Da appena qualche giorno si è votato per il rinnovo del Consiglio provinciale ma nel centro Svevo dopo la mancata elezione di Lucera quale città Capitale Italiana della Cultura per il 2026 c’è chi parla di animi incendiari e di una dialettica politica ridotta a diatribe e poco altro.
Tra questi c’è sicuramente Francesco Aquilano, tutoliano, consigliere di minoranza, candidato del Gruppo Con al Consiglio Provinciale ma non eletto, il quale si dice soddisfatto del risultato ottenuto.
“La mia candidatura ha raccolto circa 2560 voti – dichiara a StatoQuotidiano -. Il risultato è stato importante, considerando che sono un candidato dell’opposizione. Penso piuttosto che a doversi fare due conti siano i candidati della maggioranza e il riconfermato Tonio De Maio al quale ho detto espressamente di prestare attenzione agli amici. Tonio ha perso 3000 voti in due anni, rispetto all’ottimo risultato conquistato alle scorse elezioni. Tra i suoi voti ce n’è qualcuno della minoranza ma sicuramente qualche voto in meno dalla maggioranza”.
Quanto a potenziali nominativi circa le prossime amministrative che si terranno l’anno venturo, in tanti in città paventano la possibilità di una ricandidatura di Antonio Tutolo, o dello stesso Giuseppe Pitta.
Ma nella maggioranza, secondo quanto riferisce Aquilano, gli animi sembrano essere tesi.
“Ci sono problemi molto grandi all’interno della maggioranza – sostiene- sono tutti molto divisi. Qualche assessore é in rottura.
Quanto a candidature, si fanno i nomi del notaio Orfina Scrocco, all’interno del centro destra. Circolano poi nomi di esponenti della maggioranza, dentro la quale c’è una empasse, legata al futuro politico di Pitta. C’è infatti, chi lo vorrebbe ricandidare e chi no, sebbene lui voglia ritentare in Regione.
In tutto ciò c’è poi anche il fronte dei sodali di Pitta che non hanno nessuno da candidare, e poi ci sono quelli del Pd, anch’essi allo sbando.
Per quanto riguarda la nostra compagine, siamo in una fase di riflessione.
In città é da tanto che non si fa più politica, la dialettica è ferma a litigi. C’é bisogno di rinnovamento e di tornare a parlare di temi importanti per la città”, conclude.