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Trivellazioni Puglia, prima il Via poi le istituzioni. Wwf: con spari Airgun danni al pescato

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
20 Aprile 2010
Capitanata //

Ricerca Petrolio Petroceltic Elsa, immagine d'archivio (www.pesa.com.au)
Ricerca Petrolio Petroceltic Elsa, immagine d'archivio (www.pesa.com.au)
TATARELLA – ‘Prudenza” nell’affrontare la questione della trivellazione per ricerche petrolifere al largo del Gargano, nei pressi delle Isole Tremiti, viene sollecitata dall’eurodeputato pugliese Salvatore Tatarella (Pdl) in una lettera inviata al ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo e al sottosegretario Roberto Nenia. ”Sull’attività di trivellazione (l’autorizzazione e’ stata richiesta dalla societa’ Petroceltic, ndr) è stata espressa per due volte valutazione negativa di impatto ambientale dall’apposita commissione regionale”, sottolinea Tatarella secondo cui, invece, ”inopinatamente il competente ufficio del ministero per l’Ambiente avrebbe dato il suo via libera”. ”Non è nelle mie possibilità e nelle mie competenze entrare nel merito tecnico delle decisioni – afferma l’europarlamentare – ritengo tuttavia che si possa e si debba applicare un metro di giudizio particolarmente prudente”. ”Proprio timori di questo genere conclude – hanno indotto me ed altri colleghi europarlamentari a presentare un’interrogazione alla Commissione Europea” (ansa)

I SENATORI DELLA SETA E FERRANTE – “Con il governo Berlusconi, dal 2001 al 2006 e dal 2008 a oggi, è partito l’assalto delle trivelle al mare Adriatico che sembra destinato ad essere caratterizzato da piattaforme petrolifere sulla costa», attaccano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante. “Più che ministro dell’a mbiente, la Prestigiacomo sembra dirigere il dicastero dell’i ndustrta», commenta Legambiente. Petrolio, via alla ricerca. Se arriverà la firma del ministro Prestigiacomo, cosa che viene considerata scontata, la Petroceltic Elsa sonderà uno specchio d’acqua di circa 528 chilometri quadrati. L’area di esplorazione si trova a 12 chilometri dalle Tremiti e a 11 dalla costa garganica. Nella zona la profondità del mare è compresa tra i 40 e i 150 metri, ma i tecnici della società dovrebbe trivellare il fondo fino a 4mila metri. La tecnica esplorativa prevede l’introduzione di onde elastiche per valutare le reazioni del sottosuolo.

IL LIMITE PER LA SOCIETA’ IRLANDESE – L’ufficio Valutazione di impatto ambientale ha imposto alla società irlandese un solo limite: le navi di ricognizione dovranno essere dotate di un sistema di avvistamento dei cetacei. , questo al fine di “evitare che i sonar possano disturbare gli animali”. L’area in cui si svolgeranno infatti le ricerche della Petroceltic Elsa è a pochi chilometri da quella in cui nello scorso dicembre si spiaggiarono nove capodogli.

LA VICENDA – IL Comitato Nazionale VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale ) nazionale ha espresso parere favorevole, lo scorso lunedì 19 aprile, alle perforazioni esplorative nel mare antistante le Isole Tremiti e dovrebbe accingersi a fare altrettanto per quelle davanti alla Foce del Fortore. “In attesa del si del Ministero (scontato dopo l’analogo consenso per Monopoli) non si può ignorare che anche in questo caso il Governo Nazionale intende esprimersi esattamente in direzione opposta rispetto alla Giunta Regionale ed al suo organo tecnico (Via Puglia) – ha detto l’assessore al Lavoro, Michele Losappio, “la decisione si accomuna ad altre scelte del governo – continua Losappio- anche per la nuova centrale AGIP di Taranto, per quella di Edipower a Brindisi, per le normative sulle energie rinnovabili, sulle aree protette e sulle industrie a rischio di incidenti rilevanti, sul rigassificatore di brindisi il Governo con i suoi vari esponenti capeggiati dal Ministro pugliese ha avviato in questi due anni un sistematico “pressing” contro le scelte della Puglia in varie materie e settori nel tentativo di frenarne l’attività. “Dopo il risultato elettorale c’è da augurarsi un qualche cambiamento e anche una maggiore determinazione degli esponenti del Pdl a difendere la propria terra da decisioni governative così dannose. Cosa farà l’Amministrazione Provinciale di Foggia per difendere la riserva marina e il rapporto turismo-beni naturali che fa delle Tremiti un punto di riferimento mondiale? Come reagiranno i parlamentari europei del Pdl che si sono rivolti alla Commissione Europea? E qualcuno dei tanti onorevoli e senatori pugliesi vorrà chiedere conto ai Ministri ed al Presidente del Consiglio italiano?”, si interroga Losappio.

