Dedicato alla musica e alla cultura africana e del sud italia,creato insieme ad un gruppo di percussionisti africani ed italiani con la direzione artistica di Michele Màngano. Il progetto è basato sul legame tra tradizioni musicali diverse, in continua evoluzione. Cosa si nasconde dietro un’idea che poi viene tradotta in musica? Come nasce una musica che prima non c’era? Ancora oggi così come centinaia di anni fa, uomini di luoghi lontani e diversi si conoscono, comunicano e diventano amici grazie al linguaggio dei suoni e della musica.
Nell’occasione AFROTARANTAPROJECT mette in scena la storia di un grande incontro dove uomini di posti lontani si accorgono di essere in fondo simili. ‘Dajaloo’ che in lingua wolof significa ‘essere simili’.
Tarantelle e pizziche, il ballo «ncopp» o tammurro incrociati con il bakou e lo mballah del Senegal chiuderanno fra i colori degli abiti tradizionali e una musica che si amplifica nello stomaco, i ritmi di tamburelli e tamorre si uniranno a quelli di djembè e tamà, e le voci saranno quelle della tradizione griot, del dialetto wolof che non si sa come entreranno dentro la lingua pugliese, napoletana. Il Senegal e il Sud Italia: in un solo spazio scenico.
Il progetto di sperimentazione musicale AFROTARANTAPROJECT nasce dall’incontro di Michele Màngano e dei musicisti de La Bella Cumpagnie-Danzanova con il percussionista senegalese Gning Ibu e Jack Tamà “, originario Costa Davorio, ed Giovanni Imparato grande percussionista partenopeo ed il suo gruppo di musiche e tradizioni afrocubani, composto da ballerini, musicisti e cantanti .
La commistione stilistica, la contaminazione dei linguaggi e la sperimentazione artistica del progetto AFROTARANTAPROJECT si basano sull’incontro e sulla fusione di musiche popolari e strumenti tradizionali delle regioni del Sud Italia (flauti doppi, tamburi a cornice come tamburelli e tammurri napoletani, zampogne a paru, lira calabrese, organetti diatonici, chitarre battenti) con le percussioni (sabar, tamà e doun-doun), i ritmi, la vocalità, i canti e le danze originari di diverse aree del Senegal e più ampiamente dell’Africa Occidentale.
In AFROTARANTAPROJECT vediamo compenetrarsi forme apparentemente distanti di espressione musicale rituale: quelle italiane caratterizzate dal forte sincretismo religioso nato tra cristianesimo e paganesimo si fondono con i canti devozionali di correnti mistiche dell’Islam senegalese, le musiche da ballo di Calabria, Campania, Puglia si uniscono alle tradizioni dei musicisti pular senegalesi, i dialetti del nostro Meridione si incontrano con i canti e le vocalità legate alle ritualità wolof e delle numerosissime minoranze etniche del Senegal.
Inoltre questo progetto sarà presente anche in alcune manifestazione di solidarietà dedicata alla prevenzione e alla cura del cancro in alcuni paesi africani.
GLI APPUNTAMENTI
Lunedi 19 Agosto Rignano Garganico
Martedi 20 Lido del Sole Siponto
Giovedi 22 Tenuta Rinaldi Manfredonia
Dal 23 al 27 Agosto tour Marche
21 Settembre Canosa di Puglia
Redazione Stato@riproduzioneriservata
