FOGGIA – Dalla Puglia alla Polonia, dal Sud-Est al Nord-Est dell’Europa per difendere lo spazio aereo della Nato, in tempi di crescente minaccia russa.
Tra i 150 militari italiani dell’Aeronautica impiegati dallo scorso settembre nella base polacca di Malbork, oltre due terzi sono pugliesi, provenienti perlopiù dal 32mo stormo di Amendola a Foggia.
Una componente importante della nostra regione rimarrà anche con il subentro dei militari del 36mo stormo di Gioia del Colle.
“Una presenza davvero considerevole”, avverte il tenente colonnello Carmelo Frattaruolo, portavoce del contingente italiano Task Force Air 32mo stormo, “un pezzo di Puglia che si è trasferito per i primi sei mesi e rimarrà per altri sei mesi qui in Polonia.
Queste si chiamano missioni di Air Policing, cioè di sorveglianza aerea, che vengono svolte sin dal tempo di pace, ma che negli ultimi anni con le crisi internazionali vengono incrementate da parte della Nato per difendere con maggior rigore e precisione il fianco Est”.
Un compito che consiste nel visualizzare e identificare eventuali velivoli sospetti, scortandoli fuori dallo spazio aereo Nato.
“Siamo pronti in 15 minuti”, nota Mattias, pilota Eurofighter della base aerea di Gioia del Colle, “a decollare e andare a identificare tutte le possibili tracce di cui non conosciamo la provenienza.
Siamo praticamente la prima frontiera che si trovano davanti. Noi siamo sia addestrati sia consapevoli di quello che facciamo.
Questa sicurezza non ci fa mai avere paura, ma un livello maggiore di attenzione sicuramente sì”.
Una missione che non è solo di difesa militare, ma anche di solidarietà.
“Abbiamo collaborato”, ricorda Frattaruolo, “con un centro autistico che insiste nel territorio, con una parrocchia che ospita profughi ucraini, fornendo il nostro contributo, e quotidianamente offendo del cibo a un centro che accoglie giovani in difficoltà”.