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CONDANNA L’Aquila, muore per il farmaco sbagliato: l’Asl condannata a risarcire la famiglia

Oltre un milione di euro di risarcimento è stato assegnato alla famiglia di Attilio Roscetti, deceduto nel luglio 2016.

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
20 Giugno 2024
Cronaca // Primo piano //

Oltre un milione di euro di risarcimento è stato assegnato alla famiglia di Attilio Roscetti. Il tribunale dell’Aquila ha condannato la ASL a risarcire la madre e le due figlie dell’uomo, deceduto nel luglio 2016. La vicenda ha avuto inizio il 17 aprile 2016, quando Roscetti si era recato all’ospedale San Salvatore dell’Aquila per una insufficienza respiratoria. Ricoverato per ulteriori accertamenti diagnostici, è stata registrata in cartella la sua allergia a un noto antibiotico, riferita immediatamente. Tuttavia, è stato somministrato un altro medicinale della stessa classe farmacologica del primo, secondo quanto riportato dalla difesa della famiglia. Questo ha provocato una crisi convulsiva e un arresto cardiorespiratorio, portando al suo trasferimento nel reparto di rianimazione. Il quadro clinico è peggiorato progressivamente a causa di un danno encefalico, fino al decesso avvenuto il 7 luglio 2016.

L’avvocato Mario Cicchetti, che rappresenta la vedova e le due figlie insieme al medico legale Francesco Nobili, ha accolto positivamente la sentenza: “Nel corso del complesso giudizio è stata disposta una consulenza tecnica d’ufficio che ha evidenziato la gestione lacunosa della cartella clinica e la somministrazione di antibiotici della stessa classe farmacologica di quelli già noti per causare reazioni allergiche. Il Tribunale ha ritenuto censurabile la condotta dei sanitari nella gestione dell’epilessia insorta e nella mancata tempestività nell’affrontare l’arresto cardiaco”.

Il giudice del Tribunale dell’Aquila, Baldovino De Sensi, ha condiviso le conclusioni del collegio peritale, affermando nella sentenza che “un approccio complessivo di cura più adeguato avrebbe consentito al paziente di affrontare meglio la fase critica del 18 aprile”. Cicchetti ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto, sottolineando che la sentenza rende giustizia alla moglie e alle due figlie di Roscetti. Il Tribunale ha riconosciuto la responsabilità professionale della struttura sanitaria per la morte di Roscetti, condannando l’Azienda Sanitaria Locale 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila al pagamento di oltre 1 milione di euro in favore delle eredi, somma che è stata corrisposta solo recentemente.

Lo riporta Today.it

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