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Manfredonia, “dammi i soldi e ti chiameranno per il lavoro, conosco..”; vittime denunciano

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
20 Febbraio 2014
Manfredonia //

Volante Polizia (st)
Manfredonia – “SOLDI in cambio di lavoro”; anzi, di promesse di lavoro. Un sistema articolato, in danno di disoccupati e precari del centro. Un sistema fondato sulle azioni di più persone, probabilmente 3, che attraverso una ricostruzione fedele tra “prossimi colloqui di lavoro”, “conoscenze importanti”, “telefonate” e “messaggi” avrebbero raggirato l’ingenuità di cittadini speranzosi di trovare occupazione. Cittadini che in più occasioni hanno denunciato i fatti al Commissariato di PS di Manfredonia ed ora attendono un risvolto nelle indagini.

I fatti riprendono una recente denuncia pubblicata da Stato, con accuse rivolte ad una donna, ma ora riguardante anche altre persone, che avrebbero partecipato attivamente nel raggiro. Complessivamente si parla di centinaia di migliaia di euro chiesti ed ottenuti nel tempo dalle vittime per l’assunzione in aziende del territorio, ma anche Enti.

IL SISTEMA. Dopo la consegna delle somme, inizialmente l’attesa: “a breve sarete contattati per la selezione”. Dunque gli spostamenti, i rinvi: “ci sono stati dei contrattempi, le richieste sono tante, bisogna attendere”. Ancora il ‘gioco’ retto da terze persone con chiamate e messaggi: “a breve sarà contattato, le chiediamo di attendere”. Dopo mesi le vittime, compresa la possibile truffa, hanno cominciato a chiedere spiegazioni sulle mancate assunzioni.

Da qui numerose attenuanti anche relative ad improbabili incidenti, lutti in famiglia o cause utili per continuare a prendere tempo. I fatti risalirebbero ad alcuni anni fa. Le indagini degli inquirenti sarebbero concluse. In alcune occasioni le vittime – che in ogni modo hanno acquisito le prove attestanti la truffa – sarebbero riuscite a recuperare parte o tutta la somma inizialmente consegnata agli artefici del raggiro.

Complessivamente ci sarebbero state una decina di denunce in merito. Non chiaro il numero totale dei soggetti autori dei fatti. Per sostenere il sistema, quanti artefici del raggiro avrebbero utilizzato conoscenze svariate con costruttori, politici e personaggi noti di Manfredonia.

L’attesa di quanti hanno denunciato la vicenda è quella di un celere ed effettivo riscontro giudiziario, che – a prescindere dall’ingenuità e compartecipazione nei fatti – potrebbe rappresentare un monito per altri cittadini nel denunciare possibili situazioni di truffa ai danni di disoccupati o precari del centro di Manfredonia.

g.defilippo@statoquotidiano.it

24 commenti su "Manfredonia, “dammi i soldi e ti chiameranno per il lavoro, conosco..”; vittime denunciano"

  1. Vogliamo i nomi di questi truffatori e balordi..si prendono gioco dei deboli..sono capaci di ammazzare un uomo morto…i nomi per cortesia RED.

  2. Va bene!!!I nomi….chi cercava una scorciatoia per arraffare il posto di lavoro a dispetto degli altri allora? Chiediamo per loro la beatificazione a Papa Francesco?Che ne dite? Anche loro devono essere denunciati!Per favore Redazione, non si parli di cittadini raggirati speranzosi di un posto di lavoro e bla bla bla….questo è quello che meritano i furbetti!!!!Smettiamola con questa ipocrita denuncia!!! Da una parte ci sono gli approfittatori e dall’ altra disonesti cittadini!! Punto!

  3. Anni fa c’era un tipo arcinoto che vendeva loculi inesistenti. Finchè ci saranno persone che pensano di aggirare le normali strade …

