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Produttività e arretrati: i primati del Foro di Foggia

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
19 Aprile 2010
Editoriali //

Tribunale di Foggia (Tavoliereweb.it)
Tribunale di Foggia (Tavoliereweb.it)
Foggia – EQUIDISTANZA operativa, pari distacco, in termini di lavoro, tra parti e lati contrapposti. Questo lo scenario raffigurato per il Tribunale di Foggia, alla luce dei recenti risultati pubblicati dal ministero della Giustizia, relativi al quinquienno 2004-2008. Se da un lato è emersa infatti una palese produttività per i procedimenti conclusi, da un altro, in contrapposizione, è stata invece rilevata una crescita esponenziale, per i magistrati, negli arretrati di lavoro. Da evidenziare i dati positivi per la sezione penale, con cali registrati per le pendenze (-33,1%), nonostante gli altrettanto palesi “vuoti d’organico”. 1202, in totale, i fascicoli chiusi a Foggia per magistrato. Preoccupa la situazione, nelle parole rilasciate alla stampa del presidente del tribunale di Foggia Francesco Infantini, relativa alla sezione penale di Cerignola, con un numero infatti “maggiore” per le pendenze nel penale. Un dato che sarebbe emerso a causa delle “soppravvenienze sempre eccessive”.

I DATI – Dati interessanti per la regione Puglia sono emersi dalle graduatorie pubblicate dal Ministero della Giustizia in merito al lavoro svolto dai tribunali italiani. Lo studio sulle graduatorie di prestazione degli uffici giudiziari ha permesso di valutare, dati alla mano, sia il carico di lavoro cui sono soggetti i tribunali del Paese, sia la variazione del numero delle pendenze. Il periodo di riferimento è il quinquennio 2004-2008 e gli Uffici Giudiziari cui si riferiscono le graduatorie sono i circondari di Tribunale Ordinario. Dal sito del Ministero si apprende che, in seguito, l’analisi sarà estesa ad altri Uffici Giudiziari quali le Corti d’Appello e le Procure presso il Tribunale Ordinario.

PRIMA FOGGIA, SECONDA BARI – Come detto, il dato principale emerso è che il Tribunale di Foggia è risultato primo nella graduatoria che misura la produttività dei tribunali ordinari, con oltre seimila procedimenti conclusi da ciascun magistrato nel periodo considerato, (2004-2008 tenendo conto sia del civile che del penale ). Secondo è il Tribunale di Bari, che ha esaurito 4.670 procedimenti. Come detto, dai dati emersi dalla ricerca del ministero della Giustizia italiana, nel foro di Foggia si è rilevato l’aumento percentuale più consistente nella variazione delle pendenze nel civile (79%).

CAUSE CIVILI A FOGGIA, + 79% – Nel solo 2008 i procedimenti sopravvenuti, sia di civile che di penale, sono stati a Foggia oltre 102 mila. L’incremento maggiore si è verificato nel civile. Difatti il tribunale di Foggia conquista anche un altro primato, quello della graduatoria che misura la variazione del numero delle pendenze in materia civile nel quinquennio 2004-2008. E’ del foro del capoluogo dauno l’aumento percentuale più consistente, con il 79% di procedimenti in più nel 2008 rispetto al 2004. Altro dato interessante è il numero dei procedimenti civili pendenti nel 2008: quasi 150 mila, dato inferiore soltanto a quello di Napoli (oltre 214 mila), Roma e Bari e che precede invece, incredibilmente, quello di Milano. Nel 2004 erano 83.317. Ben diversi i dati relativi ai procedimenti penali: a Foggia nel quinquennio preso in esame sono diminuiti del 33%, portandosi nel 2008 a quota 6.634 dai 9.921 del 2004; più che raddoppiati invece a Bari, dove sono passati dai 7.894 del 2004 ai 16.777 del 2008.

