Manfredonia, 20 dicembre 2017. Massimo Ciociola, manfredoniano doc, fondatore di Musixmatch: un’app usata da più di 50 milioni di utenti in tutto il mondo rappresenta il più grande archivio online di testi di canzoni e lo scorso anno è stata citata per la sua efficacia ed innovatività anche da Mark Zuckerberg (founder di Facebook) in persona.
Ora il progetto di Ciociola è di creare un centro di ricerca sull’intelligenza artificiale a Bologna, dove i migliori ingegneri del campo possano sviluppare nuove tecnologie e far nascere aziende innovative; i manager di Musixmatch (Gianluca Delli Carri e Andrea Gaudenzi) vogliono lanciarlo con una raccolta di fondi online destinata ad investitori e non; “lo facciamo a Bologna perché è una città molto attiva con tanti ragazzi esperti di intelligenza artificiale”, spiega Ciociola ed ancora “vogliamo tenere qui i nostri migliori ingegneri perché la maggior parte degli ingegneri specializzati viene assunta dai colossi del settore come Google o Facebook; noi vogliamo creare un ecosistema favorevole alla ricerca, dove portare i migliori ingegneri d’Italia e puntare sullo sviluppo di nuove applicazioni e, magari, di future imprese”.
L’obiettivo iniziale del crowdfunding è raggiungere i 5 milioni di euro “per assumere il primo team di ingegneri che abbiamo già individuato, l’apertura del centro dovrebbe avvenire nella prima parte del 2018, mentre i campi d’azione individuati sono salute, educazione, trasporti e lavoro; non sarà né un incubatore né un acceleratore, ma un vero e proprio centro di ricerca ed è per questo che lasciamo aperto agli investitori il 70% del capitale. Abbiamo già incontrato alcuni investitori nazionali, c’è molto interesse per il progetto”, aggiunge Ciociola.
Tempo fa lo stesso giovane sipontino era stato protagonista della campagna ‘I am what I do’ promossa da Huawei in occasione del lancio italiano del suo ultimo smartphone, il nuovo Huawei Mate 10 Pro. L’obiettivo è celebrare tre “eroi di domani”, tre giovani imprenditori italiani che, grazie all’innovazione tecnologica, hanno saputo raggiungere importanti traguardi professionali, contribuendo al tempo stesso a migliorare la vita delle persone: l’iniziativa prevedeva la presenza di tre enormi statue ‘erranti’, tra cui una che rappresentava il volto di Massimo Ciociola, che vagavano per le strade di Milano.
Libera Maria Ciociola
Fonte: Repubblica Bologna
“LO FACCIAMO A BOLOGNA PERCHÉ È UNA CITTÀ MOLTO ATTIVA”
Questa giusta frase di Max Ciociola dovrebbe indurci a riflettere.
La nostra staticità ci sta’ costruendo una prigione intorno a noi.
Ma proprio perché Manfredonia è fossilizzata a causa del colonialismo interno del Sud indotto dai governi italiani sin dalla finta unità d’Italia, non sarebbe stato meglio avviare qui il progetto per dare un segnale forte?
Se i partecipanti sono interessati alla cosa, la sede è irrilevante, smettiamola di fare sempre i colonizzati mentali che credono ancora nel falso mito del “Norde” “più civilizzato”