  4. A me dispiace per i soldi che questa gente ha perso, ma adesso vorrei che si iniziassero a tirar fuori i nomi. E per nomi intendo non solo il truffatore diretto, ma tutta la catena fino al vertice.
    Io sono arci stufo di sentire voci secondo le quali i lavoratori di quel tal posto sono stati “sistemati” dal tal politico oppure dal tal faccendiere.
    Questo sistema porta a diverse distorsioni.
    1) mi porta a considerare l’inutilità dei centri per l’impiego. Se le voci che sentiamo in giro fossero vere (e le indagini di cui al presente articolo ne sono una conferma), allora li trasferissero nelle segreterie dei partiti più potenti oppure dei faccendieri.
    Altrimenti noi poveri fessi che non lavoriamo oppure che cerchiamo di migliorare la nostra posizione lavorativa non avremo mai alcuna chance di competere per merito.
    E qui si innesca il punto 2.
    2) questo sistema (sempre ammesso che sia provato) non porta avanti i più meritevoli, ma le famiglie più numerose che possono assicurare un certo sostegno in termini di voti elettorali oppure chi può permettersi di pagare per ottenere un posto.
    Se il test del punto 2) fosse vero, ne conseguirebbero dipendenti svogliati, non professionali, sgorbutici… insomma, quelli che quando li incontri pensi “ma chi ti ha ficcato qui a calci in culo??!!??”.
    Scagli la prima pietra chi non pensa che, se si assumesse per merito, anche da noi le cose funzionerebbero bene come nel nord Europa. Eppure i cittadini del nord Europa hanno le stesse facoltà nostre, hanno 2 mani, 2 occhi, etc… di diverso solo hanno la cultura che hanno appreso e che trasmettono.
    Sempre ammesso che il test 2) fosse vero, la gente non sarebbe motivata ad accumulare titoli ed esperienze per competere sul terreno del merito; piuttosto si darebbe da fare per ottenere i propri benefici in altro modo. Anche questo aspetto contribuisce ad abbassare le professionalità in campo.
    Forse l’analisi dovrebbe partire da ancora più in alto e considerare i dirigenti di quegli enti la cui nomina è politica.
    Se è vero che, in linea teorica, la politica dovrebbe rispecchiare gli umori e le volontà dei cittadini, nella ricerca dell’ottimo paretiano (cioè della situazione di miglior equilibrio ed in cui il miglioramento della posizione di un individuo non può che comportare il peggioramento di altri), nella pratica la politica emerge sempre più alle cronache come un vile gioco di sostegni per arraffare il più possibile.
    Nella nostra realtà è evidente come si sia lontani dal punto ideale dell’ottimo paretiano.
    E se tutti alimentassimo l’ipotesi per cui il test 2) è vero, andremmo sempre più alla deriva, andando a formare un ipotetico quinto mondo.
    Si badi, il terzo mondo raggruppa i paesi in via di sviluppo (industriale, culturale, civile, etc.).
    Il quarto mondo raggruppa paesi ancora che non hanno ancora iniziato un vero processo di sviluppo.
    Quello che io definisco “quinto mondo” raggrupperebbe paesi già sviluppati, ma che si avviano verso un decremento del proprio benessere.
    Io non voglio vivere in un quinto mondo e vorrei che tutti iniziassimo a deprecare chiunque spinga in questa direzione.

  5. Che strozzini sociali, approfittarsi dello stato di necessità del lavoro per spillare i soldi, meritano la gogna pubblica!!

  6. Buongiorno Salvatore, grazie per l’intervento, per la riflessione, per il parallelismo con il Nord Europa ed il rammarico per quanto avviene nel nostro territorio; relativamente all’articolo: il dato oggettivo sono le denunce in Commissariato e le indagini; se ci saranno provvedimenti ufficiali dirameremo i nominativi di quanti interessati; grazie, Giuseppe de Filippo – g.defilippo@statoquotidiano.it

  7. Ma nelle ultime aperture a Manfredonia ,avete visto il nuovo personale???-
    Giovani ci vogliamo risvegliare??Non pensiamo il carnevale,la discoteca,e le canne,i nostri genitori non vivranno mica l’eterno,o finiamo poi come quelli che per percepire la pensione del genitore quando muore lo congela o lo nasconde in un armadio????
    !!!!!SVEGLIAMOCI FACCIAMOCI SENTIRE!!!!
    SIAMO NOI LA NUOVA ITALIA E NO STI QUATTRO IMBECILLI!!!!

  8. La colpa di questo è dei nostri politici, che per pochi denari ci hanno venduti; se avessimo avuto politici veri con tutti i soldi dei contratti “d’aria” il gargano doveva essere tutto pieno di fabbriche senza disoccupati<; grazie politici siete riusciti a distruggere un territorio grazie…

  9. E’ troppo facile per un qualsiasi burattinaio o signorotto tenere in pugno una cittadina come Manfredonia basta propinargli il calcio e le feste!
    Un popolo superficiale e incivile merita il contesto sociale che ha.

  10. La vicenda è venuta fuori perchè non hanno ottenuto il posto di lavoro,mentre tutti quelli che si sono sistemati grazie al politico/amico di turno taciono,è difficile denunciare perchè le voci girano su assunzioni con pagamento di somme che vanno da 10,000 ai 20,000 euro.ma non ci sono prove ,perchè chi ha ottenuto il posto di lavoro sotto pagamento non lo denuncierà mai.
    VIVA L’ITALIA!!!!!!!!!!!!!!

  11. La magistratura dovrebbe andare sino in fondo a questa ipotetica porcheria.

  12. La magistratura deve nel più breve tempo possibile chiudere le indagini affinché siano resi pubblici i nomi di questi truffatori che approfittano della disperazione della gente! Come vanno fatti i nomi dei denuncianti affinché facciano ammenda del loro operato. Anche questi ultimi devono vergognarsi! Il posto di lavoro non si acquista! Fino a quando ci sarà che paga ci sarà anche chi venderà posti di lavoro reali o falsi che siano!

