MILANO – Giulia De Lellis sale in cattedra alla Bocconi di Milano. L’influencer, 5.3 milioni di followers su Instagram, è stata scelta per raccontare la sua storia imprenditoriale in una lezione – aperta solo agli studenti – del master in Fashion, experience & design management che si svolgerà mercoledì 20 marzo.
All’attenzione dell’università Audrer, l’azienda fondata dalla De Lellis che oggi ha un valore di 500mila euro e 12 dipendenti. “È totalmente autofinanziata- racconta al Corriere della Sera- che possa diventare un caso di studio della Sda Bocconi è un riconoscimento importante”.
COME È INIZIATO TUTTO
L’idea di fare impresa è arrivata dopo i primi successi televisivi, quelli con Uomini & Donne e il Grande Fratello Vip.
“Prima dell’esperienza in televisione- ricorda- facevo la commessa in un negozio di abbigliamento a Pomezia: 1.200 euro al mese.
Quando sono arrivati i primi contratti grazie ai social quasi mi vergognavo: con un pacchetto di post potevo andare oltre quanto prendevo stando in negozio un mese intero.
Ho cominciato a mettere da parte i risparmi, pensavo: ho questa fortuna, voglio usarla per creare qualcosa di mio. Alla fine è nata Audrer”.
Tutto è iniziato grazie a un rossetto: “Mi piaceva, l’ho raccontato sui social. Dopo un po’ arriva mia sorella: lo volevo provare ma non si trova più“. Era sold out.
Poi è successo di nuovo con altri prodotti: “Ho iniziato a farmi domande.
Vado nella profumeria vicino a casa – vivevo a Roma – e mi spiegano: le ragazze chiedono quello che hai usato tu. Una, due, tre volte. Non ci potevo credere”.
Beauty e make up, quotidianamente, Giulia dona sui social consigli ai suoi followers e non solo. “Gli account- dice- li seguo io. Al di là del mio ruolo in prima persona, oggi ho allargato l’attività a una piccola agenzia di comunicazione: ci sono aziende a cui faccio consulenza, ad esempio brand storici che però faticano ad arrivare ai più giovani”.
PUBBLICITÀ E TRASPARENZA
E con l’avvento di quello che ormai è chiamato decreto Ferragni, a seguito del caso Balocco, per la De Lelis “la chiarezza è fondamentale: se stai pubblicizzando un prodotto scrivi ‘adv’, se ti è stato regalato ‘gift’, altrimenti è ‘no sponsor’. Per noi che operiamo nel web è sempre stato così: bene che diventi legge ciò che era affidato all’autoregolamentazione”.
E sul caso Ferragni, l’influencer commenta: “Se sei così grande, così in alto, serve altrettanta attenzione per gestire la cosa. Chiara Ferragni è una bravissima imprenditrice, un’ottima mamma: spero che tutto finisca per il meglio”.
A chi la critica, dicendo che chiunque può truccarsi davanti un obiettivo, risponde: “Dico che ci sarebbero milioni di influencer tutti di successo. Invece no: chissà come mai.
Servono preparazione, fantasia, un pizzico di fortuna. Io ho un mio modo di comunicare: diretto, schietto. Non è che faccio un post e guadagno: penso ai claim, al set, decido come fare le foto, la musica.
I dettagli fanno parecchio”.
Ora Giulia ha un solo obiettivo: “La laurea mi manca e vorrei tornare a studiare per prenderla. Ho 28 anni: so che lo farò”.