I FATTORI ALLA BASE DELLA RILEVAZIONE PER PENALE E CIVILE- Per l’analisi del settore penale in Italia sono stati estratti i dati di 48 mesi (2005-2008) da 16 tribunali e 142 procure della Repubblica, cioè l’attività svolta da 247 giudici, 179 Gip e 979 sostituti procuratori della Repubblica (136 dei quali operanti nell’antimafia); oltre a questi, hanno partecipato 120 giudici di sorveglianza (sono 150 in tutto), con i dati del biennio 2008-2009. Quanto al civile, i rilevatori hanno censito i carichi di 1.070 «annualità/giudice»: tutti quelli (527) operanti nei tre tribunali metropolitani di Roma, Milano e Napoli; 356 dei grandi tribunali, 187 dei medi e piccoli. Con le opportune correzioni dei fattori di distorsione (ad esempio maternità), sono stati presi in considerazione i fascicoli di contenzioso ordinario, esclusi fallimentare, esecuzioni, giudici tutelari, per carenza di banche dati. Sia per il civile sia per il penale, sono stati assunti esclusivamente i carichi di lavoro dei magistrati ordinari, lasciando fuori il pur cospicuo contributo apportato dai magistrati onorari (fonte: Sole24Ore).

MOTIVAZIONI ALLA BASE DELLE ALTERAZIONI NELLE PENDENZE NEL CIVILE – Motivazione principale delle alterazioni nelle pendenze civilistiche le cd soppravvenienze: il circondario del capoluogo foggiano è emerso infatti come quello nel quale la “litigiosità” cresce “in maniera consistente”. Nell’anno 2008 si sono infatti rilevati oltre 100mila procedimenti in entrata, circa 2mila in più per ogni magistrato. Stesse posizioni, per Foggia e Bari, si ritrovano nella classifica dei procedimenti esauriti nel solo 2008 sempre in relazione ai magistrati presenti. Ultimi classificati fra i 165 tribunali italiani analizzati, in entrambe le graduatorie, quelli della Sicilia ( Mistretta, Caltanissetta, Nicosia, Trapani, Marsala); i fori della Trinacria lamentano infatti da tempo una situazione drammatica fatta di carenze di organico e di difficoltà logistiche, denunciata anche da inchieste giornalistiche recenti, come il programma “Presa diretta” dedicato ai problemi della giustizia italiana. In realtà si tratta di problematiche avvertite da molti altri uffici giudiziari italiani, compresi quelli pugliesi, che spiccano per produttività ma lamentano anch’essi i buchi nell’organico di magistrati e personale di cancelleria, la mancata informatizzazione e la scarsità delle dotazioni strumentali.

CARENZE PERSONALE A FOGGIA, INFANTINI: SPAVENTOSE CARENZE – “Quella che si sta prospettando – ha detto Infantini al Sole 24 Ore – è una situazione drammatica, per quanto concerne il calo nel personale”. L’organico del tribunale foggiano dovrebbe passare infatti, nei prossimi mesi, dalle 48 unità attualmente presenti a 37 in totale. Quattro posti sarebbero stati già pubblicati nel settore penale, ma non dovrebbero essere coperti per “mancanza di aspiranti”. Prevista anche la partenza di sette magistrati, senza l’arrivo, non prima del 2011, di “nuovi ordinari in tirocinio”. In diminuizione, secondo Infantini, anche il numero di cancellieri, così influendo nell’assistenza dovuta ai giudici addetti al settore civile. Fra le sezioni, nel tribunale con le maggiori problematiche per arretrati nelle pendenze, quella del lavoro: “sommersa da cause previdenziali”, riguardanti, per gran parte, “il cosiddetto salario reale” (da motivare, secondo Infantini, per la vocazione agricola congenita del territorio). Per Nicola Marino, presidente dell’Ordine degli avvocati di Foggia, un problema da non sottovalutare è quello della “mancanza d’efficacia” dello strumento della “conciliazione”, con non poche difficoltà ad essere “accettata”, nell’ambiente, come valida soluzione per le controversie, in primis di lavoro.

CONCLUSIONI – La lunga e complessa ricerca volta a valutare l’operato dei magistrati italiani richiede adesso l’analisi attenta dei dati raccolti da parte degli addetti ai lavori, a partire dal Ministero della Giustizia stesso. Si ricorda che da tempo è in corso un forte contraddittorio tra le toghe italiane e quanti, soprattutto nella maggioranza di governo, imputano allo scarso impegno di giudici e pm la causa principale, se non unica, dei problemi della Giustizia italiana. Resta da vedere a questo punto quali saranno le considerazioni e i provvedimenti che il Ministero prenderà alla luce di tali dati.

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“Possiamo scoprire il significato della vita in tre diversi modi: 1. col compiere un proposito; 2. con lo sperimentare un valore; 3. con il soffrire.” VIKTOR EMIL FRANKL

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