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INCHIESTA Bat, tangenti in cambio di incarichi: i dirigenti non rispondono al gip

L'unico a essersi sottoposto a interrogatorio è stato Giovanni Battista Guerra, finito ai domiciliari con le accuse di corruzione e turbativa d'asta in concorso con Gianferrini.

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
16 Luglio 2024
BAT // Cronaca //

TRANI- Massimo riserbo al termine della sessione di interrogatori svoltasi ieri nell’ambito dell’inchiesta sui presunti appalti illeciti alla Provincia di Barletta-Andria-Trani e al Comune di Trani.

Di fronte al giudice per le indagini preliminari Domenico Zeno sono comparsi i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare in carcere: il dirigente della Provincia Vincenzo Guerra, l’architetto Francesco Gianferrini, all’epoca dei fatti in servizio presso la Provincia e il Comune ma ora in pensione, l’ingegnere Giuseppe Marselli, funzionario provinciale e direttore dei lavori della discarica Cobema di Canosa, e l’ingegnere di Barletta Paolo Misuriello, titolare dello studio SGM Ingegneria. Misuriello ha rilasciato dichiarazioni spontanee, sottolineando di aver rinunciato a tutti gli incarichi pendenti con le pubbliche amministrazioni e di aver chiuso ogni rapporto professionale con gli enti della Bat da due o tre anni. Il suo avvocato, Carmine Di Paola, ha avanzato richiesta di scarcerazione, sostenendo che non sussiste il pericolo di reiterazione del reato. Gli altri indagati hanno preferito non essere interrogati, in quanto non avevano avuto il tempo di esaminare tutti gli atti del fascicolo alla base dell’ordinanza di custodia cautelare. Pertanto, gli interrogatori di coloro che sono agli arresti domiciliari e sottoposti a misure interdittive sono stati rinviati a sabato prossimo.

L’unico a essersi sottoposto a interrogatorio sabato scorso è stato l’agronomo di Trani, Giovanni Battista Guerra, finito ai domiciliari con le accuse di corruzione e turbativa d’asta in concorso con Gianferrini. Secondo la procura, Gianferrini avrebbe fatto in modo che a Guerra fosse affidato un incarico per il trattamento fitosanitario dei lecci storici in piazza della Repubblica, del valore di circa 15mila euro. In cambio, l’agronomo avrebbe dovuto redigere una perizia per un risarcimento danni relativo all’abitazione dell’ex dirigente. Guerra ha respinto tutte le accuse, sostenendo la correttezza del proprio operato e depositando una serie di documenti a sua difesa. L’avvocato Angelo Scuderi ha richiesto la revoca della misura cautelare, e il giudice si pronuncerà nelle prossime ore. Gli altri indagati sono difesi dagli avvocati Rinaldo Alvisi, Mario Malcangi, Mimmo e Fabrizio Di Terlizzi e Francesco Di Marzio.

Secondo le accuse mosse dalla Procura di Trani, diversi liberi professionisti si sarebbero assicurati l’affidamento di incarichi in cambio di favori e regalie. Le vicende sotto inchiesta riguardano non solo i lavori di messa in sicurezza della discarica di Canosa, ma anche quelli relativi ai bagni della scuola Archimede di Andria, la messa in sicurezza del viadotto Bisceglie-Ruvo-Corato e la vendita dell’ex mattatoio di Terlizzi.

Lo riporta Lagazzettadelmezzogiorno.it

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