Il Partito Socialista ha boicottato la seduta odierna del Consiglio comunale, manifestando così il malcontento per il mancato accoglimento delle proprie richieste da parte del campo largo progressista.
La Protesta dei Consiglieri Socialisti
Il capogruppo Mino Di Chiara e la consigliera Stefania Rignanese hanno abbandonato l’aula subito dopo l’appello. Questo gesto sottolinea la delusione per la mancata assegnazione di un assessorato al Psi e l’assenza di rappresentanza nei Consigli di amministrazione delle ex municipalizzate.
Spartizione delle Cariche
La decisione del Psi implica che la distribuzione delle cariche sia già stata effettuata, nonostante l’atto di indirizzo, che prevede sia l’armonizzazione dei regolamenti per il controllo delle società partecipate che l’ampliamento dei Cda da 3 a 5 membri, non sia ancora stato approvato.
Richiesta di Rappresentanza Equa
Il Psi aveva richiesto un riequilibrio della rappresentanza in Giunta tra le forze politiche della coalizione di centrosinistra, senza chiedere una verifica. Tuttavia, la Giunta, presente al completo accanto alla sindaca Maria Aida Episcopo, non è stata riorganizzata. Nonostante il Psi abbia lo stesso numero di consiglieri di Azione, che ha due assessori (Daniela Patano e Lorenzo Frattarolo), non ci sono stati cambiamenti.
Possibili Conseguenze di Cambiamenti
C’è la preoccupazione che qualsiasi modifica agli attuali assetti politici possa portare altre forze politiche a fare ulteriori richieste. Questo timore ha portato al rifiuto della proposta di includere Carmela Russo nella Giunta.
Esclusione dai Cda
I socialisti, che avevano chiesto un riconoscimento del gruppo nei Cda, sono stati completamente esclusi. Alcuni membri della maggioranza non hanno apprezzato che le trattative sulle partecipate riaprano anche la questione della composizione della Giunta, creando tensioni indesiderate.
Reazioni Interni a Azione
In Azione, il caso della presidenza di due Commissioni assegnate a Mino Di Chiara, un ruolo che sarebbe dovuto andare ad Antonello Di Paola, è considerato risolto, dato che Di Paola non ha rivendicato la posizione dopo il passaggio al nuovo gruppo del collega.
Necessità di Risoluzione
Il segnale di discontento inviato dai socialisti non può essere ignorato. Per recuperare il loro sostegno, il campo largo progressista dovrebbe offrire un posto nei Cda. Tra Amgas, AmService, Ataf e Amiu, se i Cda passassero a cinque membri, ci sarebbero 17 posizioni disponibili. La sindaca ha garantito che, se i costi rimarranno invariati (“su questo non transigo”, ha affermato in aula), le posizioni saranno espletate quasi a titolo gratuito, pur con tutte le responsabilità connesse.
Lo riporta Foggiatoday.it