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Restauro dell’Abbazia di San Nicola alle Tremiti: presentata interrogazione parlamentare

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
15 Aprile 2022
Gargano // Isole Tremiti //

StatoQuotidiano.it, Isole Tremiti, 15/04/2022 – Continua la battaglia per salvare l’abbazia dell’Isola di san Nicola. È stata presentata dall’on. Gisella Naturale, insieme ai deputati Daniela Donno, Danila De Lucia, Michela Montevecchi, Gianluca Ferrara, Marco Croatti, Donatella Agostinelli, Sergio Vaccaro e Fabrizio Trentacoste, tutti appartenenti al Movimento 5 Stelle, un’interrogazione a risposta scritta al Ministro della Cultura Dario Franceschini in merito allo stato dei lavori dell’Abbazia di San Nicola alle Isole Tremiti.

Come precedentemente segnalato a SQ, i lavori dell’abbazia, che dovevano terminare alla fine del 2021, risultano appena o, in alcuni casi, non ancora cominciati, con palate di intonaco che vanno a coprire le mura di un complesso abbaziale dell’XI secolo. Il costo totale del restauro e del recupero è di 20 milioni di euro di fondi pubblici.

Fonte: Gli isolani

Si legge nell’interrogazione:

Premesso che con delibera CIPE n. 3/2016, recante “Fondo sviluppo e coesione 2014-2020: Piano stralcio Cultura e Turismo (articolo 1, comma 703, lettera d) legge n. 190/2014)”, è stato approvato e finanziato il Piano stralcio “Cultura e Turismo” e, nell’ambito dello stesso, è stato assegnato al Comune Isole Tremiti (Foggia) un finanziamento di 20 milioni di euro per il rilancio e recupero del complesso abbaziale e dell’isola di San Nicola. In data 6 settembre 2017 è stato sottoscritto il disciplinare d’obbligo che regolava i rapporti tra il Segretariato generale-Servizio II del Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo (ora Ministero della cultura), responsabile dell’attuazione del Piano stralcio, e il Comune delle Isole Tremiti per l’attuazione degli interventi compresi all’interno dell’intervento n. 22 denominato “Isole Tremiti – San Nicola”; i suddetti fondi furono destinati alla riqualificazione e al rilancio di 5 macro aree relative all’Isola di San Nicola: l’area portuale; il borgo; il complesso abbaziale; il contesto paesaggistico; le aree cimiteriali; considerata l’importanza e l’urgenza del restauro conservativo dell’abbazia e della chiesa, che già hanno visto lo stanziamento di precedenti fondi, sarebbe stato necessario operare in primis avvalendosi di ditte specializzate e utilizzando materiali idonei. Invece, purtroppo, si è scelta la parcellizzazione in tanti piccoli interventi disomogenei che sembra destinata a vanificare la potenzialità dei fondi stanziati. Tante aree che annullano quasi interamente la necessità primaria di conservazione di un bene culturale di grandissimo valore che resta in balia dei danni del tempo e di interventi non adeguati;

come se non bastasse, le gare d’appalto relative ai progetti non si svolgono attraverso la stazione unica appaltante della provincia di Foggia, bensì sono gestite attraverso una Centrale Unica di Committenza (CUC): stazione appaltante costituita nel 2017 formata dai Comuni di Isole Tremiti e Rodi Garganico, il cui responsabile è M. M., funzionario direttivo contabile delle Isole Tremiti; a ricoprire il ruolo di capo Ufficio Tecnico del Comune di Tremiti (capofila della CUC), segretario o presidente di gara chiamato ad occuparsi delle procedure per l’affidamento dei servizi tecnici e dei lavori alle ditte appaltatrici, nonché Responsabile unico del procedimento per gli appalti (RUP) è sempre l’arch. F. D. M.;

