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“Mercadante ritrovato”, presentazione in Cattedrale a Foggia

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
16 Ottobre 2014
Cronaca // Musica //

Foggia – VENERDI’ 17 ottobre, alle ore 21, nella Basilica Cattedrale di Foggia, dopo il rinvio a causa di indisposizione fisica di un solista, sarà presentato ufficialmente il cd “Mercadante ritrovato” che contiene l’inedita “Messa a grande orchestra per quattro voci” di Saverio Mercadante. L’opera, nella trascrizione moderna curata da Agostino Ruscillo, è stata incisa dall’Orchestra&Coro della Cappella Musicale Iconavetere di Foggia “in first world recording” per la Bongiovanni di Bologna. La Messa sarà eseguita dal vivo in occasione del festival di musica sacra “Via Francigena del Sud”.

È in distribuzione il nuovo cd prodotto dalla Bongiovanni di Bologna intitolato “Mercadante ritrovato” (codice di catalogo: GB 2471-2), promosso con il sostegno di Puglia Sounds Record, grazie al quale si potrà ascoltare in ‘prima registrazione assoluta’ la Messa a grande orchestra per quattro voci che Saverio Mercadante, illustre compositore pugliese di nascita e napoletano d’adozione, fece eseguire a Foggia il 15 agosto 1828 in occasione dei festeggiamenti per la «Vergine SS.ma dell’Icona Vetere».

La Messa a grande orchestra, registrata dall’Orchestra&Coro della Cappella Musicale Iconavetere e da un apprezzabile quartetto vocale tutto ‘made in Puglia’ (Anna Rita Di Giovine Ardito, soprano, Angela Bonfitto, mezzosoprano, Vincenzo Di Donato, tenore, Matteo d’Apolito, basso), diretti da Agostino Ruscillo – il quale ha anche curato la trascrizione in edizione moderna del manoscritto apografo conservato presso l’Archivio diocesano di Molfetta (Fondo Peruzzi) – presenta una padronanza ammirevole dello stile classico, di marca squisitamente operistica, combinato alla scrittura contrappuntistica corale e al sinfonismo viennese e italiano di primo Ottocento. La Messa vede l’alternanza di episodi corali, di brani solistici e pezzi d’insieme: i primi sono di forte impatto sonoro (soprattutto il primo movimento del “Gloria”), gli altri di perentoria eleganza.

Mercadante musica solo la coppia Kyrie-Gloria dell’Ordinario, tralasciando di musicare le altre sezioni (Credo-Sanctus-Agnus Dei), evidentemente lasciate al canto piano. Nel Kyrie, strutturato sulla tonalità di Do minore, è il coro il protagonista della scena, con dei brevi interventi solistici del soprano che intona il “Christe”, nella relativa maggiore di Mi bemolle, e il secondo “Kyrie”, nella tonalità omologa di Do maggiore, facendo emergere il carattere della drammaticità applicato ai testi liturgici. Nel Gloria, suddiviso in ben cinque movimenti, si avverte inequivocabilmente la predominanza operistica: l’aria Gratias agimus tibi con il corno obbligato (solista: Vincenzo Celozzi), che richiama, per scelta timbrica, la ben più famosa aria bachiana Quoniam tu solus sanctus della Messa in si minore, seguita dal terzetto, Domine Deus, e dal quartetto Qui tollis peccata mundi, per chiudere con l’ultimo movimento, Qui sedes ad dexteram, che esplode nel finale con un ‘tutti’ orchestrale, caratterizzato da motivi tipicamente rossiniani, in corrispondenza del “Cum Sancto Spiritu”. La partitura prescrive il seguente organico: 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni, 2 trombe, 1 trombone, archi, coro a quattro voci miste, e quattro voci soliste, privilegiando quella del soprano.
Mercadante negli anni Venti dell’Ottocento è una vera star. Ottiene la consacrazione come operista nel 1821 con la rappresentazione di Elisa e Claudio, opera in due atti, con la quale debutta alla Scala di Milano con lusinghiero successo di critica e pubblico (e che fu rappresentata qualche giorno dopo l’esecuzione della Messa, il 19 agosto 1828, presso il Reale Teatro Ferdinando di Foggia, in occasione del genetliaco del Re Francesco I). Tra il 1827 e il 1828 lavora molto tra Spagna e Portogallo, soggiornando a Madrid e Lisbona.

È di sicuro interesse, pertanto, l’uscita del cd edito da Bongiovanni e dedicato al Mercadante sacro, genere in cui il compositore risulta ancora poco indagato, soprattutto per quei componimenti scritti anteriormente alla nomina a ‘maestro di cappella’ del duomo di Novara (dal 1833 al 1840).

La seconda parte del cd contiene una produzione sacra scritta dal compositore di Altamura nel periodo novarese. Si tratta del Requiem breve a quattro voci senza accompagnamento, quindi di un componimento ‘a cappella’, datato 1836. Mercadante fa ricorso alla prassi esecutiva dell’alternatim tra polifonia e gregoriano, rispettando fedelmente le norme liturgiche sulla Missa pro defunctis che escludono anche l’uso dell’organo. Il ‘magister’ musica tutte le parti essenziali che constano generalmente di nove interventi: tre interventi dell’Ordinarium missae (Kyrie, Sanctus e Agnus Dei), quattro interventi del Proprium (Introito, Sequenza, Offertorio, Comunione), e il rito di assoluzione finale, che viene eseguito al termine delle esequie, il responsorio Libera me Domine.

La produzione discografica è stata realizzata dall’etichetta Bongiovanni di Bologna, attiva nel campo dell’editoria musicale fin dal 1905, con un catalogo di oltre 700 titoli discografici. Questa nuova importante produzione segue la filosofia della casa musicale bolognese che punta alla riscoperta e alla riproposizione di un repertorio, vocale o strumentale, inedito o raro.

La registrazione è avvenuta in un luogo di culto di sicuro interesse storico-architettonico, la chiesa del Purgatorio di Foggia, recentemente ribattezzata col titolo di “Madonna della Misericordia”. In questa splendida location è stato realizzato anche il videoclip che racconta in pochi minuti il lavoro di registrazione, e che mette in collegamento il prodotto discografico con il luogo più importante della città di Foggia, la Basilica Cattedrale, dove si custodisce l’antica icona mariana. La postproduzione del video musicale è stata effettuata dalla “Clack” di Foggia, con le videoriprese di Tommaso Abbatescianni e Antonio Di Bitonto.
Il cd “Mercadante ritrovato” si è concretizzato anche grazie alla produzione esecutiva dell’Associazione “Cappella Musicale Iconavetere”, alla collaborazione di Sabino Manzo, in qualità di assistente musicale, e alla direzione tecnica del suono dell’ingegnere Matteo Costa. Agostino Ruscillo direttore artistico del progetto discografico.

Redazione Stato

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