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CORRUZIONE BAT: prosciutti e regali, così un ingegnere corrompeva i funzionari della Provincia

Un lungo elenco di regali e favori con cui, secondo la Procura di Trani, diversi progettisti privati assicuravano gli incarichi dell’ente pubblico.

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
15 Luglio 2024
Bari // BAT //

Per ottenere la “benevolenza” degli uffici tecnici della Provincia Bat, l’ingegnere Paolo Misuriello aveva adottato una strategia particolare, simile a una scena del famoso film di Checco Zalone («Non è corruzione, non è concussione, è educazione»). Tuttavia, il gip di Trani, Domenico Zeno, ha avuto una visione diversa: i 20 prosciutti consegnati ai dipendenti dell’ufficio diretto da Vincenzo Guerra, 54 anni, di Triggiano (anch’egli arrestato), fanno parte di un lungo elenco di regali e favori con cui, secondo la Procura di Trani, diversi progettisti privati assicuravano gli incarichi dell’ente pubblico.

Misuriello, responsabile della sicurezza dei lavori alla discarica Cobema di Canosa, è ritenuto dal gip un personaggio “apicale” nel sistema corruttivo all’interno degli uffici della Provincia. L’episodio dei prosciutti crudi “Jamon Serrano”, a pochi giorni dal Natale 2021, è emblematico di questo sistema. Il 4 dicembre, la Guardia di Finanza annota una telefonata in cui Misuriello chiede a un collaboratore (non indagato) di Guerra di passare a ritirare i prosciutti da distribuire in ufficio: «Ti puoi allungare tra un quarto d’ora, venti minuti allo studio mio che ti devo lasciare un po’ di roba da dare ad amici lunedì mattina? Perché adesso sto senza bolla d’accompagnamento se mi ferma qualcuno». Il collaboratore risponde prontamente: «Se tu stai adesso già posso pure venire adesso tra dieci minuti e va bene adesso vengo, è inutile che vado a Trani e poi vengo di nuovo».

Due giorni dopo, Misuriello viene avvertito che non tutti hanno ricevuto il suo prosciutto, e così richiama il funzionario: «Ehi Fra! Dimenticai Stefano e Lucia, mi potresti aiutare tu, se te li do a te e poi… Stefano e Lucia (…) no, no, i… anche perché tu li devi avvisare perché mi pare che quelli non vengono con la macchina, quelli vengono con il treno, come vengono? Con il treno, con il pullman». Il collaboratore si attiva subito: «Ehi Paolo, stanno ad un corso, giù. Mo, come salgono, poi li sento e ti faccio sapere».

Oggi, Misuriello comparirà per l’interrogatorio di garanzia insieme alle altre tre persone arrestate.

Lo riporta La Gazzetta del Mezzogiorno.

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