detta concentrazione di incarichi configura, a parere dell’interrogante, una chiara incompatibilità, come da disposizioni di cui all’art. 77, comma 4, del decreto legislativo n. 50 del 2016, recante “Codice dei contratti pubblici”, corroborate dalla deliberazione dell’Autorità nazionale anticorruzione n. 760 del 4 settembre 2019, in quanto il soggetto chiamato a rivestire il ruolo di RUP è deputato a svolgere funzioni di controllo sull’operato della stessa commissione di gara; le commissioni giudicatrici per tutte le gare di appalto, risultano avere sempre la medesima composizione, ovvero l’ing. D. T., dipendente del Comune di Monte Sant’Angelo nella veste di presidente, l’ing. D. M., responsabile Ufficio Tecnico del Comune di Rodi Gargano e il geometra Z., dipendente del Comune di Apricena, e il dirigente F. D. M., che ricopre il ruolo di RUP e segretario verbalizzante o presidente delle operazioni di gare effettuate dalla commissione; nella CUC Isole Tremiti si ritrova coinvolto nelle gare per la gestione dei fondi anche D. P., vicesindaco a Rodi Garganico per due consiliature, sul quale nel 2014 ha indagato la Guardia di finanza per un incarico retribuito (vietato per chi è in stato di quiescenza), legato a D. M., tanto che è stato lui il consulente affidatario dell’incarico da 26.000 euro come “esperto ufficio di piano per implementazione dei sistemi di coordinamento, gestione e monitoraggio dell’intervento n. 22 “Isole Tremiti – San Nicola”;

di quanto descritto il 7 gennaio 2022 l’interrogante ha informato l’Autorità nazionale anticorruzione; considerato che, a giudizio dell’interrogante: la vicenda narrata configura un fortificato sistema in cui una ristretta cerchia di dirigenti pubblici gestiscono l’intero quadro operativo. Una gestione di un’ingente dotazione di denaro che appare, non solo dirottata dal suo scopo originario e urgente su opere di dubbia qualità e utilità, ma anche palesemente indirizzata ad affidare incarichi a figure legate agli stessi dirigenti nel totale arbitrio. Inoltre si rilevano alcune incongruenze tra i progetti e i lavori eseguiti, come quello relativo all’ex dissalatore poi eseguito su un manufatto 10 volte più piccolo cioè sulla vasca dei benedettini, i cui costi, però, anziché diminuire sono aumentati; dalla firma del citato disciplinare d’obbligo (6 settembre 2017) sono passati quasi 5 anni;

l’art. 8 del disciplinare d’obbligo prevede che le procedure di gara per l’attuazione dell’intervento dovevano essere avviate entro dicembre 2017. Il termine di ultimazione dei lavori, servizi o forniture era stabilito entro il 31 dicembre dell’annualità successiva all’ultima annualità prevista dal profilo di spesa dell’intervento, quindi 31 dicembre 2021;

alcuni cantieri non sono mai stati aperti e solo pochi lavori sono stati completati rispetto a quelli previsti, facendo registrare un notevole ritardo per cui si rischia la revoca del contributo previsto dall’art. 14 del disciplinare d’obbligo. L’art. 13 prevede che il Segretario generale – Servizio II si riservava la facoltà di effettuare le verifiche e i controlli relativi allo stato di attuazione degli interventi, si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto riportato; quali iniziative di competenza intenda adottare per far luce sulla vicenda, sulla scarsa professionalità messa in campo per le necessarie attività di restauro del patrimonio culturale dell’Isola di San Nicola, sui ritardi nei relativi lavori e sulla necessità di maggiore trasparenza nelle procedure e nelle attività legate alle gare d’appalto per il progetto di rilancio e recupero dell’Isola San Nicola, affinché la stessa possa tornare a rappresentare il vero fulcro culturale delle Tremiti.

Si attende la risposta del Ministro della Cultura Dario Franceschini, sperando in un lieto fine di questa vicenda.

 

A cura di Piercosimo Zino

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