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Com’è bello il Bosco degli Apocrifi

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
17 Maggio 2010
Teatro //

Teatro Bosco Apocrifi (Stato)
Teatro Bosco Apocrifi (Stato)
Manfredonia – ELEMENTI del problema: una platea composita, fatta per metà da bambini anche molto piccoli e per l’altra metà da adulti; uno spettacolo di teatro ragazzi ma allo stesso tempo ricco delle ormai consuete suggestioni “alte” a cui ci ha abituato la Bottega degli Apocrifi. Soluzione del problema: col talento e l’inventiva il successo è garantito. Divertire e prima ancora, calamitare in maniera ipnotica l’attenzione dei bambini, non è obiettivo di facile realizzazione; se poi si mira al contempo a rendere l’ora di durata dello spettacolo piacevole e di arricchimento anche per i fruitori più in là con gli anni, allora l’obiettivo diventa oggettivamente arduo.

La Bottega degli Apocrifi, ça va sans dire, riesce nell’intento, confermando il livello altissimo di ogni sua produzione. In che modo? Grazie alla cura meticolosa per i testi, merito del lavoro drammaturgico di Stefania Marrone e Cosimo Severo (a cui si deve anche la regia); alle musiche meravigliose del maestro Fabio Trimigno; alle interpretazioni sempre ispirate degli attori Livia Gionfrida, Franck Nassirou, Aurora Tota, Fabio Trimigno e Vincenzo Scarpiello. “Nel Bosco Addormentato” è stato presentato in anteprima ieri, domenica 16 maggio, al Teatro Comunale di Manfredonia, per poi volare il 21 maggio al Teatro Kismet di Bari dove farà parte di una delle più importanti vetrine italiane di teatro ragazzi, il Festival Maggio all’Infanzia.

Le ispirazioni e le citazioni che stanno dietro al Bosco degli apocrifi sono note eppure appaiono nuove al pubblico: è la Bella Addormentata di Charles Perrault, ma anche dei fratelli Grimm, di Tahar Ben Jelloun, di Giambattista Basile, del compianto Italo Calvino.

I sogni sono l’anima della storia; è da un sogno che inizia tutto, quello che la regina fa nel suo castello in una notte di luna piena. Sola nel suo immenso maniero circondato dal bosco, la regina sogna l’unica cosa che non ha: avere la figlia tanto attesa; e vi riesce, grazie all’intervento della Fata Bianca, bella quanto pericolosa nel rendersi artefice dei sogni altrui.

E’ lei, la più potente delle fate ( Aurora Tota, attrice pugliese entrata da poco a far parte del cast ), a scagliare sulla principessa Rosaspina la ben nota maledizione: “Quando compirà 16 anni si pungerà il dito con un ago da cucito e morirà”.

L’intervento di un’altra fata (Livia Gionfrida, sempre più eclettica e brillante, una spanna sugli altri) trasforma la morte in un sonno lungo cento anni, da cui Rosaspina potrà risvegliarsi solo quando verrà baciata da colui che rappresenta il suo vero amore.
Al destino non si sfugge, e così, nonostante il lavoro di tutti gli abitanti del regno atto a sviarlo, la principessa incontra allo scadere del sedicesimo anno l’ago funesto, per cadere in un sonno profondo.
La Fata Bianca la nutre allora dei sogni più belli, per impedire che abbia voglia di svegliarsi, ma “amor omnia vincit”…

Ai bambini che sognano facilmente, agli adulti che troppo spesso hanno perso lungo la strada la capacità di sognare, il Bosco degli Apocrifi regala un’ora che è una carezza benefica, di pura riconciliazione con le quotidianità assai poco sognanti di ciascuno.
L’appuntamento di ieri ha segnato l’inizio di una programmazione interamente dedicata ai bambini e agli adolescenti che partirà a fine maggio con il Festival di Teatro delle Scuole, giunto quest’anno alla sesta edizione, e che continuerà fino a luglio con i laboratori e i racconti per i più piccoli.

SCHEDA TECNICA
drammaturgia Stefania Marrone, Cosimo Severo
con Livia Gionfrida, Franck Nassirou, Aurora Tota, Fabio Trimigno, Vincenzo Scarpiello
musiche Fabio Trimigno
scene e costumi Iole Cilento, Porziana Catalano
realizzazione costumi Anna Severo
disegno luci Giuseppe De Luca
fonico Danilo Mottola
regia Cosimo Severo
produzione Bottega degli Apocrifi coop. a r.l. in collaborazione con Regione Puglia – Assessorato al Mediterraneo
organizzazione e promozione Raffaella Ciuffreda

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