Roma – SECONDO Brian Tracy, top professional speaker di fama mondiale, “l’abito è l’elemento focale che influisce maggiormente sulle vendite” (La psicologia della vendita, Milano 2007). Tracy riferisce l’episodio di uno studente dalla lunga e folta capigliatura che, in occasione di uno dei suoi corsi, lo avvicinò per chiedergli come mai non riuscisse ad ottenere buone performance di vendita con gli uomini d’affari. Tracy gli spiegò che tutta la questione stava nei suoi capelli e lo invitò a tagliarli. Il giovane non accolse bene il consiglio, rivendicando la propria libertà di espressione, anche nell’aspetto esteriore. Tuttavia, lo studente decise di dare una ritoccata al suo look e, mano a mano che accorciava il taglio dei capelli, le vendite salivano. Preso dall’entusiasmo, ricominciò a trascurarsi, lasciando che la capigliatura tornasse sotto il collo. Tracy conclude l’episodio raccontando di aver rivisto quel giovane dopo qualche tempo, con i capelli incolti, mal vestito, le scarpe rotte e un’aria depressa da frustrato. E’ di uso comune dire che al giorno d’oggi conta solo l’apparenza. Di solito, questa affermazione ne richiama un’altra, di tenore nostalgico rispetto ai bei tempi che furono, quando le cose non stavano esattamente così. In ogni caso, sia che si tratti dei salotti televisivi o delle pagine multimediali dei social network, i politici alla questua elettorale come la gente comune inzuppata di reality hanno la stessa irrefrenabile esigenza di apparire e restare presenti. La nostra storia, quella che ci qualifica come occidentali, comincia in Grecia 2500 anni fa, con la nascita della filosofia e la scoperta della verità. Il più grande filosofo italiano vivente, Emanuele Severino, ha mostrano come nella parola “filosofia” risplenda il senso del “pháos” (luce, in greco), che si manifesta appunto nella “verità”, intesa etimologicamente come “il non esser nascosto” (La filosofia antica, Milano 1990). Questo senso della verità ha influenzato tutta la tradizione culturale successiva, dalla rivelazione cristiana all’idea della scienza, costruendo il nostro immaginario. Ha verità, dunque, ciò che è visibile. Facebook, il fenomeno da 250 milioni di utenti nel mondo, ricade nella stessa logica, per così dire, di “racconto dell’aspetto”. Allora il volto ferito del Presidente del Consiglio – a cui esprimiamo solidarietà e l’augurio di una pronta guarigione – non suscita solo pietà umana, ma è capace di interpellare, in qualche modo, il nostro inconscio.
