Tra i 27 capoluoghi monitorati dal Ministero, oggi sono sotto bollino rosso Ancona, Bologna, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste e Viterbo. Domani, mercoledì 17 luglio, si aggiungerà all’elenco, segnando la giornata più calda della settimana.
Il livello 3 di allerta, come ricorda il Ministero della Salute, indica “condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive, oltre che sui gruppi a rischio come anziani, bambini piccoli e persone con malattie croniche”. Questi ultimi gruppi sono invece interessati dal livello di allerta 2, il bollino arancione, che oggi coinvolge Palermo, Torino e Bolzano.
Aumento del 25% dei pazienti nei pronto soccorso
L’ondata di caldo ha portato a un aumento significativo degli accessi nei pronto soccorso per malori legati alle alte temperature. “Rispetto alla norma, stiamo vedendo un aumento del 20-25% dei pazienti”, spiega Pierino Di Silverio, segretario nazionale del sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed. I casi più comuni riguardano colpi di calore, disidratazione e collassi cardiocircolatori, soprattutto tra gli anziani e le persone con patologie croniche.
“Ogni anno il caldo provoca un incremento degli accessi nei pronto soccorso, non è una novità. Per questo, oltre a fornire consigli e linee guida per proteggersi – come bere molta acqua e evitare di uscire nelle ore più calde – speriamo sempre che venga sviluppato un piano di emergenza a livello ministeriale. Questo dovrebbe includere il potenziamento del personale nei pronto soccorso, dove la domanda aumenta esponenzialmente”, aggiunge Di Silverio.
Inoltre, “andrebbe rafforzata la medicina territoriale, con l’organizzazione di punti di primo soccorso e presidi territoriali in grado di rispondere immediatamente e fungere da filtro per i pronto soccorso. Purtroppo, anche sul territorio, la carenza di medici è una situazione drammatica”.
Lo riporta ADNKronos.