Cerignola. Il Consiglio Comunale di Cerignola ha recentemente approvato una mozione storica che introduce un salario minimo comunale per i lavoratori degli appalti pubblici. Con questa decisione, il Comune di Cerignola si allinea a una crescente tendenza in Italia che mira a migliorare le condizioni lavorative e contrastare il lavoro povero e lo sfruttamento.
Il Contesto e l’Approvazione della Mozione
La mozione, promossa dall’amministrazione comunale e sostenuta da diverse forze politiche, stabilisce che tutti i lavoratori impiegati negli appalti pubblici sul territorio comunale riceveranno un salario minimo di nove euro l’ora. Questa misura è destinata a garantire che i lavoratori coinvolti in progetti pubblici abbiano un compenso dignitoso, adeguato al costo della vita e conforme agli standard europei.
Secondo i dati Istat, in Italia oltre 2 milioni di lavoratori vivono sotto la soglia di povertà, un problema che colpisce in modo significativo anche i settori degli appalti pubblici, dove le condizioni di lavoro sono spesso precarie e i salari troppo bassi.
I Dettagli della Mozione
La mozione approvata prevede l’adeguamento delle clausole nei contratti di appalto stipulati dal Comune di Cerignola, includendo il vincolo del salario minimo di nove euro all’ora. Questa misura è destinata a beneficiare migliaia di lavoratori, dagli addetti alle pulizie agli operatori nei servizi pubblici, garantendo una maggiore equità e sicurezza economica.
Le Reazioni e le Prospettive Future
Il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, ha espresso soddisfazione per l’approvazione della mozione, sottolineando che questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso la tutela dei diritti dei lavoratori e la promozione di un’economia più giusta. “Questa decisione conferma l’impegno della nostra amministrazione per una Cerignola più equa e solidale”, ha dichiarato Bonito.
Anche i sindacati locali e le associazioni di categoria hanno accolto positivamente la notizia, vedendo nella mozione un esempio concreto di come le amministrazioni locali possano contribuire a migliorare le condizioni di lavoro. “È un segnale forte che speriamo venga seguito da altri Comuni e che possa contribuire a spingere il Governo nazionale a discutere seriamente dell’introduzione di un salario minimo legale in tutto il Paese”, ha commentato il segretario della Cgil di Cerignola.
Impatto e Applicazione
Ora, il Comune di Cerignola dovrà procedere con la revisione dei bandi di gara e degli appalti pubblici per integrare la nuova normativa. È previsto un monitoraggio continuo per garantire il rispetto delle nuove disposizioni e per valutare l’impatto della misura sull’economia locale e sul benessere dei lavoratori.
Questa iniziativa di Cerignola potrebbe diventare un modello per altre amministrazioni locali in Italia, contribuendo a promuovere un cambiamento positivo nel mercato del lavoro e nella tutela dei diritti dei lavoratori.
Per ulteriori informazioni e aggiornamenti, è possibile consultare i siti ufficiali del Comune di Cerignola e delle principali organizzazioni sindacali del territorio.
Fonti:
Comune di Cerignola
Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT)
CGIL Cerignola