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Ricorso al TAR dell’Energas e decreto ministeriale, Comune Manfredonia si oppone

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
21 Gennaio 2016
Manfredonia //

Manfredonia. IL Comune di Manfredonia avrebbe dato incarico legale all’avv. Nino Matassa per rappresentare l’Ente, nelle sedi opportune, in seguito al ricorso presentato dall’Energas SpA, al TAR Puglia di Bari, per l’accertamento di nullità – ovvero per l’annullamento – della delibera del Consiglio comunale di Manfredonia n.27 del 17.09.2015 (pubblicata sull’Albo pretorio del Comune dal 06.10.2015), con la quale il Consiglio aveva approvato la seguente interpretazione autentica dell’ art. 44 delle NTA del vigente PRG (Piano regolatore generale): “Le zone D3E sono parti del territorio interessate da complessi industriali di tipo non inquinante, esistenti o già approvati, ovvero non sono autorizzabili insediamenti industriali che per dimensione, caratteristiche delle sostanze trattate e per il rischio di incidente rilevante derivante dall’utilizzo di sostanze pericolose, ai sensi della normativa vigente in materia, siano comunque da considerarsi nocivi e quindi di tipo inquinante”. Come risaputo, l’strong>Energas – (ex Isosar), è la società proponente il progetto per l’installazione di un deposito costiero di gpl nel Comune di Manfredonia , costituito da “12 serbatoi con capacità complessiva di 60.000 metri cubi, opere relative al gasdotto di collegamento del silo al vicino pontile di attracco delle navi gasiere della lunghezza di 10 km, strutture di adeguamento dell’imbarcadero per il trasbordo del Gpl dalle navi al gasdotto, raccordo ferroviario lungo 1.800 metri”. Al contempo, il Comune sipontino avrebbe dato mandato all’avvocato Nino Matassa per opporsi al decreto del 22.12.2015, a firma del Ministero dell Ambiente e dei Beni culturali, con il quale è stata espressa “la compatibilità ambientale”, relativamente al progetto per l’installazione del deposito gpl a Manfredonia, “subordinatamente al rispetto delle prescrizioni”.

Nonostante l’incarico per l’opposizione, il sindaco di Manfredonia aveva così commentato il decreto ministeriale: “Energas non otterrà mai il permesso per realizzare l’impianto. Francamente non capisco dove sta la notizia, il parere del Ministero dell’Ambiente era noto da tempo all’interno della procedura VIA. Questa notizia è priva di significato, non aggiunge nulla alla vicenda, ne Energas ha ottenuto e otterrà mai il permesso per realizzare l’impianto. Questo è uno dei tanti pareri previsti dalla procedura, il resto lo vedremo. Vedo che c’è chi non vuole capire e come al solito grida al lupo al lupo.”

Si ricorda come, attraverso il ricorso presentato al TAR Puglia contro il Comune di Manfredonia e la Regione Puglia, l’Energas SpA aveva richiesto l’ottemperanza della sentenza del Consiglio di Stato – Sesta sezione – n.5499/2003 (che confermata altre sentenze del Tar Puglia di Bari, relativamente al suddetto progetto per l’installazione del deposito di gpl nel territorio di Manfredonia). Con il recente ricorso presentato al TAR Puglia di Bari, l’Energas avrebbe richiesto anche di “integrare il risarcimento del danno” in favore della società e di “provvedere alla nomina di un Commissario ad acta che si sostituisca al Comune e alla Regione nella richiesta di ottemperanza” della suddetta sentenza del Consiglio di Stato.

La raccomandata dello Studio legale Loiodice inviata prima dell’approvazione della delibera di Consiglio del 17.09.2015

ATTI FOCUS
Deposito gpl, Energas presenta istanza di autorizzazione al MISE. Avviso pubblico

VERBALE INTEGRALE CONFERENZA DEI SERVIZI

ALLEGATO ATTO DELIBERA DI CONSIGLIO
n027 del 17.09.2015
n028 del 17092015 – LA MOZIONE DEI CONSIGLIERI COMUNALI
Delibera di Consiglio comunale n.15 del 15.04.2015

(A cura di Giuseppe de Filippo – g.defilippo@statoquotidiano.it – Redazione Stato Quotidiano)

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