasprire in tickets preannunciando che altrimenti non sono in grado di pagare gli stipendi agli operatori sanitari nei prossimi mesi, la Regione non paga più nessuno da mesi, bloccando anche le erogazioni rivenienti da fondi comunitari come quella di competenza della Formazione Professionale”.

A tal riguardo, Marmo ricorda che “quando la notizia di tale sfondamento trapelò insieme a quella del taglio di 283 milioni da un Bilancio appena approvato ai danni soprattutto delle fasce più deboli della popolazione e dell’Agricoltura, l’Assessore al Bilancio addirittura rivendicò la scelta di tale sfondamento in quanto avrebbe – niente meno che – ‘aiutato l’economia pugliese’. Come la stia aiutando, lo stiamo verificando in questi giorni e lo verificheremo ancora di più nei prossimi mesi. La verità è che quella che ne fu davvero aiutata fu la fantasmagorica campagna elettorale di Vendola e compagni”.

MARMO SULLE DICHIARAZIONI DI SANNICANDRO SU INTERNALIZZAZIONE – “Leggo una trionfalistica dichiarazione del Consigliere Sannicandro sulla irreversibilità dei processi di ‘internalizzazione’ – dice Marmo – visto che evidentemente manca dalla Puglia da qualche mese, mi dispiace comunicargli le ultime notizie. Sappia infatti che il suo Governatore e il suo Assessore hanno comunicato a tutti, tranne che al Consiglio regionale, che sono imminenti ed ineludibili le chiusure di 19 Ospedali ed il taglio di 2200 posti-letto, oltre al blocco del turn-over di medici ed infermieri e ad un inasprimento dei tickets. Con ciò essi si apprestano anche a levare il lavoro agli internalizzandi tanto cari, soprattutto in Provincia di Foggia, al caro Arcangelo, a meno che non si pensi di trasformare quel che resterà della Sanità pugliese in una sorta di improprio ammortizzatore sociale. Credo pertanto che anche questo tema debba rientrare nel confronto in Consiglio regionale e con le comunità pugliesi che Vendola e Fiore stanno disperatamente evitando, anche perché sarà difficile farvi passare la balla che il disastro che hanno combinato è colpa di una manovra del governo nazionale che è venuta ampiamente dopo e che comunque non ha sottratto un euro alla Sanità italiana e pugliese”, conclude Marmo.


Pietro Lospinuso, del Pdl, su concorso per direzione generale Asl – “Si deve essere molto abbassata l’asticella della presunzione di legalità di Vendola, che agli inizi del suo governo determinò il dimissionamento di un Direttore Generale appena rinominato da lui stesso per un avviso di garanzia relativo ad un cavillo formale, nonché – più avanti – quello di un Assessore per un mero lancio di agenzia di stampa, se invece è passata nell’indifferenza generale la notizia dell’avviso di garanzia al Direttore Generale della ASL di Taranto per una presunta manipolazione di un Concorso. Quel che non è cambiata invece è la politica dei due pesi e delle due misure da parte della sinistra di regime, se è vero che il Direttore Generale indagato è lo stesso che ha revocato la nomina di un Primario sfortunato come il dr. Antonio Scarcia, ma comunque stimato da tutti e positivamente valutato anche da un’apposita Commissione nominata dalla stessa ASL, per di più con un ritardo di più di tre anni rispetto ai fatti contestati ed in presenza di un rinvio a giudizio che, notoriamente, non è ancora una condanna”, ha detto Lospinuso.

Ventricelli: “Maturi i tempi per una legge sul conflitto di interessi” – “La notizia apparsa su tutti i giornali degli importanti appalti dell’azienda ospedaliera Policlinico di Bari aggiudicati a due importanti aziende pugliesi riconducibili direttamente a due consiglieri regionali Canonico e De Gennaro, oltre che preoccupare legittimamente, chi ha sempre aspirato ad una netta distinzione tra la politica e l’iniziativa economica e/o gli affari – ha detto in una nota il vicepresidente del gruppo SeL in Consiglio regionale, Michele Ventricelli – ripropone con forza la questione, a parer mio, dell’ incompatibilità tra l’esercizio di una pubblica funzione e la titolarità di aziende private che per lo più operano nell’ambito di commesse pubbliche. Non ho alcun elemento che possa farmi dubitare della legittimità formale delle gare effettuate al Policlinico aggiudicate a due ‘colleghi consiglieri regionali’ anzi sono certo e spero che la direzione dell’azienda ospedaliera abbia agito con ancora maggiore cautela nel caso in questione”.

Alfarano: “Abbattiamo le liste d’attesa per una sanità snella ed efficiente” – “Mesi e mesi di lunghe ed estenuanti attese. Così la sanità non va!” A denunciarlo in una nota è il consigliere regionale PdL, Giovanni Alfarano. “E’ inammissibile – spiega Alfarano – che per una mammografia, una Tac, una radiografica, un esame allergologico, oculistico, cardiologico, ortopedico si debba aspettare tanto. Così come è inammissibile che per una densitometria ossea ci si debba rivolgere al Policlinico di Bari perché nella Sesta Provincia non c’è la possibilità di accogliere nuove richieste mediche. Questa non è mera demagogia ma è la cruda realtà con la quale la sanità ed i cittadini pugliesi ormai sono abituati a fare i conti”. “Lo snellimento delle liste d’attesa ed un iter procedurale sempre più efficace e vicino al cittadino – prosegue il consigliere regionale della provincia di Barletta – Andria – Trani – tutto questo – sottolinea l’esponente del PdL – va a scontrarsi con la manovra anti-sanità adottata da Vendola. Il centrosinistra alla guida della Regione dinanzi ad una sanità malata e da rilanciare propone un indebolimento della stessa ed un’ulteriore beffa a danno dei cittadini: soppressione ed accorpamento di ospedali, riduzione di posti letto, ricette farmaceutiche a pagamento al costo di un euro, turn-over di un personale medico-sanitario sempre più carente”.

Chiusura ospedali – Cassano: “Vendola non fugga e riferisca in Consiglio” – Il consigliere regionale Massimo Cassano, capogruppo vicario del Pdl, ha detto: “L’incapacità dimostrata da Vendola di governare la Puglia è deflagrata clamorosamente in un piano di rientro dei conti regionali ripetutamente sforati e che il governatore sta facendo ricadere sulla sanità, provocando la sollevazione delle comunità prossime alla penalizzazione per la chiusura di ospedali e ridimensionamenti di servizi. Per questo gli chiediamo di spiegare in Consiglio regionale cosa accadrà nella nostra regione con il piano di rientro. Lo sollecitiamo ad un atto di coraggio e di chiarezza: affronti il Consiglio e spieghi ai cittadini le ragioni per cui in questi anni ha consentito ed assecondato la politica sanitaria più disastrosa e fallimentare della storia regionale”, ha detto Cassano.

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