Quello dell’olio di oliva extra vergine è un mercato che sta conoscendo una notevole e costante espansione, come dimostra la presenza di una grande varietà di marche. Se questo può essere un aspetto positivo per i consumatori, lo stesso non si può dire se si adotta il punto di vista dei produttori medi e piccoli, i quali rischiano di trovarsi in difficoltà nel momento in cui devono pensare a come pubblicizzare e far conoscere le proprie proposte. Come vincere questa sfida? In primis per mezzo di uno studio meticoloso del brand, che include anche una valutazione accurata del packaging: serve a poco realizzare un prodotto di alta qualità se questo non spicca nel mercato e non viene notato dai consumatori.
Il ruolo delle etichette
Emerge, in questo contesto, tutta l’importanza dell’etichetta per olio: è come se fosse il vestito della bottiglia, e il suo ruolo è fondamentale in fase di vendita. Le etichette, infatti, rappresentano la prima occasione di contatto fra la marca e il cliente. Se si parla di olio, è auspicabile che la bottiglia venga vestita in maniera ottimale, in modo che possa conquistare l’attenzione delle persone e convertirle in potenziali clienti.
La progettazione delle etichette
Una specifica attenzione alla fase di progettazione delle etichette dovrebbe essere adottata non solo dai frantoi e dai produttori di olio, ma anche dalle aziende agricole e più in generale dai designer che sono impegnati in questo settore. Avendo a che fare con un olio di oliva extra vergine, per l’etichetta è importante in primo luogo individuare le dimensioni ideali, da adattare alle caratteristiche della bottiglia, senza dimenticarsi delle informazioni legali che non possono non essere riportate.
Il formato delle etichette per le bottiglie di olio
Scendiamo nei particolari, dunque. Prima ancora di pensare alle caratteristiche estetiche delle etichette, e quindi alla loro resa grafica, ci si deve concentrare sui dettagli più tecnici, come – appunto – il formato e le misure. Per procedere in tal senso è bene munirsi di un foglio di carta millimetrata, di un righello flessibile e ovviamente della bottiglia su cui l’etichetta dovrà essere applicata. Si deve cominciare stabilendo il limite massimo di ingombro dell’etichetta, da individuare in base alla conformazione della bottiglia. I formati disponibili per la stampa di etichette sono di diverso tipo, dai classici rotondi, rettangolari ed ovali ai personalizzati, fino al formato fronte-retro, molto utile in caso sia necessario stampare la doppia etichetta.
Le informazioni da riportare sulle etichette
Sulle etichette delle bottiglie di olio di oliva extra vergine è essenziale riportare prima di tutto la denominazione di vendita, la quantità netta e tutte quelle informazioni obbligatorie, secondo le normative in vigore. È fondamentale che questi dati siano chiari e leggibili, ma è altresì importante che siano evidenti e d’impatto anche gli elementi – testi, immagini e simboli – che riguardano l’aspetto puramente estetico dell’etichetta. A questi ultimi, infatti, spetta il compito di destare interessare, di coinvolgere il consumatore anche emotivamente e spingerlo all’acquisto.
Le carte antiolio
Altro fattore di grande importanza per un’etichetta di olio è il materiale di stampa. La scelta in questo caso deve orientarsi verso carte che, al di là dell’estetica, siano resistenti all’effetto macchia. Esistono diversi materiali adatti. Uno dei più pregiati è la Tintoretto gesso antiolio, una carta molto naturale con superficie goffrata, adatta all’etichettatura su vetro. Molto utilizzata è anche la Patinata semilucida antiolio, un supporto che assicura resistenza alle macchie di olio e all’umidità. In alternativa, un ottimo compromesso tra prezzo, resistenza e facilità di applicazione, sono i Polipropileni, materiali plastici che non assorbono né olio né grassi né acqua.