LEGAMBIENTE: UNA VERGOGNA – “Tra nucleare e petrolio, si continua a pensare soluzioni inefficaci per la lotta ai cambiamenti climatici e per la sicurezza energetica del nostro Paese. La società petrolifera Petroceltic Elsa potrà sondare il mare tra il Gargano e le Isole Tremiti, a 12 chilometri dall’arcipelago e a 11 dalla costa, alla ricerca del petrolio: l’ufficio Valutazione di Impatto Ambientale del ministero dell’Ambiente ha infatti espresso parere positivo alla richiesta della società irlandese. “L’unica parvenza di buon senso che il ministero ha manifestato è relativa all’obbligo per la società di dotare le navi di ricognizione di un sistema di avvistamento dei cetacei. L’area prescelta, infatti, è antistante al tratto di costa in cui nello scorso dicembre si spiaggiarono nove capodogli”. “Non si può negare che in Italia ci sia bisogno di investimenti nel settore energetico, ma di certo non nel petrolio, una fonte il cui utilizzo va in direzione opposta rispetto agli impegni presi dal nostro Paese con la firma del protocollo di Kyoto. – dichiara Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia – Inoltre, sembra che a nessuno interessi l’impatto ambientale che queste operazioni comporterebbero, oltre che nella prima fase di di ricerca di idrocarburi, soprattutto in quella della costruzione di piattaforme petrolifere che trasformerebbero il territorio in un distretto petrolifero, danneggiando il turismo, la salute dei cittadini e la pesca. E’ una vergogna pensare ancora a deturpare le bellezze della nostra Regione. Le Isole Tremiti, in particolare, rappresentano una vera ricchezza per l’Italia dal momento che lì sorge una delle tre aree marine protette pugliesi”. Le compagnie petrolifere pagheranno allo Stato circa il 30% tra royalties e tasse, mentre alla nostra regione resta solo l’1%. In altri Paesi del mondo si pagano dal 30% all’80% di royalties come ricompensa per i danni ambientali. Vista la penuria di petrolio da noi, il basso costo è l’unica ragione che rende interessante la nostra area regionale agli occhi dei petrolieri. “Legambiente ribadisce l’importanza di tutelare le aree protette e incentivare la produzione e l’uso delle fonti rinnovabili. Dal dossier ‘Comuni Rinnovabili 2010′ emerge che la Puglia vanta 3,95 MW di idroelettrico, 95,19 di solare fotovoltaico, 1128,75 di eolico, 139 di biomasse e che i Comuni con il più alto numero di MW installati di eolico sono tutti pugliesi. Il comune che registra la maggiore potenza installata è Troia (FG), con i suoi 171,9 MW. Seguito da Minervino Murge (BT) con 116,4 MW e dal Comune di Sant’Agata di Puglia (FG) con 97,2 MW. Il nuovo scenario delle fonti rinnovabili sta facendo riscoprire nuove strade da intraprendere per rendere più moderno, efficiente e anche sostenibile il sistema energetico – continua Tarantini – E che dovrà passare per tanti piccoli impianti per creare una vera e propria ‘generazione distribuita’, un espediente che non si basa più su pochi grandi impianti produttivi, ma integra e connette alla rete di distribuzione elettrica una miriade di impianti di piccola o media dimensione che utilizzano fonti rinnovabili. Pertanto, dati in mano, – conclude Tarantini – non possiamo che opporci a quest’ennesimo scempio e, come ci siamo battuti contro le piattaforme petrolifere nel Mar Grande a Taranto e al largo di Monopoli, assumiamo la stessa posizione per le trivelle alle Tremiti”.

2 commenti su "Trivellazioni Puglia, prima il Via poi le istituzioni. Wwf: con spari Airgun danni al pescato"

  1. Non c’è bisogno di nuove trivellazioni.C’è bisogno di pesci e impianti non inquinanti. I referenti di questi scempi, a livello locale non farebbero vita.

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