  13. ma quante belle cose si sono dette,quante critichem quante prese di posizioni,mi dispiacerebbe soltanto se gli interventi che mi hanno preceduti dai soliti che hanno la pancia piena dovuta al solito “bacio delLA FORTUNA” -Circa un mese fa sono stati assunti presso una società – di Manfredonia circa 30 persone e nessuno si è scandalizzato più di tanto o ha scrittp un rigo;perchè non vi chiedete se hanno partecipato a qualche selezione o — capirete il mio sfogo.E poi ce la vogliano prendere con quei poveri sventurati che oltre alla beffa hanno ricevuto un danno economico che sicuramente hanno anche preso i prestiti per far fronte al miraggio di “sistemarsi” cosa che io personalmente condanno.

  14. Sono daccordo con quanti sottolineano anche le responsabilità dei truffati.
    Ciò detto vi racconto un fatto,credo significativo, capitatomi anni fa peraltro fuori da Manfredonia:rincuoravo due amici di quel luogo,l’uno disoccupato,l’altro precario da una via non sfiduciarsi e continuare a cercare e sperare,sottolineando proprio il danno della sempre imperante cultura dei favoritismi,nepotismi vari, compravendita di posti di lavoro,etc.
    Il disoccupato mi rispose che egli l’ultimo giorno di lavoro lo aveva fatto sette anni prima proprio perché non aveva mai cercato,per principio, “scorciatoie”,dunque era stato ed era concretamente d’accordo con me.Tuttavia aggiunse che gli dava altrattanto fastidio quel moralismo di quelli come me che per esempio hanno appena finito di mangaire e,con lapancia piena, è li a pontificare sulla fame nel mondo o come quelli che non sanno neanche il significato di “trincea” e pretendono di parlare di guerra.
    Mi fecero riflettere molto quelle parole dette da chi continuava sulla sua pelle a non piegarsi.

    Una ultima riflessione: ma le aziende e/o enti tirati in ballo spero pongano in essere le necessarie azioni di di autotutela contro simile marciume di truffatori.

  15. Se un cittadino cerca una scorciatoia per raggiungere un traguardo e’ probabile che troverà per strada volponi pronti a vendergli la “fontana di trevi”.
    Se si segue la retta e faticosa via tali trappole sono più rare.

  16. A risentire questa notizia , nn vorrei neanche esprimermi , chiedo all’autorità giudiziaria se potesse fornire alla città ulteriori informazioni scaturite dalle indagini Che penso quasi concluse , visto la pubblicazione degli artt.
    Grazie

  17. carissimi amici andiamo ancora leggere e ci stupiamo ci vogliono nome cognome e foto e infine portarli tutti in piazza perché e gente che aprofitta della povera gente e darli inpasto alla gente

  18. Ho avuto anche io la sfortuna di lavorare a Manfredonia tramite una raccomandazione ma non ho pagato nessuno e non lo mai votato perchè politicamente non la penso come lui adesso ci lavoro ancora penso per poco perchè tra un pò l’azienda chiuderà perchè anche lei e arrivata al decimo anno per questo saluti e baci da Manfredonia e ti aguro tutto il male possibile.

  19. Di posti di lavoro e persino di “piaceri” per le più piccole pratiche, ottenuti per via fontana di trevi, in questa cittadina, anzi in questa apparente repubblica democratica,dalla sua fondazione ad oggi, ne sono state cercate,agognate,pagate per la maggior parte:per la stragrande maggioranza dei “sistemati” è andata bene(e questi sono i dritti), per altri no (e questi sono i fessi), ma la strada che ognuno ha cercato è la stessa.
    Solo coloro, come il disoccupato del mio intervento precedente,possono parlare senza ipocrisia, ma è veramente casistica più unica che rara. La piaga che tutti vogliamo estirpare, come è dimostrato dalla storia di questo Paese dalla sua unità,per non andare troppo in là,non certo si combatte con il perbenismo di quei dritti di prima che ricordano ai fessi di non fare i fessi perchè proprio questo alimenta i dritti (che sono sempre gli altri).
    Ah, scusate la mia ignoranza ma si dice che chi domanda non fa errore: a proposito della cultura nord europea, è tale cultura che ha favorito il loro contesto politico e socio economico avanzato, o, per così dire,il loro progresso è funzionale anche ad una giusta,comoda, ed equa “cittadinanaza” legale, cosa che da noi ha sempre bisogno di santi e di eroi?Vi propongo un gioco di immaginazione:pensiamo se potessimo andare noi italiani, così come siamo geneticamente fatti, nei paesi del Nord Europa e quindi in quel contesto; viceversa pensiamo se potessero venire da noi, soprattutto nel ns.mezzogiorno,i nordeuropei. Non pensate che già fra una decina di anni, noi saremmo per così dire “abbelliti” anche culturalmente da quel contesto e loro se non altro comincerebbero ad essere “abbruttiti” dal ns. contesto, e quindi comincerebbero ad arretrare rispetto a noi?

  20. Smascherateli detti furfanti, alla gogna in piazza del popolo e tutti a buttar giu’ ogni genere di sterco. Ma penso pero’ che non basterebbe la suddetta piazza per contenere tanti individui che strisciano —

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