Foggia. Partito il procedimento penale a Foggia relativo alla morte di Camilla Di Pumpo, la giovane avvocatessa morta in un terribile incidente stradale avvenuto la sera del 26 gennaio del 2022 e per la quale sono imputati un 22enne con l’accusa dì omicidio stradale, suo padre e altri due amici con le accuse di favoreggiamento e concorso in falsità ideologica per aver tentato di depistare le indagini.
All’udienza di stamani, 18 dicembre 2023, il Pubblico Ministero dott. Galli, su sollecitazione delle difese di parte civile, ha contestato all’imputato Francesco Cannone due nuove aggravanti. Da raccolta dati, Cannone era alla guida di una Audi nera, Di Pumpo a bordo di una utilitaria.
La prima è quella dell’art. 589 ter c.p., per essersi l’imputato dato alla fuga dopo l’incidente, che eleva la pena da un terzo a due terzi, e comunque non inferiore a cinque anni.
La seconda è quella dell’art. 61 co. 2, aggravante comune cd “teleologica”, per aver indotto in errore i pubblici ufficiali che hanno rilevato le generalità del conducente, al fine di conseguire l’impunità dal reato di omicidio stradale.
La difesa di Cannone ha chiesto termine e il processo è stato rinviato all’8 gennaio 2024. Come riporta L’Immediato, “si andrà invece al dibattimento per il padre di Cannone e i due ragazzi che erano con lui in auto”.