Foggia, 15 luglio 2024 – Una giornata torrida avvolge Foggia, trasformando la città in un deserto di cemento arroventato. Le temperature hanno raggiunto picchi preoccupanti, toccando i 41 gradi Celsius e con punte estreme fino a 47 gradi in alcune zone periferiche. La città sembra sospesa in una bolla di calore, con l’afa che opprime ogni angolo.
Le strade sono deserte, pochi temerari osano avventurarsi all’aperto se non strettamente necessario. L’asfalto ribolle sotto il sole implacabile, e l’aria sembra vibrare per il calore. I pochi passanti che si incontrano si muovono lentamente, cercando disperatamente l’ombra e sollievo dalle temperature estreme.
Le piazze, solitamente animate, sono ora silenziose. I bambini che giocano nei parchi e le famiglie che passeggiano sono solo un ricordo lontano in questa giornata insolitamente calda. I bar e i ristoranti, che di solito brulicano di vita, vedono i loro tavolini all’aperto vuoti. I ventilatori girano senza sosta, ma sembrano inutili di fronte a questo caldo opprimente. Le scuole sono chiuse per la pausa estiva, ma le strutture che offrono attività estive ai bambini hanno dovuto sospendere le attività all’aperto. Le autorità cittadine hanno diramato avvisi urgenti, consigliando alla popolazione di rimanere in casa il più possibile e di idratarsi frequentemente. Anche i trasporti pubblici risentono della morsa del caldo. Gli autobus e i treni, nonostante siano dotati di aria condizionata, faticano a mantenere temperature accettabili al loro interno.
La desolazione della città è accentuata dalla consapevolezza che questo caldo non è un episodio isolato, ma un segno dei cambiamenti climatici che stanno colpendo tutto il pianeta. Le ondate di calore estremo stanno diventando sempre più frequenti e intense, richiedendo nuove strategie e misure di adattamento per proteggere la popolazione e l’ambiente.
Oggi, 15 luglio 2024, Foggia vive una giornata che entrerà nei libri di storia meteorologica per le temperature record registrate. La speranza è che questi eventi estremi possano stimolare una maggiore consapevolezza e azioni concrete per affrontare la crisi climatica globale.
fotogallery Enzo Maizzi
Questo caldo fa paura, è disumano e pericoloso. L’uomo non è in grado di tollerare queste temperature così estreme
L effetto dei cambiamenti climatici e ” evidente nonostante qualcuno neghi questa realtà”.Foggia risulta essere tra le città più calde ,da sempre comunque,in una città così calda mancano più spazi verdi ,fontane spazi ideato per rendere meno opprimente le temperature alte,si attuano zone pedonali vedi via Lanza,nelle zone più assolte senza prevedere sistemi di zone ombreggiate anche artificiali,più verde e più alberi sono scientificamente in lgrado di mitigare le temperature torride,
L’amministrazione comunale dovrebbe mettere al centro anche queste problematiche e studiare con esperti le soluzioni migliori.
Gli alberi, bisogna piantare gli alberi! non lo vogliono capire! (invece di mettere asfalto ovunque, anche su marciapiedi!)