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Scarcerati 2 dei presunti fiancheggiatori boss Giuseppe Pacilli

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
17 Luglio 2012
Manfredonia //

La conferenza stampa relativa all'operazione Rinascimento (STATO@ - 22.03.2012)
Bari/Foggia/Manfredonia – ARRESTI clan Pacilli: il Gip del Tribunale di Bari, dr.ssa A. Piliego, ha revocato ieri – 16 luglio – la misura cautelare degli arresti domiciliari, disponendo la immediata remissione in libertà, dei montanari Domenico Ferrantino, cl. 1953, e Francesco D’Errico, cl. 1970.

Come anticipato, l’operazione “ Rinascimento”, ha preso le mosse dalla richiesta di fermo avanzata, il 22 marzo 2012, dalla DDA di Bari, nei confronti di 18 Montanari accusati, a vario titolo, di estorsioni, favoreggiamento e procurata inosservanza di pena in favore di Giuseppe Pacilli, al tempo latitante, con l’aggravante della mafiosità.

Il 24 marzo 2012, il GIP del Tribunale di Foggia, Dott. Talani, non aveva convalidato il fermo disposto nei confronti dei presunti fiancheggiatori di Pacilli Giuseppe, dichiarato mafioso con sentenza irrevocabile; tuttavia aveva disposto la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di tutti gli indagati, ad eccezione di Ciociola Raffaele cl. 1929 e Ferrandino Salvatore cl.31, i quali erano stati ristretti agli arresti domiciliari, per l’età avanzata. Il Dott. Talani, aveva dichiarato, inoltre, la propria incompetenza ed aveva rimesso gli atti agli GIP di Bari, nella persona della Dott.ssa Piliego.

Il magistrato competente, in data 15 aprile 2012, aveva, di fatto, confermato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal magistrato di Foggia. Il provvedimento cautelare era poi stato impugnato dinanzi al Tribunale Distrettuale del riesame dai difensori degli indagati.

In quella sede si è consacrato il primo successo del collegio difensivo, poiché il Tribunale della libertà, in parziale accoglimento dei ricorsi proposti dai difensori dei presunti fiancheggiatori, aveva escluso l’aggravante della mafiosità prevista dall’art. 7 L 203/91. Per l’effetto aveva sostituito la misura di massima coercizione (in carcere) con quella degli arresti domiciliari. Nei giorni scorsi il GIP di Bari aveva emesso decreto di giudizio immediato, al quale era corrisposta la richiesta di procedere con il giudizio abbreviato da parte di alcuni indagati, tra i quali Ferrantino e D’Errico.

L'avvocato del Foro di Foggia dr. Gianfranco Di Sabato (STATO)
Gli avvocati Gianfranco Di Sabato, difensore di Ferrantino Domenico e Gabriele Esposto, procuratore di D’Errico Francesco, avevano avanzato istanza di revoca della misura disposta nei confronti dei propri assistiti . Nonostante il parere contrario della Procura, la Dott.ssa Piliego ha accolto la richiesta dei due difensori rimettendo in libertà i due indagati. “Soddisfazione” è stata espressa, a Stato, dall’ avv. Gianfranco Di Sabato, legale di Domenico Ferrantino, tanto per “l’ottimo risultato già conseguito con l’esclusione della mafiosità” a carico del proprio assistito, dal TdL, quanto per l’accoglimento dell’istanza di revoca della misura cautelare”.

Redazione Stato, defilippo@statoquotidiano.it

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