L’Europa chiede norme più severe in materia di diritto penale e sull’abuso e sfruttamento dei minori, ampliando le definizioni dei reati e introducendo sanzioni più severe e requisiti più specifici per la prevenzione e l’assistenza alle vittime. “La minaccia di abusi è reale ed è aumentata in tutta l’Ue. Il massiccio utilizzo dei social da parte di giovani e giovanissimi, espone i minori in situazioni ad alto rischio”, fanno sapere da Bruxelles.
Nel 2022 ammontano a 1,5 milioni le segnalazioni di abusi sessuali su minori nell’Ue. Ora la Commissione Europea chiede un aggiornamento delle norme attuali ferme al 2011.
Il 15 febbraio 2024 la presidenza del Consiglio e i rappresentanti del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio su un regolamento che proroga una misura provvisoria per la lotta contro gli abusi sessuali online sui minori. Sulla base dell’accordo, la misura provvisoria sarà prorogata fino al 3 aprile 2026. Alla base della proposta c’è il regolamento sui servizi digitali, integrato con disposizioni che affrontano le sfide specifiche poste dall’abuso sessuale su minori. Le norme impongono ai prestatori di servizi l’obbligo di ridurre al minimo il rischio che i loro servizi siano usati a fini di abuso sessuale su minori online. Rilevare e segnalare materiale pedopornografico è fondamentale per prevenire e far cessare gli abusi online e nella vita reale ed è importante nell’assistenza alle vittime in quanto permette d’impedire la ricomparsa di tale materiale.
Sulla scorta di tale urgenza è stato organizzata una conferenza venerdì 15 presso il Circolo Unione di Lucera, dal titolo “L’Abuso sui minori. Una mano per prevenire ed aiutare attraverso l’informazione e la sensibilizzazione” a cura del Lions Club Lucera a cui hanno preso parte oltre alla socia Maria Antonella Cutruzzolà, avvocato rotale, in qualità di Coordinatore Circoscrizione A-B del Distretto Lions 108 AB del Service di Rilevanza Nazionale, che ha ottenuto l’imprimatur da parte del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Sua Ecc.za Mons. Giuseppe Giuliano, Vescovo della diocesi Lucera – Troia, Ludovico Vaccaro, Procuratore Capo della Repubblica di Foggia, l’avv. Giuseppe Agnusdei, tesoriere dell’Ordine degli Avvocati di Foggia, Silvio Di Pasqua, presidente del Circolo Unione di Lucera, l’avv. Simona Lafaenza, presidente AIGA Foggia, l’avv. Anna Lucia Celentano, presidente della Camera Minorile di Capitanata ed infine l’avv. Gerarda Carbone, coordinatrice interregionale Puglia-Basilicata-Molise dell’associazione “Cammino”, Rosa Pensa, Sostituto Procuratore della Repubblica di Foggia, il Governatore del Distretto Lions 108 AB, Leonardo Potenza.
La situazione odierna circa gli abusi è stata delineata dall’avv. Maria Antonella Cutruzzolà, patrocinante presso i Fori Ecclesiastici, la quale ha ribadito quanto importante fosse rompere il circolo vizioso del silenzio e sostenendo che: “I minori sono soggetti di diritti. L’Italia, oltre alla Costituzione e ad altre leggi interne che tutelano i minori, ha accolto e reso esecutive anche delle Convenzioni Internazionali”. Ha sottolineato, infine che “l’insieme di tutte queste leggi permette oggi di offrire a bambini e ragazzi una maggiore protezione ed un valido sostegno allo sviluppo”.
Rosa Pensa, Sostituto Procuratore della Repubblica di Foggia, ha posto in evidenza l’importanza di una rete sociale coesa, forte per avere una comunità di cura che ponga sempre maggiore attenzione alla problematica minorile, sottolineando, inoltre, quanto sia problematico trattare questa tipologia di reati e che “il minore è vittima due volte per questo il legislatore ha approntato tutta una serie di strumenti per tutelarlo.”
Ma quanti sono i casi in provincia di Foggia?
Come si classifica il territorio di Capitanata circa la casistica inerente gli abusi sui minori?
“Nella nostra provincia sono sette i magistrati attivi su questo fronte – riferisce a Stato Quotidiano Rosa Pensa, sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia- In media abbiamo due-tre fascicoli al giorno inerenti i casi di violenza di genere. La nostra provincia ha fortunatamente un andamento nella media rispetto ai casi del resto del Paese”.
Sul fronte dell’ampliamento della definizione dei reati connessi all’abuso sessuale su minori, in tutti i 27 Paesi membri Ue dovrebbero essere inclusi nuovi reati come il livestreaming, il possesso e lo scambio di manuali di pedofilia e di materiale pedopornografico deep fake e generato dall’intelligenza artificiale.
La proposta presentata il mese scorso si inserisce nella strategia Ue 2020-2025 per una lotta più efficace contro gli abusi sessuali sui minori, che sarà ampliata a marzo con una raccomandazione sui sistemi integrati di protezione dei minori.
