STATOQUOTIDIANO.IT. Isole Tremiti. “Dopo il lungo buio dettato dall’emergenza Covid e proprio quando la situazione pandemica sembra voler migliorare in tutto il territorio nazionale, sembrano non vogliano terminare le difficoltà per le Isole Tremiti. Vanto del Bel Paese sul versante Adriatico, l’arcipelago e i suoi abitanti attendono da mesi la riapertura che garantisca il necessario afflusso di turisti che ogni anno affollano le isole. Si prospetta però un’estate piena di difficoltà per tutti coloro i quali decidano di sostare nella rada delle Isole Tremiti con la propria imbarcazione; risultano infatti non ancora allestiti i campi di ormeggio, strutture preposte alla salvaguardia dell’ Area Marina Protetta.
Nonostante il crescente malcontento di chi vorrebbe solo far valere il proprio diritto al lavoro e l’incessante aumento di richieste da parte di turisti vacanzieri; Ente Parco Nazionale del Gargano ,gestore dell’AMP Isole tremiti, continua ad avere un atteggiamento passivo a riguardo. “Siamo certi che i canali mediatici possano e debbano aiutarci a trovare la soluzione ad una criticità dettata dalla negligenza di un Ente” questa la denuncia di un gruppo di rappresentati della realtà portuale delle isole Tremiti”.
E’ quanto dicono alcuni operatori in una nota inviata a StatoQuotidiano.it.
Di seguito il “sollecito circa le criticità degli approdi all’interno Area Marina Protetta” da parte del presidente della Soc. Coop. Tremiti Sea di Termoli.
“Con riferimento in oggetto si fa presente che addì 14/06/2021 non risulta ancora assegnata la gestione dei campi di ormeggio siti all’interno dell’ AMP Isole Tremiti con conseguente mancanza di fruibilità degli stessi. L’avvento della stagione estiva comporta un conseguente aumento di visitatori all’interno dell’arcipelago delle isole Tremiti. La Soc. Coop. Tremiti Sea , in procinto di dislocare la propria flotta adibita al trasporto passeggeri, risulta tutt’ora impossibilitata a garantire alle proprie imbarcazioni un approdo sicuro nonché garantito dalle basilari norme previste dal Codice della Navigazione e dalla suddivisione amministrativa del Compartimento Marittimo. Come ormai noto alle Isole Tremiti non vi è una struttura portuale atta a garantire un ricovero sicuro alle imbarcazioni durante le ore notturne ma soprattutto in condizioni meteomarine avverse.
Si ricorda che il 17 maggio 2012 un’imbarcazione del valore di ca €200.000,00# ruppe l’ormeggio e andò dispersa, presumibilmente affondata e mai ritrovata.
Nonostante le condizioni del mare fossero proibitive, gli armatori nel tentativo di ritrovare il natante, misero a rischio la propria incolumità. Da ciò si evince che dall’ utilizzo del campo boe ne risulti anche la salvaguardia della vita umana in mare. Ricordiamo che per il secondo anno consecutivo ci ritroviamo a segnalare un’ inefficienza nelle tempistiche di allestimento del campo boe, unico ricovero autorizzato dell’Arcipelago. Siamo quindi a chiederVi un’ autorizzazione temporanea per l’utilizzo delle boe, ove non sia previsto un prossimo allestimento dei campi di ormeggio”, conclude il Presidente della cooperativa Tremiti Sea, Matteo Campanozzi.
LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DELL’ENTE PARCO NAZIONALE DEL GARGANO PAZIENZA
“L’Ente Parco ha emanato già alcune settimane fa la manifestazione d’intesse per l’affidamento della gestione, rispetto alla quale ci sono stati de riscontri, 3 manifestanti, con qualcuno escluso per mancanza dei requisiti richiesti”, dice a StatoQuotidiano.it il presidente dell’Ente Parco Nazionale del Gargano, Prof. Pasquale Pazienza.
“Ora – continua – ci si aspettava un’offerta economica anche in seconda battuta. Invece, l’Ente Parco prende atto che nonostante l’iniziale manifestazione d’interesse, alcuni soggetti che si erano presentati inizialmente non hanno completato la procedura lasciando deserta la gara. Da qui, perseguendo quanto disposto ai sensi di legge, la gara per la gestione in questione non può che essere dichiarata deserta”.
Pazienza è un corpo estraneo al Gargano. Uno do Foggia che non sa cosa sia il vero Gargano dovrebbe lasciare l incarico